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Cronaca

Rifiuta di avere un rapporto con lui: accoltellata dal marito in pieno viso

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Una donna di 24 anni è stata accoltellata in viso a Bari dal marito per aver rifiutato di avere un rapporto sessuale con lui. Dopo averla colpita, con lo stesso coltello, le ha tagliato i capelli per poi fuggire da Canosa a Rivo di Puglia, in provincia di Bari.

L’uomo di 42 anni è stato arrestato dai Carabinieri di Trani con le accuse di tentato omicidio e deformazione dell’aspetto mediante lesioni permanenti.

L’aggressore non ha negato quanto fatto, ma ha comunque cercato di opporsi all’arresto e al conseguente interrogatorio per appurare la dinamica dei fatti.

La ragazza, molto più giovane del compagno, è stata invece soccorsa nell’immediato e portata in ospedale per le cure del caso.

La 24enne è stata accoltellata al volto, a un orecchio e sul dorso di entrambe le mani. I medici l’hanno sottoposta a un’operazione chirurgica presso l’ospedale Bonomo di Andria.

L’intervento, durato alcune ore, ha avuto esito positivo. Ora la vittima è ricoverata in ospedale, in attesa di una completa ripresa per poter tornare a casa. Sconvolti dalla vicenda i vicini di casa della coppia: proprio loro hanno chiamato per primi le forze dell’ordine, spaventati dalle urla della ragazza che da poco era arrivata nel quartiere.

Il 42enne è fuggito dall’abitazione che condivideva con la compagna a bordo della sua auto, portando con sé l’arma usata per il tentato omicidio e della soda caustica, poi ritrovata dalle forze dell’ordine.

Fermato dalle autorità, il 42enne ha inizialmente tentato di sottrarsi al controllo. Gli agenti sono riusciti però a bloccarlo e portarlo in Questura, ad Andria. Qui è stato interrogato dal pubblico ministero e dal dirigente della Squadra Mobile della provincia Barletta-Andria-Trani.

In quest’occasione non ha negato quanto commesso, sottoponendosi all’arresto senza ulteriori rimostranze.

Castellammare di Stabia

Castellammare di Stabia, 30 genitori aggrediscono maestra: ora insegnante indagata

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È stata iscritta nel registro degli indagati la docente di sostegno aggredita la scorsa settimana da un gruppo di circa trenta genitori presso la scuola Salvati di Castellammare di Stabia. Si tratta di un «atto dovuto» da parte della procura, come riportato dal quotidiano Metropolis, per permettere accertamenti sul cellulare dell’insegnante, sequestrato dopo la denuncia di cinque genitori. Questi ultimi hanno riferito agli investigatori dell’esistenza di una chat tra la docente e alcuni alunni, in cui sarebbero stati condivisi audio e video con contenuti a sfondo sessuale.

Continua anche l’inchiesta riguardante la spedizione punitiva organizzata da diversi genitori, avvenuta presso la scuola del quartiere Scanzano. Durante l’incidente, oltre alla docente, è rimasto ferito anche il padre dell’insegnante, intervenuto per difendere la figlia.

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Cronaca

Scampia, scoperto deposito abusivo di rifiuti con oltre 40 elettrodomestici

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Nell’ambito delle attività di contrasto al fenomeno dell’illecito abbandono e gestione illecita dei rifiuti, personale Polizia Locale Unità Operativa Scampia, in via Anna Maria Ortese, ha scoperto un deposito illecito di Raee (Rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche) dove erano stati illecitamente stoccati 43 grandi elettrodomestici come lavatrici, caldaie, televisori, forni.

Sul posto è stato sorpreso un 39enne napoletano intento ad asportare varie parti elettriche e ferrose. La Polizia Locale ha provveduto al sequestro penale dell’area, di proprietà comunale, ove erano stati stoccati i rifiuti e a deferire all’autorità giudiziaria il trentanovenne per i reati di gestione illecita di rifiuti e invasione di suolo pubblico.

Nel corso della stessa operazione sono stati sanzionati con una multa da 51,64 euro due soggetti che conferivano rifiuti domestici fuori orario ed in contenitori non idonei.

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Cronaca

Torre del Greco, denuncia marito violento e fa scoprire giro d’usura

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Una donna ha denunciato le violenze subite dal marito, portando alla scoperta di un usuraio seriale a Torre del Greco. Un uomo di Torre Annunziata è stato arrestato con diciotto capi d’imputazione, di cui quindici per usura, due per estorsione e uno per possesso di armi. I carabinieri della stazione di Boscoreale lo hanno colto in flagrante mentre, insieme al nipote, riscuoteva 300 euro in interessi da una delle sue vittime.

Le indagini sono iniziate dopo la denuncia della donna, che ha rivelato come il compagno fosse frustrato dai debiti accumulati con usurai. I carabinieri hanno così avviato un monitoraggio, riuscendo a identificare l’usuraio tramite intercettazioni telefoniche. È emerso che l’uomo aveva rapporti con almeno sette vittime, a cui chiedeva mensilmente somme tra 100 e 500 euro.

Le intercettazioni hanno rivelato la pressione esercitata dall’indagato sulle vittime, che includeva minacce e intimidazioni. Le dichiarazioni delle vittime hanno confermato le accuse e svelato il modus operandi dell’usuraio, che sfruttava la vulnerabilità di commercianti in difficoltà. Dopo l’arresto, i carabinieri hanno perquisito l’abitazione dell’uomo e un suo terreno, trovando circa 20.000 euro in contante, gioielli, orologi di valore e un’arma da fuoco illegalmente detenuta.

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