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Ambiente

CAMPANIA Ambiente M5S: Fonderie Pisano, istituzioni assenti

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NAPOLI – “Constatiamo come in questi ultimi giorni la qualità dell’aria nell’area delle Fonderie Pisano abbia raggiunto ancora una volta livelli insostenibili”. A denunciarlo sono il Consigliere Regionale del MoVimento 5 stelle Michele Cammarano e il Deputato Angelo Tofalo. “L’attuale sindaco di Salerno, come i suoi predecessori, di fronte alla disperazione di cittadini di Fratte se ne lava le mani, come se l’aria irrespirabile venisse da un altro pianeta e non dalla sua città”. I mediatori in pectore della vicenda, sono i figli del governatore della Campania De Luca, da due anni cavalcano la vicenda vendendo illusioni un giorno si e l’altro pure.

“A leggere le dichiarazioni di questi due anni avremmo già decine di siti alternativi per la delocalizzazione, ma la situazione è la stessa del 2015, ne più né meno”. “Cambiano le facce ma le chiacchiere sono sempre le stesse”. “Dopo il prolungato ed assordante silenzio del Governo in merito alle interrogazioni parlamentari sull’eccessivo inquinamento delle Fonderia Pisano, tra i comuni di Salerno e Pellezzano,- spiega Tofalo – continuiamo a tener alta l’attenzione su questi temi e ad informar più persone possibili attraverso banchetti ed incontri pubblici”.

“L’interrogazione parlamentare deve servire a fare luce sulle problematiche che affliggono il nostro paese e, queste, devono prima esser conosciute e quindi poi risolte, con l’aiuto e la partecipazione di tutti i cittadini”. “Lunedì chiederemo in Regione – tuona Cammarano – l’ennesima audizione congiunta con tutte le parti in causa per dire la verità ai cittadini di Salerno, per verificare la reale volontà degli amministratori locali di salvare un intero quartiere dalla disperazione”.

“Come Movimento 5 Stelle alla Regione e in Parlamento abbiamo presentato numerosi atti ufficiali – concludono – ora è tempo di affrontare i gravi problemi ambientali; inquinamento compreso quello occupazionale”.

Attualità

Campi Flegrei, il piano per la messa in sicurezza: 56 interventi da eseguire nell’arco di tre anni

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Cinquantasei interventi per le infrastrutture pubbliche nell’area del bradisismo ai Campi Flegrei, da eseguire nell’arco di tre anni con fondi per 260 milioni di euro.

E’ il massiccio piano di lavori per la sicurezza presentato oggi dal Ministro per la Protezione civile, Nello Musumeci, in un incontro con i sindaci del territorio svoltosi a Pozzuoli.

La riqualificazione sismica riguarderà anzitutto gli edifici scolastici, ma anche strutture pubbliche di rilevanza nazionale come la casa circondariale femminile di Pozzuoli e l’Accademia aeronautica, ma anche il comprensorio logistico della Guardia di Finanza a Miseno e quello militare di Nisida.
Un altro capitolo è dedicato alle opere idrauliche, cominciando dagli interventi sulla rete fognaria e su quella idrica a Pozzuoli e Bacoli.
Poi la rete viaria: previsto un nuovo ingresso per la Tangenziale di Napoli, dall’abitato di via Cigliano a Pozzuoli, e il completamento dello svincolo di via Campana.
Infine nel porto di Pozzuoli è prevista una nuova darsena traghetti e saranno eseguite opere di livellamento dei fondali con la creazione di moli galleggianti temporanei. Completano questa prima fase del programma gli interventi per la messa in sicurezza di costa e costoni a Bacoli.

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Attualità

Campi Flegrei, diminuzione del bradisismo: solo 18 eventi registrati in una settimana

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Il bollettino settimanale dell’Osservatorio Vesuviano, relativo alla settimana dal 14 al 20 ottobre 2024, ha evidenziato un rallentamento dell’attività sismica nell’area dei Campi Flegrei, con soli 18 eventi registrati, rispetto ai 30 della settimana precedente.

Il terremoto più forte della settimana, si è verificato il 20 ottobre alle ore 18:22 ed ha raggiunto una magnitudo di 1.3 con profondità 3 km con epicentro localizzato al largo del golfo di Pozzuoli.

Il fenomeno del bradisismo, ovvero il sollevamento del suolo nell’area flegrea, prosegue, sebbene si osservi una riduzione nella velocità del sollevamento a partire da agosto 2024.

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Ambiente

Fonti rinnovabili, Star Energia: “col sole potremmo diventare esportatori netti di energia”

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“L’Italia è il paese del sole e del vento. Potremmo diventare esportatori netti di energia, eliminando le politiche assistenziali per il Mezzogiorno e raggiungendo una vera indipendenza energetica”.

E’ quanto afferma Mario Palma, CEO di Star Energia, una delle aziende italiane più attive nel settore delle energie rinnovabili, che sottolinea come nella realtà “l’indipendenza energetica si scontri con le politiche governative attuali, che sembrano favorire interessi legati alle lobby delle energie fossili e nucleari”.

Capita per l’energia fotovoltaica, che rappresenta oggi una delle fonti più diffuse e accessibili a livello globale, con numerosi Paesi che stanno investendo pesantemente su questa tecnologia per accelerare la transizione energetica, e l’Italia che, come evidenziato da Palma, è dotata di un potenziale solare ineguagliabile, specialmente nelle regioni meridionali, con un boom nell’installazione di impianti fotovoltaici negli ultimi anni; un boom cui non corrisponde però, a suo avviso, un’adeguata politica di Governo.

(fonte: Ansa)

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