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Ambiente

Nazioni Unite: “la prossima pandemia sarà la siccità”

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“L’acqua è la risorsa più preziosa di cui disponiamo e la sua scarsità pone serie minacce alla nostra sopravvivenza”. Ad allarmare sono le parole dell’ultimo rapporto delle Nazioni Unite sullo stato della siccità nel mondo. Si legge: “la siccità è sul punto di diventare la prossima pandemia, e per essa non ci sono vaccini […] Ci troviamo dunque di fronte a una criticità globale, che deve però essere affrontata anche a livello locale e individuale.”

Proprio quando il mondo tenta di uscire dalla pandemia che per due anni lunghissimi ha tolto il sorriso a molte famiglie, le Nazioni Unite ci avvertono di un pericolo incombente. In futuro ci dovremo aspettare un tipo di pandemia molto diversa, causata dalla siccità. Climi mutevoli, cattiva gestione e densità di popolazioni crescenti promettono siccità catastrofiche”.

Con il cambiamento climatico indotto dall’uomo, la frequenza e la gravità della siccità sono già aumentate in alcune regioni del globo, spesso già carenti d’acqua“, scrivono gli autori nel loro rapporto. Negli ultimi due decenni 1,5 miliardi di persone in tutto il mondo sono state colpite dalla siccità, con un costo economico di oltre 124 miliardi di dollari (senza considerare i paesi in via di sviluppo).

Secondo quanto affermato dai ricercatori, le condizioni saranno evitabili solo in seguito ad una netta presa di posizione nei confronti dell’emergenza climatica. Si sono soffermati inoltre sulla spiegazione della catastrofica situazione cui si andrebbe incontro tramite l’apposizione, accanto alle spiegazioni proprie della divulgazione scientifica, di alcune immagini di paesi in cui la siccità è già un problema.

Un argomento, insomma, che non deve essere tralasciato e che speriamo sia preso fortemente in considerazione non solo dalle istituzioni, ma dalla popolazione della sua complessa totalità.

Attualità

Campi Flegrei, il piano per la messa in sicurezza: 56 interventi da eseguire nell’arco di tre anni

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Cinquantasei interventi per le infrastrutture pubbliche nell’area del bradisismo ai Campi Flegrei, da eseguire nell’arco di tre anni con fondi per 260 milioni di euro.

E’ il massiccio piano di lavori per la sicurezza presentato oggi dal Ministro per la Protezione civile, Nello Musumeci, in un incontro con i sindaci del territorio svoltosi a Pozzuoli.

La riqualificazione sismica riguarderà anzitutto gli edifici scolastici, ma anche strutture pubbliche di rilevanza nazionale come la casa circondariale femminile di Pozzuoli e l’Accademia aeronautica, ma anche il comprensorio logistico della Guardia di Finanza a Miseno e quello militare di Nisida.
Un altro capitolo è dedicato alle opere idrauliche, cominciando dagli interventi sulla rete fognaria e su quella idrica a Pozzuoli e Bacoli.
Poi la rete viaria: previsto un nuovo ingresso per la Tangenziale di Napoli, dall’abitato di via Cigliano a Pozzuoli, e il completamento dello svincolo di via Campana.
Infine nel porto di Pozzuoli è prevista una nuova darsena traghetti e saranno eseguite opere di livellamento dei fondali con la creazione di moli galleggianti temporanei. Completano questa prima fase del programma gli interventi per la messa in sicurezza di costa e costoni a Bacoli.

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Attualità

Campi Flegrei, diminuzione del bradisismo: solo 18 eventi registrati in una settimana

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Il bollettino settimanale dell’Osservatorio Vesuviano, relativo alla settimana dal 14 al 20 ottobre 2024, ha evidenziato un rallentamento dell’attività sismica nell’area dei Campi Flegrei, con soli 18 eventi registrati, rispetto ai 30 della settimana precedente.

Il terremoto più forte della settimana, si è verificato il 20 ottobre alle ore 18:22 ed ha raggiunto una magnitudo di 1.3 con profondità 3 km con epicentro localizzato al largo del golfo di Pozzuoli.

Il fenomeno del bradisismo, ovvero il sollevamento del suolo nell’area flegrea, prosegue, sebbene si osservi una riduzione nella velocità del sollevamento a partire da agosto 2024.

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Ambiente

Fonti rinnovabili, Star Energia: “col sole potremmo diventare esportatori netti di energia”

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“L’Italia è il paese del sole e del vento. Potremmo diventare esportatori netti di energia, eliminando le politiche assistenziali per il Mezzogiorno e raggiungendo una vera indipendenza energetica”.

E’ quanto afferma Mario Palma, CEO di Star Energia, una delle aziende italiane più attive nel settore delle energie rinnovabili, che sottolinea come nella realtà “l’indipendenza energetica si scontri con le politiche governative attuali, che sembrano favorire interessi legati alle lobby delle energie fossili e nucleari”.

Capita per l’energia fotovoltaica, che rappresenta oggi una delle fonti più diffuse e accessibili a livello globale, con numerosi Paesi che stanno investendo pesantemente su questa tecnologia per accelerare la transizione energetica, e l’Italia che, come evidenziato da Palma, è dotata di un potenziale solare ineguagliabile, specialmente nelle regioni meridionali, con un boom nell’installazione di impianti fotovoltaici negli ultimi anni; un boom cui non corrisponde però, a suo avviso, un’adeguata politica di Governo.

(fonte: Ansa)

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