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Cronaca

Portici: funerali di Giuseppe e Tullio. Le parole del sindaco

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NAPOLI – Quest’oggi si sono tenuti, nel comune di Portici, i funerali di Giuseppe e Tullio, i due ragazzi uccisi dal proprietario di una villetta ad Ercolano perché scambiati per ladri.

Queste le parole del sindaco Enzo Cuomo rivolte, a nome di tutta la città di Portici, ai parenti e agli amici dei defunti:

Oggi è stato un giorno di dolore per la nostra città. nelle scuole, nei negozi, nelle attività, commerciali e produttive, nelle associazioni sportive, nelle strade e nelle piazze ciascuno di Voi ha manifestato spontaneamente il proprio dolore partecipando al lutto cittadino proclamato per oggi.

Carissimi Genitori di Giuseppe e Tullio, – prosegue il sindaco – carissimi Oreste, Alessandro, Mariarosaria, Imma, carissime Anna e Alessia, carissimo Roberto, questo è il momento del dolore e viviamo con Voi il nostro dolore, il dolore della nostra Comunità e della nostra Città.

Continueremo ad essere a fianco delle famiglie Fusella e Pagliaro, per la ricerca della verità assoluta e soprattutto della giustizia, quella giustizia che vogliamo tutti insieme e che chiederemo non con rabbia ma con quella serenità di chi aspetta dalla giustizia un momento di verità e di punizione per chi compie dei reati tanto crudeli e tanto gravi.

A Voi genitori – continua– mi rivolgo non da Sindaco ma da padre e dico che in questa tragedia abbiamo scoperto che quello che è successo a Giuseppe e Tullio sarebbe potuto capitare a ognuno di noi, ad uno dei nostri figli.

Andare a dormire sapendo che i propri figli sono usciti per una serata di divertimento con gli amici, dopo aver visto una partita di calcio in Tv e sapere che non torneranno più a casa perché si sono imbattuti in uno scenario di guerra, non ha una spiegazione, perché quello che è successo a Giuseppe e Tullio non ha niente a che fare con le nostre comunità, è uno scenario di guerra: Giuseppe e Tullio in quella maledetta notte si sono trovati all’interno di uno scenario di guerra.

Quindi noi Vi diciamo, e ci diciamo insieme a voi, che Giuseppe e Tullio continueranno a vivere nella nostra Comunità e quello che è il nostro dolore ed il vostro dolore di oggi, possa essere tramutato in doni di amore, e tutti insieme faremo in modo che tutte le cose belle che vivremo e che vivrete possano sempre tenere in vita Giuseppe e Tullio che sono, orgogliosamente, due figli della nostra Città e della nostra Comunità.

Le condoglianze più affettuose di tutta l’Amministrazione Comunale ma soprattutto un abbraccio forte. Quando ho potuto chiamare e sentire i genitori di Giuseppe e di Tullio ho potuto dire loro solamente che li avrei abbracciati a nome di tutta la Città….forte….forte… forte…..e con queste stesse parole Vi dico che tutta la nostra Città vi abbraccia forte…..forte… forte!“ , ha concluso il sindaco di Portici.

Cronaca

Paura ad Aversa, rissa tra ragazzini in zona Seggio: i dettagli

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Episodio di violenza avvenuto ieri sera ad Aversa, dove si è consumata una rissa tra due gruppi di ragazzini.

Secondo le prime informazioni, il primo gruppo era in evidente stato di alterazione dovuto probabilmente all’alcol, quando si è incrociato con l’altro gruppo dando vita ad una rissa. Il motivo sarebbe la richiesta di una sigaretta da parte del primo gruppo, ma al rifiuto dell’altra banda si sarebbe scatenata una furiosa discussione con calci e pugni ai membri secondo gruppo.

Pertanto le vittime sono tutte minorenni e hanno sporto denuncia ai carabinieri per i fatti accaduti in zona Seggio. Indagini in corso per rintracciare i responsabili.

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Cronaca

Napoli, baby gang picchia a colpi di casco il titolare di un takeaway: la denuncia

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Era lo scorso 13 ottobre quando il titolare di un takeaway sito in piazza Monteoliveto a Napoli è stato aggredito e picchiato da quattro giovani.

Secondo le prime informazioni i quattro stavano consumando uno snack all’esterno del locale, quando gli si è avvicinato l’uomo per rimproverarli del troppo casino. A quel punto però, è nata una discussione sfociata ben presto in una rissa, con i quattro che hanno afferrato i caschi e colpito violentemente il malcapitato, che per difendersi ha usato come arma uno sgabello.

Pertanto, tale episodio è giunto all’attenzione del deputato Francesco Emilio Borrelli, che ha così commentato:

“Ancora una volta il cuore della città è teatro di violenze ad opera di baby-gang. L’ennesimo episodio che dimostra quanto questi ragazzini siano educati e pronti alla reazione violenta, spesso senza che vi siano reali motivi scatenanti, e motivati ad arrecare quanti più danni possibili agli avversari/vittime attraverso anche l’utilizzo di armi bianche, improvvisate o addirittura da fuoco. Più danni possibili vuol dire anche arrivare ad uccidere, come successo troppo spesso e come potrebbe ancora capitare se non si argina il fenomeno con misure preventive, con una riforma della giustizia minorile e con un programma sociale di rieducazione totale. Le strade sono sempre più in mano ai giovani criminali e in particolare il centro storico sta diventato invivibile e sempre più simile ai peggiori quartieri malfamati dei paesi del Terzo Mondo”.

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Cronaca

Blitz dei carabinieri tra Scalea, Cetraro e Ancona: sgominata rete di spaccio nel Cosentino

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Blitz dei carabinieri tra Scalea, Cetraro e Ancona, dove all’alba di stamane sono state eseguite quattro ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di altrettanti indagati.

Stando ad una prima ricostruzione è stata smantellata una presunta associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, dedita allo spaccio e detenzione di sostanze stupefacenti, detenzione illegale di armi comuni da sparo, nonché lesioni personali aggravate dal metodo mafioso.

Le indagini hanno consentito di accertare l’operatività a Scalea, nel Cosentino, di un sodalizio criminale dedito allo spaccio di stupefacenti di vario tipo, principalmente cocaina, che si riforniva di narcotico da due canali di approvvigionamento, uno napoletano, l’altro cetrarese.

Pertanto le acquisizioni investigative hanno permesso di ricostruire la dinamica di un’azione ritorsiva da parte dei membri del sodalizio ai danni di un soggetto che aveva assunto un comportamento evidentemente ritenuto oltraggioso nei confronti di alcuni indagati.

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