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Napoli

Aumentano i contagi, i medici di Napoli “introdurre vaccino obbligatorio”

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Obbligo vaccinale, l’Ordine dei Medici di Napoli chiede di introdurre al più presto la norma. Il Presidente Zuccarelli: “Non c’è più tempo, intervenire adesso”.

Obbligo vaccinale, i medici di Napoli lo chiedono al Governo

Non c’è più tempo, spero che il Governo valuti e introduca senza ulteriori indugi l’obbligo vaccinale per tutti i cittadini. La variante Omicron non lascia spazio a possibili interpretazioni, abbiamo bisogno di livelli di copertura ancor più alti di quelli attuali se vogliamo evitare di dover ricominciare a convertire strutture ospedaliere per garantire assistenza ai pazienti colpiti dal Covid”. È Bruno Zuccarelli, presidente dell’Ordine dei Medici di Napoli, a chiedere che il Governo intervenga per introdurre nel più breve tempo possibile l’obbligo del vaccino anti Covid.

A fronte di un indice di contagio che in città, come nel resto d’Italia, cresce ormai in modo esponenziale, i medici partenopei lanciano un grido d’allarme affinché la politica intervenga con un cambio di rotta che “per quanto impopolare – dice Zuccarelli – non è più procrastinabile. Benché al momento il numero casi gravi non sia paragonabile con quanto visto nel corso della prima ondata, continuando in questo modo ci troveremo presto in una condizione drammatica”.

Zuccarelli: “Solo con l’obbligo vaccinale si possono limitare i danni

Unico argine ad un contagio ormai irrefrenabile è il vaccino, che di fatto ha salvato il Paese da quello che altrimenti sarebbe stato già oggi un nuovo disastro sanitario. “Solo con l’obbligo vaccinale – prosegue Zuccarelli – sarà possibile limitare i danni che inevitabilmente saranno prodotti da questa variante. Così come è necessario tornare a prestare attenzione alla sanificazione degli ambienti e all’igiene delle mani, norme che vengono troppo spesso disattese. Nel corso della prima ondata eravamo riusciti a comprendere l’importanza di una corretta igiene delle mani e degli ambienti, ora pare invece che un’eccessiva confidenza con il virus ci abbia riportato ad esporci a grandi rischi”. Zuccarelli chiede anche un maggior intervento nella sanificazione dei locali pubblici e dei mezzi di trasporto, che restano luoghi di grande rischio soprattutto se, come spesso sta avvenendo in queste festività, si determinano degli assembramenti. “In questi giorni – conclude il presidente dell’Ordine dei Medici di Napoli – ci giochiamo le nostre chance di riuscire a contenere l’ondata di Omicron. Solo con l’obbligo vaccinale avremo una copertura sufficiente ad evitare che l’emergenza si trasformi nuovamente in catastrofe”.

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Cronaca

Truffe ad anziani in tutto il Sud Italia, sgominata la centrale dei “finti carabinieri”

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Maxi operazione dei Carabinieri nel cuore di Napoli, dove i militari del Comando provinciale di Reggio Calabria, con il supporto dei colleghi partenopei, hanno sgominato una ‘centrale delle truffe’, con base operativa nei pressi di Porta San Gennaro, ma che operava in tutto il Sud Italia.

L’operazione è stata avviata dai Carabinieri di Reggio Calabria grazie a una segnalazione su una truffa avvenuta lo scorso maggio a San Giorgio Morgeto, piccolo centro della provincia di Reggio Calabria. Nei guai due pregiudicati che, utilizzando l’ormai consueto metodo del ‘falso carabiniere’, avevano raggirato un’anziana signora, invalida al 100%, convincendola a consegnare tutti i gioielli che custodiva in casa.

Per persuaderla, avevano inscenato un falso incidente stradale in cui sarebbe stato coinvolto il nipote, e avevano richiesto una finta cauzione per evitare l’arresto del giovane. Spaventata e preoccupata per il nipote, la donna ha ceduto i suoi preziosi, ricordi di una vita, per un valore stimato superiore ai 40mila euro.

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Cronaca

Droga e telefonini in carcere, beccati i corrieri

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Stamane è in corso un’operazione della Polizia a Napoli, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del Tribunale partenopeo, su richiesta dalla Procura. Quindi sono 12 le persone ritenute, a vario titolo, gravemente indiziate dei reati associativi di traffico di droga e l’accesso indebito di cellulari per i detenuti. I reati scoperti sono aggravati dal metodo mafioso.

Lo scorso settembre il procuratore di Napoli, Nicola Gratteri, ha tenuto una conferenza stampa in seguito al blitz contro i clan casertani. “I detenuti continuano a comunicare dal carcere, a mandare video di feste e compleanni, riescono a comunicare tra di loro e quando ho proposto di comprare i jammer almeno nelle carceri di alta sicurezza, non sono stato ascoltato, mi hanno detto che fanno male alla salute“. Gli jammer sono inibitori di segnale che costano ognuno 60mila euro.

Mi è stato detto – ha aggiunto il magistrato calabrese – che la penitenziaria deve comunicare con il telefonino, mi risulta invece che c’è un telefono con il filo per chiamare i superiori e gli uffici. Non avendo preso provvedimento seri, per ora vengono usati in alcune carceri l’inibizione dei droni anche se poi nella realtà sono già stati usate anche delle contromisure per inibire gli inibitori di droni“.

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Cronaca

“Renà non mi lasciare”, le ultime parole di Arcangelo Correra

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Prima di perdere i sensi avrebbe detto “Renà non mi lasciare”, Arcangelo Correra, il 18enne morto sabato scorso in ospedale dopo essere stato ferito a morte alla testa da un colpo di pistola esploso dall’amico Renato Caiafa di 18 anni che, a suo dire, stava maneggiando una pistola trovata poco prima sulla ruota di una macchina parcheggiata.
Il giovane ha voluto riferire la circostanza stamattina nel corso dell’udienza di convalida del fermo emesso dalla Procura di Napoli (pm Capasso) e notificato dalla Polizia di Stato; fermo che poco fa il gip non ha convalidato disponendo comunque la detenzione in carcere per l’indagato.

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