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NAPOLI Anm, De Magistris: “Migliorare riscossione e mandare a casa lestofanti”

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NAPOLI – “È uno dei punti previsti nel piano di rilancio industriale dell’azienda”. Risponde così il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, durante la diretta radiofonica di “Barba & capelli”, su Radio Crc Targato Italia, riguardo la figura del bigliettaio a bordo dei mezzi pubblici. “In questi anni la capacità di riscossione e di lotta all’evasione all’interno dell’azienda non è stata particolarmente positiva”, ammette il primo cittadino, “e quindi se uno vuole rilanciare e ripatrimonializzare un’azienda, mantenerla pubblica e salvaguardare i diritti dei lavoratori e l’efficienza dei servizi deve lavorare tutto molto, molto meglio”, argomenta il numero uno di Palazzo San Giacomo, “Dai controlli all’eliminazione di ogni sacca di inefficienza, mandare a casa i lestofanti qualora ce ne siano”.

“Ieri abbiamo fatto un’altra riunione importante, come avevo previsto, ogni giorno che passa diventa tutto sempre più difficile perché attraversiamo momenti complicati tra la decisione della Corte dei Conti che non agevola la soluzione del percorso e il fatto che ancora non si abbiano notizie certe sul testo della manovra di bilancio nemmeno aiuta”. Così il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, ai microfoni di Radio Crc Targato Italia, durante la trasmissione “Barba&capelli”, parla della riunione a oltranza avvenuta ieri a Palazzo San Giacomo tra amministrazione, rappresentanti sindacali e dei lavoratori per provare a raggiungere un accordo e salvare Anm. “Con questo non voglio dire che viene meno la nostra fiducia nel raggiungimento dell’obiettivo”, afferma il primo cittadino, che si è sempre professato speranzoso in una risoluzione positiva della vertenza, “ma sembra che la montagna da scalare si sia alzata ancora di più quando stavamo arrivando alla fine e che dietro ci sia una vetta ancora più alta”. “Per questo faccio un appello al senso di responsabilità di tutti”, dice il numero uno di Palazzo San Giacomo, riferendosi al nuovo incontro di oggi con le rappresentanze sindacali. “Io continuo a nutrire fiducia che si possa raggiungere un obiettivo che è troppo importante”, conclude il leader di demA, “che è quello di ottenere un’azienda più efficiente e non mettere sul mercato come hanno fatto in tutte le altre città”.

“Sono anni che stiamo dicendo che siamo preoccupati e anche quando ci siamo fortemente arrabbiati e qualcuno ci accusava di avere toni forti, li avevamo perché siamo indignati di come in questi anni il quadro normativo sia cambiato e chi ne paga le conseguenze sono due categorie: i cittadini che non hanno i servizi che vorrebbero e i sindaci, che stanno col cerino in mano”. Così il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, durante la trasmissione radiofonica di Crc Targato Italia, Barba e capelli. “Nel 2013 abbiamo firmato un patto e noi abbiamo rispettato tutti i parametri di quel patto”, spiega il primo cittadino, “va bene il ragionamento della Corte dei Conti ma dobbiamo avere il tempo di poterlo realizzare. Il Governo ha tagliato i trasferimenti, come facciamo a rispettare un patto se non abbiamo più i fondi?”, si chiede il numero uno di Palazzo San Giacomo, riferendosi alle “gabbie amministrative”, che i Comuni hanno dovuto affrontare e che vanno dal taglio di trasferimenti alla necessità di produrre bilancio di cassa e bilancio armonizzato. “Se non ci sarà un intervento forte del Governo”, conclude de Magistris, rifacendosi ai punti evidenziati a Vicenza durante la riunione Anci, ” ci sarà un dramma a catena, il dramma dei sindaci d’Italia”.

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Covid-19 in Italia. I dati del giorno: più di 450 i decessi nelle ultime 24 ore

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Sono 23.987 i nuovi casi di coronavirus registrati in Italia quest’oggi, venerdì 26 marzo, a fronte di 354.982 tamponi eseguiti.

Il tasso di positività, secondo il bollettino del Ministero della Salute e della Protezione Civile, si attesta come giovedì al 6,8%.

Nelle ultime 24 ore i decessi sono stati 457, per un totale di 107.256 dall’inizio della pandemia.

Aumentano di 8 unità le terapie intensive (3.628 in tutto), mentre sono 48 in più i pazienti ricoverati negli altri reparti Covid.

I guariti odierni sono 19.764.

Sono 3.628 i pazienti ricoverati in terapia intensiva per Covid in Italia, 8 più rispetto a giovedì nel saldo giornaliero tra entrate e uscite, mentre gli ingressi giornalieri in rianimazione sono 288.

Nei reparti ordinari sono invece ricoverate 28.472 persone per coronavirus, in aumento di 48 unità rispetto alle 24 ore precedenti.

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Attualità

Coronavirus. La situazione in Campania: il bollettino dell’Unità di Crisi

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Quest’oggi, venerdì 26 marzo, come di consueto, l’Unità di Crisi della Regione Campania ha comunicato il consueto bollettino quotidiano relativo alla situazione del Coronavirus in Campania.

Questi i dati del giorno:

Positivi del giorno: 1.947 (*)
di cui
Asintomatici: 1.250 (*)
Sintomatici: 697 (*)
* (Positivi, Sintomatici e Asintomatici si riferiscono ai tamponi molecolari)
Tamponi molecolari del giorno: 18.599
Tamponi antigenici del giorno: 3.394
Deceduti: 42 (24 deceduti nelle ultime 48 ore, 18 deceduti in precedenza ma registrati ieri)
Totale deceduti: 5.158
Guariti: 2.894
Totale guariti: 226.818
Report posti letto su base regionale:
Posti letto di terapia intensiva disponibili: 656
Posti letto di terapia intensiva occupati: 181
Posti letto di degenza disponibili: 3.160 (Posti letto Covid e Offerta privata)
Posti letto di degenza occupati: 1.586

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CAMPANIA. Nuova ordinanza pronta: riaperti mercati con percorsi separati

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Il Governatore De Luca sta limando gli ultimi dettagli prima di annunciare e, pubblicare, probabilmente in giornata, una nuova ordinanza.

Con quest’ultima, sulla base degli ultimi dati acquisiti in relazione alla situazione epidemiologica, a modifica della precedente ordinanza numero 10, la Regione Campania dispone che le attività mercatali relative ai generi alimentari, agricoli e florovivaistici sono consentite.

Le attività saranno, però, subordinate all’adozione da parte dei Comuni di piani di sicurezza finalizzati a regolare gli accessi alle aree mercatali, con percorsi separati, a evitare assembramenti e comunque nel rispetto dei protocolli di sicurezza

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