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Elezioni Napoli: slitta la proclamazione di Manfredi a causa dei ricorsi

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NAPOLI – A meno di 48 ore dalla fine dello scrutinio fioccano già i primi ricorsi sul risultato delle Comunali di Napoli.

Le schermaglie legali faranno slittare di qualche giorno la proclamazione a sindaco della Città Metropolitana del neo eletto Gaetano Manfredi. Secondo quanto riportato da Ansa, la cerimonia dovrebbe prendere luogo alla fine della prossima settimana.

Il candidato della coalizione Pd-M5s, allargata a una serie di liste civiche, che ha conquistato Palazzo San Giacomo col 62,9% dei voti, è stato fermato dagli innumerevoli ricorsi presentati all’ufficio elettorale da alcuni candidati alla carica di consigliere comunale.

Nonostante non sia in discussione l’elezione del neo sindaco di Napoli, l’atto in Corte d’Appello è tuttavia fondamentale: senza la proclamazione Manfredi non può firmare delibere oppure ordinanze sindacali né nominare la giunta e lo staff che lo accompagnerà durante il mandato.

Il primo atto da sindaco è stato un incontro col suo omologo di Firenze, Dario Nardella, oggi in città per una visita allo stabilimento Hitachi dove saranno realizzati 30 tram destinati a essere utilizzati su due nuove tratte della tramvia fiorentina. E subito il neo-sindaco fa capire che tutto è cambiato e che la sua consiliatura sarà all’insegna della collaborazione istituzionale: «Napoli non è più sola» dice più volte.

«Abbiamo subito discusso dei passi da compiere insieme – racconta Manfredi – politiche sul turismo, debito dei Comuni e riforma delle Città metropolitane: sono i temi su cui costruire una piattaforma politica comune a livello nazionale partendo proprio dalle nostre straordinarie città. Al telefono ho anche salutato il sindaco di Bologna Matteo Lepore con cui ci siamo fatti i complimenti reciproci per il grande risultato elettorale. Napoli non è più sola».

Monica Cartia

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Politica

Casalnuovo si prepara ad accogliere gli Stati Generali di Forza Italia: i particolari

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Il comune di Casalnuovo si prepara ad accogliere gli Stati Generali di Forza Italia per la Provincia di Napoli in vista delle elezioni regionali del 2025.

L’incontro si terrà domani, sabato 23 novembre, a partire dalle 16:30 presso Palazzo Lancellotti. Pertanto saranno presenti all’appuntamento vari sindaci, consiglieri e dirigenti azzurri per discutere del rilancio politico del territorio e del ruolo centrale di Forza Italia nella prossima campagna elettorale. Ad aprire i lavori sarà il senatore Francesco Silvestro, in qualità di Commissario Provinciale.

Inoltre sono previsti gli interventi degli amministratori locali, sindaci, consiglieri metropolitani, consiglieri regionali e dirigenti del partito azzurro. Le conclusioni politiche saranno affidate a due figure chiave del partito: l’onorevole Tullio Ferrante, Sottosegretario al MIT, e l’onorevole Fulvio Martusciello, Segretario regionale di Forza Italia Campania.

A chiudere l’incontro sarà il senatore Maurizio Gasparri, Capogruppo di Forza Italia al Senato, con un intervento sulle prospettive nazionali e regionali del partito.

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Politica

Nomine Ue, il Pd: “Auguri a Raffaele Fitto, ma noi mai con i nazionalisti”

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Il responsabile Esteri del Pd, Peppe Provenzano, nell’Aula della Camera ha augurato buon lavoro a Raffaele Fitto in Ue rimarcando al contempo che “nessuna apertura politica ci potrà essere per noi in quella commissione a nazionalismi in Ue”.

Provenzano ha quindi invitato ad un “approfondimento” politico su quanto affermato da Fitto, sostenendo che “i toni trionfalistici di Foti (il capogruppo di FdI alla Camera che aveva parlato di vittoria dell’Italia e di Meloni, ndr) sono “smentiti”.

“In audizione Fitto ha contraddetto tutte le posizioni politiche portate avanti da questa maggioranza” affermando “l’impegno a perseguire l’interesse europeo non solo secondo i trattati ma anche secondo le linee guida presentate a luglio da von der Leyen” per esempio nella “difesa del green deal da possibili arretramenti”, ha aggiunto.

“Nell augurare buon lavoro a Fitto con l’auspicio che” faccia “il commissario europeo” in modo “migliore” di come ha fatto “il ministro, ritengo che tutti insieme – e il Pd lo farà – dovremo impegnarci pertanto a provare a portare avanti un processo di integrazione”, ha affermato il dem. 

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Corte penale internazionale: mandato di arresto internazionale per Netanyahu per ‘crimini di guerra’

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La Camera preliminare I della Corte penale internazionale ha emesso mandati di arresto per il premier israeliano Benyamin Netanyahu e l’ex ministro della Difesa Yoav Gallant nell’ambito della guerra a Gaza “per crimini contro l’umanità e crimini di guerra” commessi almeno dall’8 ottobre 2023 fino ad almeno il 20 maggio 2024, giorno in cui la Procura ha depositato le domande di mandato di arresto”, riferisce una nota parlando di “un attacco diffuso e sistematico contro la popolazione civile di Gaza”.

La Camera preliminare I della Corte penale internazionale “ha emesso all’unanimità un mandato di arresto per Mohammed Diab Ibrahim Al-Masri, comunemente noto come Deif”, il capo militare di Hamas che Israele ritiene di aver ucciso in un bombardamento sulla Striscia di Gaza lo scorso luglio.

Lo si legge in una nota della Corte la quale spiega che, dopo ulteriori richieste di informazioni a Israele e Palestina, la Camera preliminare “non è in grado di stabilire se Deif sia stato ucciso e sia ancora in vita”. Pertanto, ha emesso il presente mandato d’arresto contro Deif “per presunti crimini contro l’umanità e crimini di guerra commessi sul territorio dello Stato di Israele e dello Stato di Palestina almeno dal 7 ottobre 2023”. La nota ricorda inoltre che la Procura aveva chiesto anche l’arresto di “altri due importanti leader di Hamas, vale a dire Ismail Haniyeh e Yahya Sinwar”, ma le richieste sono state ritirate “dopo la conferma della loro morte”. “L’accusa – prosegue la nota – continua a indagare sui crimini nel conflitto in corso e prevede che verranno presentate ulteriori domande di mandato d’arresto”.

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