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POLITICA

De Magistris e l’addio a Napoli: ” sono stato sindaco nella città più bella del mondo, la città in cui sono nato“

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NAPOLILuigi de Magistris, sindaco uscente della Città Metropolitana di Napoli, si congeda con un ultimo saluto alla città ed ai partenopei. Nel suo oramai vecchio ufficio presso Palazzo San Giacomo si emoziona e ringrazia i cittadini che lo hanno sostenuto durante questi 10 anni di attività amministrativa e coloro che lo hanno votato nella Regione Calabria, ove era candidato.

È l’ultimo saluto qui, su questa scrivania, in questo ufficio come sindaco di Napoli“, esordisce de Magistris. “Il più longevo dal 1806. Per me è stato un grande onore, un grande privilegio, una grande fatica, ma oggi voglio solo ringraziare.

Voglio ringraziare innanzitutto i napoletani: non dimenticherò mai sguardi, sofferenze, lacrime, sorrisi, abbracci, critiche, i bambini, gli eventi internazionali, i matrimoni, i vicoli, le strade, le piazze… Ma soprattutto non dimenticherò il popolo, che è stato la mia forza e (io dico) il mio partito. E non è populismo.

Vorrei ringraziare anche tutti i compagni e le compagne di viaggio: assessori, consiglieri comunali, collaboratori di staff, i dipendenti del comune e delle municipalità, di tutte le aziende del Comune e della città metropolitana. In questo momento non ho nessun pensiero anche nei confronti di chi si è comportato male, ma solo bei pensieri, bei ricordi e quell’emozione necessaria.”

L’ex sindaco di Napoli de Magistris dedica una parte del suo saluto anche ai ringraziamenti per chi l’ha votato, aiutato e sostenuto nelle elezioni regionali in Calabria, nonostante queste non abbiano prodotto i risultati sperati, e commenta brevemente gli ultimi accaduti in politica.

“Vorrei ricordare, a chi pensa che la politica sia sempre un qualcosa che ti porta qualcosa, che io non mi sono candidato nemmeno come consigliere, consentendo a due consiglieri di essere eletti e quindi senza nessun tipo di paracadute politico. Così ho fatto da magistrato, così faccio da politico, così farò sempre.

Quindi ringrazio tutte le persone che mi vogliono bene, che mi sostengono nell’attività politica, che mi criticano in maniera costruttiva. Ho riscontrato in questa campagna elettorale un’umanità straordinaria che non dimenticherò mai.

Grazie a tutto e tutti, questo è l’ultimo saluto da Palazzo San Giacomo. Con emozione ho vissuto il privilegio di fare il sindaco nella città più bella del mondo, la città in cui sono nato“, conclude de Magistris.

Politica

Nomine Ue, il Pd: “Auguri a Raffaele Fitto, ma noi mai con i nazionalisti”

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Il responsabile Esteri del Pd, Peppe Provenzano, nell’Aula della Camera ha augurato buon lavoro a Raffaele Fitto in Ue rimarcando al contempo che “nessuna apertura politica ci potrà essere per noi in quella commissione a nazionalismi in Ue”.

Provenzano ha quindi invitato ad un “approfondimento” politico su quanto affermato da Fitto, sostenendo che “i toni trionfalistici di Foti (il capogruppo di FdI alla Camera che aveva parlato di vittoria dell’Italia e di Meloni, ndr) sono “smentiti”.

“In audizione Fitto ha contraddetto tutte le posizioni politiche portate avanti da questa maggioranza” affermando “l’impegno a perseguire l’interesse europeo non solo secondo i trattati ma anche secondo le linee guida presentate a luglio da von der Leyen” per esempio nella “difesa del green deal da possibili arretramenti”, ha aggiunto.

“Nell augurare buon lavoro a Fitto con l’auspicio che” faccia “il commissario europeo” in modo “migliore” di come ha fatto “il ministro, ritengo che tutti insieme – e il Pd lo farà – dovremo impegnarci pertanto a provare a portare avanti un processo di integrazione”, ha affermato il dem. 

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Dal Mondo

Corte penale internazionale: mandato di arresto internazionale per Netanyahu per ‘crimini di guerra’

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La Camera preliminare I della Corte penale internazionale ha emesso mandati di arresto per il premier israeliano Benyamin Netanyahu e l’ex ministro della Difesa Yoav Gallant nell’ambito della guerra a Gaza “per crimini contro l’umanità e crimini di guerra” commessi almeno dall’8 ottobre 2023 fino ad almeno il 20 maggio 2024, giorno in cui la Procura ha depositato le domande di mandato di arresto”, riferisce una nota parlando di “un attacco diffuso e sistematico contro la popolazione civile di Gaza”.

La Camera preliminare I della Corte penale internazionale “ha emesso all’unanimità un mandato di arresto per Mohammed Diab Ibrahim Al-Masri, comunemente noto come Deif”, il capo militare di Hamas che Israele ritiene di aver ucciso in un bombardamento sulla Striscia di Gaza lo scorso luglio.

Lo si legge in una nota della Corte la quale spiega che, dopo ulteriori richieste di informazioni a Israele e Palestina, la Camera preliminare “non è in grado di stabilire se Deif sia stato ucciso e sia ancora in vita”. Pertanto, ha emesso il presente mandato d’arresto contro Deif “per presunti crimini contro l’umanità e crimini di guerra commessi sul territorio dello Stato di Israele e dello Stato di Palestina almeno dal 7 ottobre 2023”. La nota ricorda inoltre che la Procura aveva chiesto anche l’arresto di “altri due importanti leader di Hamas, vale a dire Ismail Haniyeh e Yahya Sinwar”, ma le richieste sono state ritirate “dopo la conferma della loro morte”. “L’accusa – prosegue la nota – continua a indagare sui crimini nel conflitto in corso e prevede che verranno presentate ulteriori domande di mandato d’arresto”.

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Attualità

Il nuovo Codice della strada è legge: come cambiano regole e sanzioni

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Il nuovo Codice della Strada è legge. Entrerà in vigore nelle prossime settimane, dopo la promulgazione del Presidente della Repubblica e la pubblicazione in Gazzetta ufficiale. Ma intanto il testo ottiene il via libera del Senato, dopo quello della Camera del 27 marzo scorso.

Cavallo di battaglia del vicepremier e ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, il rinnovato CdS aggiorna le regole approvate nel 1992 con una serie di novità, che vanno dalla stretta alla guida sotto effetto di alcol e droghe a quella sull’uso dei telefoni in auto, passando per i nuovi limiti di velocità o ai neopatentati, ma non solo.

GUIDA IN STATO DI EBREZZA:
– se il tasso alcolemico è compreso tra 0,5 e 0,8 g/l si riceve una sanzione tra 573 e 2170 euro, con la sospensione della patente da 3 a 6 mesi.
– se il tasso alcolemico è compreso tra 0,8 e 1,5 g/l si è puniti con la doppia sanzione, detentiva e pecuniaria, con la sospensione della patente da 6 mesi a 1 anno.
– se il tasso alcolemico è superiore a 1,5 g/l la contravvenzione è punita con una sanzione detentiva e pecuniaria e sospensione della patente da 1 a 2 anni.

CELLULARI:
– la sanzione per chi guida con lo smartphone andrà da un minimo di 250 euro a un massimo di 1000 euro.
– la sospensione della patente può arrivare a tre mesi e si aggiunge la decurtazione da 8 a 10 punti.
– mini sospensione automatica della patente per chi viene sorpreso al volante con lo smartphone in mano.

DROGHE, VELOCITÀ E ANIMALI:
– per chi risulterà positivo ai test anti-droga scatterà la revoca della patente e la sospensione di tre anni
– sanzione da 173 a 694 euro a chiunque superi di oltre 10 km/h e di non oltre 40 km/h i limiti massimi di velocità
– revoca e sospensione della patente da sei mesi ad un anno per chi abbandona gli animali in strada. Inoltre si rischiano fino a sette anni di carcere se questo causa un incidente con morti e feriti.

MONOPATTINI:
devono essere dotati di assicurazione, targa e frecce, ed è obbligatorio l’uso del casco. Inoltre, si potrà circolare con i monopattini solo sulle strade urbane con limiti sotto i 50 km/h e non più sulle piste ciclabili e nelle isole pedonali.

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