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Cronaca

Napoli. 9 misure cautelari per spaccio tra Spezia e Napoli

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Quattro custodie cautelari notificate in carcere, una agli arresti domiciliari, un obbligo di dimora e tre obblighi di presentazione quotidiana alla pg: è questo il risultato di un’operazione antidroga portata a termine dalla Squadra Mobile e le Volanti della questura di Spezia in collaborazione con la squadra mobile di Napoli.
    I quattro destinatari delle misure cautelari notificate erano già stati arrestati, in flagranza di reato, per singoli episodi di spaccio.

Nel febbraio 2021, gli investigatori della Squadra Mobile hanno concentrato le proprie attenzioni su una coppia di italiani residenti ad Arcola, una donna di 55 anni e il suo convivente di 45 sospettati di gestire un traffico di stupefacenti a Spezia. Le indagini hanno permesso di accertare che la coppia aveva disponibilità di eroina e cocaina di ottima qualità che era in grado di reperire da diversi canali di approvvigionamento per poi spacciare a una clientela fidelizzata. Tra i clienti più assidui, tutti cittadini italiani, alcuni erano pusher.
    Durante le indagini sono stati sequestrati oltre due etti e mezzo di eroina e cocaina. Un primo canale di approvvigionamento era rappresentato da un uomo di 34 anni, campano di 34 anni, arrestato il 7 aprile scorso prima che consegnasse alla coppia oltre un etto tra cocaina ed eroina. A fornirgli la droga un altro uomo residente vicino a Napoli incensurato. Dopo l’arresto del corriere campano, la coppia spezzina ha trovato uin altro fornitore, un cittadino tunisino arrestato il 9 aprile scorso poi un secondo maghrebino arrestato anch’esso. La donna è stata posta ai domiciliari con il braccialetto elettronico mentre il suo compagno e i due stranieri sono stati trasferiti in carcere.
    Contemporaneamente la Squadra Mobile di Napoli ha eseguito a Casalnuovo di Napoli la misura della custodia cautelare in carcere per il fornitore campano notificando al suo complice che aveva svolto il ruolo di ‘corriere’ la misura dell’obbligo di dimora ad Afragola (Napoli).

(ANSA)

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Castellammare di Stabia

Castellammare di Stabia, 30 genitori aggrediscono maestra: ora insegnante indagata

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È stata iscritta nel registro degli indagati la docente di sostegno aggredita la scorsa settimana da un gruppo di circa trenta genitori presso la scuola Salvati di Castellammare di Stabia. Si tratta di un «atto dovuto» da parte della procura, come riportato dal quotidiano Metropolis, per permettere accertamenti sul cellulare dell’insegnante, sequestrato dopo la denuncia di cinque genitori. Questi ultimi hanno riferito agli investigatori dell’esistenza di una chat tra la docente e alcuni alunni, in cui sarebbero stati condivisi audio e video con contenuti a sfondo sessuale.

Continua anche l’inchiesta riguardante la spedizione punitiva organizzata da diversi genitori, avvenuta presso la scuola del quartiere Scanzano. Durante l’incidente, oltre alla docente, è rimasto ferito anche il padre dell’insegnante, intervenuto per difendere la figlia.

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Cronaca

Scampia, scoperto deposito abusivo di rifiuti con oltre 40 elettrodomestici

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Nell’ambito delle attività di contrasto al fenomeno dell’illecito abbandono e gestione illecita dei rifiuti, personale Polizia Locale Unità Operativa Scampia, in via Anna Maria Ortese, ha scoperto un deposito illecito di Raee (Rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche) dove erano stati illecitamente stoccati 43 grandi elettrodomestici come lavatrici, caldaie, televisori, forni.

Sul posto è stato sorpreso un 39enne napoletano intento ad asportare varie parti elettriche e ferrose. La Polizia Locale ha provveduto al sequestro penale dell’area, di proprietà comunale, ove erano stati stoccati i rifiuti e a deferire all’autorità giudiziaria il trentanovenne per i reati di gestione illecita di rifiuti e invasione di suolo pubblico.

Nel corso della stessa operazione sono stati sanzionati con una multa da 51,64 euro due soggetti che conferivano rifiuti domestici fuori orario ed in contenitori non idonei.

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Cronaca

Torre del Greco, denuncia marito violento e fa scoprire giro d’usura

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Una donna ha denunciato le violenze subite dal marito, portando alla scoperta di un usuraio seriale a Torre del Greco. Un uomo di Torre Annunziata è stato arrestato con diciotto capi d’imputazione, di cui quindici per usura, due per estorsione e uno per possesso di armi. I carabinieri della stazione di Boscoreale lo hanno colto in flagrante mentre, insieme al nipote, riscuoteva 300 euro in interessi da una delle sue vittime.

Le indagini sono iniziate dopo la denuncia della donna, che ha rivelato come il compagno fosse frustrato dai debiti accumulati con usurai. I carabinieri hanno così avviato un monitoraggio, riuscendo a identificare l’usuraio tramite intercettazioni telefoniche. È emerso che l’uomo aveva rapporti con almeno sette vittime, a cui chiedeva mensilmente somme tra 100 e 500 euro.

Le intercettazioni hanno rivelato la pressione esercitata dall’indagato sulle vittime, che includeva minacce e intimidazioni. Le dichiarazioni delle vittime hanno confermato le accuse e svelato il modus operandi dell’usuraio, che sfruttava la vulnerabilità di commercianti in difficoltà. Dopo l’arresto, i carabinieri hanno perquisito l’abitazione dell’uomo e un suo terreno, trovando circa 20.000 euro in contante, gioielli, orologi di valore e un’arma da fuoco illegalmente detenuta.

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