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POLITICA

CAIVANO. Il Sindaco mortifica due partiti ma resta in sella grazie a consiglieri faccendieri

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CAIVANO – Mi ero ripromesso di essere meno critico nei confronti dell’Amministrazione Comunale e mi ero prefissato una scadenza, ossia, la formazione della nuova giunta comunale. Ieri pomeriggio il Sindaco Enzo Falco ha diramato i nomi della nuova rosa dell’esecutivo.

Prima di addentrarci nei dettagli delle competenze individuali è bene informare i nostri lettori su alcune indiscrezioni che hanno portato a tali decisioni.

Da come si è potuto evincere da questi nomi, i gruppi politici maggiormente mortificati sono stati il PD e Noi Campani con il secondo ancora più bistrattato.

Il partito caivanese di Mastella, illo tempore, tentò l’assalto alla diligenza formando un partito di cinque consiglieri comunali e fu accusato da Italia Viva di praticare il trasformismo politico. Caso od opportunità hanno voluto che il partito renziano facesse pagare dazio al mastelliano con la loro stessa moneta. Morale della favola? Oggi ad avere le chiavi del castello è proprio il partito di Francesco Emione & C.

Italia Viva è riuscita a far pagare tutte le angherie tentate da Noi Campani ed è riuscita, con lo stesso modo di fare politica, a far riconquistare non solo il posto di assessore al bilancio a Pasquale Mennillo ma anche a conservare tre cariche per cinque consiglieri comunali.

Chi ne esce con le ossa rotte dalle scelte della fascia tricolore è proprio “Noi Campani” che ricevuta la comunicazione del Sindaco Enzo Falco di voler dividere a metà la giunta tra tecnica e politica, in stile Manfredi per intenderci, accetta il fatto che forse ad esso spetterebbe un solo assessore e così fa il nome del “miglior figlio della nostra terra” – parafrasando un suo slogan elettorale del 2015 – Domenico Acerra. Poi il coupe de theatre da parte del Sindaco Falco che decide di inserire il nome di Pasquale Mennillo tra quelli tecnici pur di lasciare l’assessorato a Carmine Peluso, al M5S rimpastando Maria Pina Bervicato per Pasquale Penza e Maria Donesi.

Considerando Pasquale Mennillo un tecnico, la fascia tricolore vuole comunicare al resto dei partiti che la parte nativa di Italia Viva, in realtà non ha cariche in esecutivo e che le cariche assegnate al partito di Renzi in realtà ne sono solo due. Solita solfa. Solito modus operandi del più furbo che vince. In poche parole il primo cittadino ha capito bene di chi è circondato e sa benissimo che a quelli di Noi Campani li mantiene sotto scacco col cavallo di Troia chiamato Forza Italia. Infatti, anche se i mastelliani dovessero decidere di passare all’appoggio esterno per il torto subito e poi successivamente all’opposizione, non è detto che non si ripeta la sceneggiata dal notaio con le assenze sistemiche di Gaetano Ponticelli & C.

Un’altra mossa degna di nota, da puro stratega, ma solo perché chi gioca al suo tavolo è di una scarsità inaudita, la fa il sindaco mettendola in atto con Domenico Acerra. Pura coincidenza vuole che l’avvocato caivanese, subito dopo la mancata nomina di assessore lo si è visto già in compagnia del suo vecchio amico Francesco Emione e se per la serie: “pensar male si fa peccato ma tante volta ci si azzecca” non ci meraviglieremo se dietro ad un silenzio assenso del mancato assessorato in cambio sia stato offerto altro incarico al legale gialloverde.

A rigor di logica, visto il comportamento della fascia tricolore, se ci trovassimo di fronte ad uomini di forte spessore politico, compresi quelli del PD che nonostante siano rimasti in tre non gli è spettato nessun assessore, si potrebbe tranquillamente dire che ad oggi questo sindaco non ha assolutamente i numeri per governare ma la paura dei caivanesi risiede proprio nel fatto che negli scranni consiliari siedono per la maggior parte dei faccendieri dalla scarsa qualità umana e che impedirebbero, per il proprio tornaconto personale, un altro scioglimento del Consiglio Comunale. Tutta qui risiede la forza del Sindaco Enzo Falco.

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POLITICA

Nomine Ue, il Pd: “Auguri a Raffaele Fitto, ma noi mai con i nazionalisti”

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Il responsabile Esteri del Pd, Peppe Provenzano, nell’Aula della Camera ha augurato buon lavoro a Raffaele Fitto in Ue rimarcando al contempo che “nessuna apertura politica ci potrà essere per noi in quella commissione a nazionalismi in Ue”.

Provenzano ha quindi invitato ad un “approfondimento” politico su quanto affermato da Fitto, sostenendo che “i toni trionfalistici di Foti (il capogruppo di FdI alla Camera che aveva parlato di vittoria dell’Italia e di Meloni, ndr) sono “smentiti”.

“In audizione Fitto ha contraddetto tutte le posizioni politiche portate avanti da questa maggioranza” affermando “l’impegno a perseguire l’interesse europeo non solo secondo i trattati ma anche secondo le linee guida presentate a luglio da von der Leyen” per esempio nella “difesa del green deal da possibili arretramenti”, ha aggiunto.

“Nell augurare buon lavoro a Fitto con l’auspicio che” faccia “il commissario europeo” in modo “migliore” di come ha fatto “il ministro, ritengo che tutti insieme – e il Pd lo farà – dovremo impegnarci pertanto a provare a portare avanti un processo di integrazione”, ha affermato il dem. 

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Dal Mondo

Corte penale internazionale: mandato di arresto internazionale per Netanyahu per ‘crimini di guerra’

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La Camera preliminare I della Corte penale internazionale ha emesso mandati di arresto per il premier israeliano Benyamin Netanyahu e l’ex ministro della Difesa Yoav Gallant nell’ambito della guerra a Gaza “per crimini contro l’umanità e crimini di guerra” commessi almeno dall’8 ottobre 2023 fino ad almeno il 20 maggio 2024, giorno in cui la Procura ha depositato le domande di mandato di arresto”, riferisce una nota parlando di “un attacco diffuso e sistematico contro la popolazione civile di Gaza”.

La Camera preliminare I della Corte penale internazionale “ha emesso all’unanimità un mandato di arresto per Mohammed Diab Ibrahim Al-Masri, comunemente noto come Deif”, il capo militare di Hamas che Israele ritiene di aver ucciso in un bombardamento sulla Striscia di Gaza lo scorso luglio.

Lo si legge in una nota della Corte la quale spiega che, dopo ulteriori richieste di informazioni a Israele e Palestina, la Camera preliminare “non è in grado di stabilire se Deif sia stato ucciso e sia ancora in vita”. Pertanto, ha emesso il presente mandato d’arresto contro Deif “per presunti crimini contro l’umanità e crimini di guerra commessi sul territorio dello Stato di Israele e dello Stato di Palestina almeno dal 7 ottobre 2023”. La nota ricorda inoltre che la Procura aveva chiesto anche l’arresto di “altri due importanti leader di Hamas, vale a dire Ismail Haniyeh e Yahya Sinwar”, ma le richieste sono state ritirate “dopo la conferma della loro morte”. “L’accusa – prosegue la nota – continua a indagare sui crimini nel conflitto in corso e prevede che verranno presentate ulteriori domande di mandato d’arresto”.

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Attualità

Il nuovo Codice della strada è legge: come cambiano regole e sanzioni

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Il nuovo Codice della Strada è legge. Entrerà in vigore nelle prossime settimane, dopo la promulgazione del Presidente della Repubblica e la pubblicazione in Gazzetta ufficiale. Ma intanto il testo ottiene il via libera del Senato, dopo quello della Camera del 27 marzo scorso.

Cavallo di battaglia del vicepremier e ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, il rinnovato CdS aggiorna le regole approvate nel 1992 con una serie di novità, che vanno dalla stretta alla guida sotto effetto di alcol e droghe a quella sull’uso dei telefoni in auto, passando per i nuovi limiti di velocità o ai neopatentati, ma non solo.

GUIDA IN STATO DI EBREZZA:
– se il tasso alcolemico è compreso tra 0,5 e 0,8 g/l si riceve una sanzione tra 573 e 2170 euro, con la sospensione della patente da 3 a 6 mesi.
– se il tasso alcolemico è compreso tra 0,8 e 1,5 g/l si è puniti con la doppia sanzione, detentiva e pecuniaria, con la sospensione della patente da 6 mesi a 1 anno.
– se il tasso alcolemico è superiore a 1,5 g/l la contravvenzione è punita con una sanzione detentiva e pecuniaria e sospensione della patente da 1 a 2 anni.

CELLULARI:
– la sanzione per chi guida con lo smartphone andrà da un minimo di 250 euro a un massimo di 1000 euro.
– la sospensione della patente può arrivare a tre mesi e si aggiunge la decurtazione da 8 a 10 punti.
– mini sospensione automatica della patente per chi viene sorpreso al volante con lo smartphone in mano.

DROGHE, VELOCITÀ E ANIMALI:
– per chi risulterà positivo ai test anti-droga scatterà la revoca della patente e la sospensione di tre anni
– sanzione da 173 a 694 euro a chiunque superi di oltre 10 km/h e di non oltre 40 km/h i limiti massimi di velocità
– revoca e sospensione della patente da sei mesi ad un anno per chi abbandona gli animali in strada. Inoltre si rischiano fino a sette anni di carcere se questo causa un incidente con morti e feriti.

MONOPATTINI:
devono essere dotati di assicurazione, targa e frecce, ed è obbligatorio l’uso del casco. Inoltre, si potrà circolare con i monopattini solo sulle strade urbane con limiti sotto i 50 km/h e non più sulle piste ciclabili e nelle isole pedonali.

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