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Napoli

De Magistris: “Non porterò rancore per chi si è offerto al mercato della politica affaristica per tre soldi”

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Il Sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, ha scritto una lunga arringa sulla sua pagina Facebook, criticando l’operato di chi in politica volta facilmente “bandiera” per puri interessi economici.

Nel cuore di una torrida estate di fine mandato la nostra giunta comunale non si è fermata un giorno. L’altro ieri di sera abbiamo approvato delibere importanti sulla piantumazione di ulteriori alberi, fortissimo segnale di vita in un’estate attraversata da incendi criminali, sulla riqualificazione di tante altre scuole, sulla mobilità sostenibile, sul precariato nel lavoro pubblico, a cui si aggiungono le delibere della città metropolitana su strade, dissesto idrogeologico, rifiuti e tanto altro ancora. Per non parlare della capacità e prontezza con cui assessori e dirigenti hanno affrontato emergenze e problemi alcuni costruiti ad arte” ha esordito il Sindaco di Napoli.

Continuando così il suo messaggio di Ferragosto “Oggi la nostra assessora alle politiche sociali è tra i più fragili, quelli che abbiamo cercato di non abbandonare mai in questi anni, soprattutto nei mesi terribili della pandemia. La squadra, politica e amministrativa, sta facendo un lavoro enorme di cui sono orgoglioso, in un periodo difficilissimo per tutti, anche per i comuni”.

In una fase storica in cui mi sono anche gettato anima e cuore in un’altra missione politica che sembra anche questa impossibile, quella di diventare Presidente della Regione Calabria, periferia della periferia, terra abbandonata e sfruttata dalla politica nazionale e umiliata dalla politica regionale locale” ha poi affermato.

La politica è servizio e passione. In questi anni a Napoli ho dato tutto me stesso, anche di più, trascurando gli affetti più cari, ho sentito vicino la gente, la mia squadra, le persone. Ricorderò ogni volto, tutto è impresso nella mia memoria. Non porterò rancore per qualche piccola persona che si è offerta al mercato della politica affaristica per tre soldi. Si passa alla storia per i valori che si posseggono, che non si comprano al mercato, si rimane invece omuncoli se si va con il cappello in mano per salire sul carro del potere per il potere” ha scritto De Magistris, in riferimento ai cambi di casacca di suoi assessori e di consiglieri comunali di “Dema“.

Concludendo “Sono orgoglioso di aver tenuto Napoli con la schiena dritta e lo sguardo fiero e tenace. Non abbiamo mai mollato contro ostacoli enormi e insidiosissimi, abbiamo tenuto fuori il Sistema rendendo Napoli, ereditata oppressa da debiti, malaffare, rifiuti e rassegnazione, una città, pur tra mille problemi, che ha ritrovato la sua dignità nazionale ed internazionale, soprattutto grazie ai suoi abitanti, alla cultura, al turismo ed alla fantasia e capacità di un popolo che nessuno mai potrà soggiogare“.

Cronaca

Truffe ad anziani in tutto il Sud Italia, sgominata la centrale dei “finti carabinieri”

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Maxi operazione dei Carabinieri nel cuore di Napoli, dove i militari del Comando provinciale di Reggio Calabria, con il supporto dei colleghi partenopei, hanno sgominato una ‘centrale delle truffe’, con base operativa nei pressi di Porta San Gennaro, ma che operava in tutto il Sud Italia.

L’operazione è stata avviata dai Carabinieri di Reggio Calabria grazie a una segnalazione su una truffa avvenuta lo scorso maggio a San Giorgio Morgeto, piccolo centro della provincia di Reggio Calabria. Nei guai due pregiudicati che, utilizzando l’ormai consueto metodo del ‘falso carabiniere’, avevano raggirato un’anziana signora, invalida al 100%, convincendola a consegnare tutti i gioielli che custodiva in casa.

Per persuaderla, avevano inscenato un falso incidente stradale in cui sarebbe stato coinvolto il nipote, e avevano richiesto una finta cauzione per evitare l’arresto del giovane. Spaventata e preoccupata per il nipote, la donna ha ceduto i suoi preziosi, ricordi di una vita, per un valore stimato superiore ai 40mila euro.

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Cronaca

Droga e telefonini in carcere, beccati i corrieri

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Stamane è in corso un’operazione della Polizia a Napoli, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del Tribunale partenopeo, su richiesta dalla Procura. Quindi sono 12 le persone ritenute, a vario titolo, gravemente indiziate dei reati associativi di traffico di droga e l’accesso indebito di cellulari per i detenuti. I reati scoperti sono aggravati dal metodo mafioso.

Lo scorso settembre il procuratore di Napoli, Nicola Gratteri, ha tenuto una conferenza stampa in seguito al blitz contro i clan casertani. “I detenuti continuano a comunicare dal carcere, a mandare video di feste e compleanni, riescono a comunicare tra di loro e quando ho proposto di comprare i jammer almeno nelle carceri di alta sicurezza, non sono stato ascoltato, mi hanno detto che fanno male alla salute“. Gli jammer sono inibitori di segnale che costano ognuno 60mila euro.

Mi è stato detto – ha aggiunto il magistrato calabrese – che la penitenziaria deve comunicare con il telefonino, mi risulta invece che c’è un telefono con il filo per chiamare i superiori e gli uffici. Non avendo preso provvedimento seri, per ora vengono usati in alcune carceri l’inibizione dei droni anche se poi nella realtà sono già stati usate anche delle contromisure per inibire gli inibitori di droni“.

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Cronaca

“Renà non mi lasciare”, le ultime parole di Arcangelo Correra

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Prima di perdere i sensi avrebbe detto “Renà non mi lasciare”, Arcangelo Correra, il 18enne morto sabato scorso in ospedale dopo essere stato ferito a morte alla testa da un colpo di pistola esploso dall’amico Renato Caiafa di 18 anni che, a suo dire, stava maneggiando una pistola trovata poco prima sulla ruota di una macchina parcheggiata.
Il giovane ha voluto riferire la circostanza stamattina nel corso dell’udienza di convalida del fermo emesso dalla Procura di Napoli (pm Capasso) e notificato dalla Polizia di Stato; fermo che poco fa il gip non ha convalidato disponendo comunque la detenzione in carcere per l’indagato.

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