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Napoli 2021. Brancaccio: “Parole Clemente su Manfredi e Azzurri per Napoli chiaro segno di disperazione politica”

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Clemente, Brancaccio (Azzurri per Napoli): “Solo coalizione Manfredi può superare disastrosa amministrazione De Magistris”

“Le ultime parole della Clemente su Manfredi e sulla nostra Lista Azzurri, sono il chiaro segno della disperazione politica.
È un principio sacro in democrazia che tutti abbiano diritto di parola, ma crediamo che ci sia un limite alla dabbenaggine politica ed amministrativa.
La Clemente ha dichiarato che lei e pochi altri sono uniti per amministrare Napoli e non per gestire i soldi del PNRR. Ebbene siamo convinti che non siano in grado di amministrare i soldi del PNRR e d’altra parte come sanno bene tutti i napoletani non sono in grado di amministrare nulla tanto meno la città di Napoli come hanno ben dimostrato negli ultimi dieci anni”. Così, in risposta alle ultime dichiarazione della candidata a Sindaco di Napoli Alessandra Clemente, l’esponente di Azzurri per Napoli avvocato Gaetano Brancaccio.

“Impossibile – sottolinea – elencare tutti i disastri amministrativi di cui si sono resi protagonisti la Clemente e De Magistris. Pertanto, dell’Assessore Clemente delle 16 deleghe non parlerei di ‘faccia pulita’, come lei si autodefinisce nell’ultima dichiarazione, ma di ‘faccia di bronzo’ rispetto al peggior disastro amministrativo di tutti i tempi in cui non sono stati in grado di tenere in piedi né la Città né il Comune, né le casse pubbliche, né le strade, né le gallerie, né gli alberi e neanche i marciapiedi.
Rispetto a questo disastro economico e sociale consigliamo alla Clemente nelle ultime ore di disastrosa e decennale carriera politica un rigoroso silenzio”.

“Il disastro amministrativo dell’era De Magistris in cui fino a ieri si sono attardati a fare nomine e distribuire incarichi nelle ultime ore di amministrazione, si può superare solo con una grande alleanza di cittadini e forze politiche, solo la forte coalizione di Manfredi – conclude – può superare il disastro e rimettere in luce le grandi potenzialità della città di Napoli”.

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Cronaca

Truffe ad anziani in tutto il Sud Italia, sgominata la centrale dei “finti carabinieri”

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Maxi operazione dei Carabinieri nel cuore di Napoli, dove i militari del Comando provinciale di Reggio Calabria, con il supporto dei colleghi partenopei, hanno sgominato una ‘centrale delle truffe’, con base operativa nei pressi di Porta San Gennaro, ma che operava in tutto il Sud Italia.

L’operazione è stata avviata dai Carabinieri di Reggio Calabria grazie a una segnalazione su una truffa avvenuta lo scorso maggio a San Giorgio Morgeto, piccolo centro della provincia di Reggio Calabria. Nei guai due pregiudicati che, utilizzando l’ormai consueto metodo del ‘falso carabiniere’, avevano raggirato un’anziana signora, invalida al 100%, convincendola a consegnare tutti i gioielli che custodiva in casa.

Per persuaderla, avevano inscenato un falso incidente stradale in cui sarebbe stato coinvolto il nipote, e avevano richiesto una finta cauzione per evitare l’arresto del giovane. Spaventata e preoccupata per il nipote, la donna ha ceduto i suoi preziosi, ricordi di una vita, per un valore stimato superiore ai 40mila euro.

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Cronaca

Droga e telefonini in carcere, beccati i corrieri

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Stamane è in corso un’operazione della Polizia a Napoli, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del Tribunale partenopeo, su richiesta dalla Procura. Quindi sono 12 le persone ritenute, a vario titolo, gravemente indiziate dei reati associativi di traffico di droga e l’accesso indebito di cellulari per i detenuti. I reati scoperti sono aggravati dal metodo mafioso.

Lo scorso settembre il procuratore di Napoli, Nicola Gratteri, ha tenuto una conferenza stampa in seguito al blitz contro i clan casertani. “I detenuti continuano a comunicare dal carcere, a mandare video di feste e compleanni, riescono a comunicare tra di loro e quando ho proposto di comprare i jammer almeno nelle carceri di alta sicurezza, non sono stato ascoltato, mi hanno detto che fanno male alla salute“. Gli jammer sono inibitori di segnale che costano ognuno 60mila euro.

Mi è stato detto – ha aggiunto il magistrato calabrese – che la penitenziaria deve comunicare con il telefonino, mi risulta invece che c’è un telefono con il filo per chiamare i superiori e gli uffici. Non avendo preso provvedimento seri, per ora vengono usati in alcune carceri l’inibizione dei droni anche se poi nella realtà sono già stati usate anche delle contromisure per inibire gli inibitori di droni“.

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Cronaca

“Renà non mi lasciare”, le ultime parole di Arcangelo Correra

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Prima di perdere i sensi avrebbe detto “Renà non mi lasciare”, Arcangelo Correra, il 18enne morto sabato scorso in ospedale dopo essere stato ferito a morte alla testa da un colpo di pistola esploso dall’amico Renato Caiafa di 18 anni che, a suo dire, stava maneggiando una pistola trovata poco prima sulla ruota di una macchina parcheggiata.
Il giovane ha voluto riferire la circostanza stamattina nel corso dell’udienza di convalida del fermo emesso dalla Procura di Napoli (pm Capasso) e notificato dalla Polizia di Stato; fermo che poco fa il gip non ha convalidato disponendo comunque la detenzione in carcere per l’indagato.

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