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Cronaca

Enorme incendio nella periferia orientale di Napoli: area irrespirabile in città

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Un enorme incendio si è sviluppato nella zona di Barra, nella periferia orientale di Napoli.

I Vigili del fuoco sono al lavoro da questa notte per domare le fiamme, ma la colonna di fumo sprigionatasi è ancora ben visibile anche questa mattina e anche da zone diverse di Napoli.

L’aria è diventata irrespirabile in mezza città, e non aiuta l’afa che in questi giorni si trova sul capoluogo partenopeo.

Non è chiaro cosa sia andato in fumo, ma la zona dove le fiamme sono divampate è quella a ridosso dell’autostrada e via Mastellone, nei pressi di un campo rom. Le fiamme hanno subito sprigionato una colonna di fumo ben visibile anche in piena notte e dopo diverse ore ancora ben visibile anche da altre zone di Napoli.

L’aria è diventata di fatto irrespirabile per mezza città: tantissime le segnalazioni anche da Chiaia e Mergellina, molto distanti dai quartieri orientali di Napoli, dove la puzza di bruciato ha costretto a chiudere porte e finestre.

L’enorme incendio, oltre allo spavento ha causato grossi disagi anche alla viabilità. Stando a quanto riferisce l’ufficio stampa di Autostrade Meridionali, il tratto dell’autostrada A3, che riguarda solo l’uscita di Napoli (quella di Ponticelli) e non quella in direzione di Salerno, è stata tempestivamente chiusa.

Vigili del fuoco impegnati da ore per domare le fiamme, anche se è mistero per ora su cosa sia andato in fumo: il consigliere regionale Francesco Emilio Borrelli ha sollecitato l’Arpac affinché vengano effettuati rilievi e campionature dell’aria per capire se ci siano sostanze pericolose per la salute pubblica immesse nell’ambiente.

Ad andare in fumo potrebbero essere stati cumuli di rifiuti, ma non è chiaro se si trovassero nei pressi dell’autostrada oppure nel poco distante campo rom di Barra. Nè tantomeno al momento è possibile sapere come sia nato l’incendio, che in poche ore ha raggiunto dimensioni considerevoli.

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Castellammare di Stabia

Castellammare di Stabia, 30 genitori aggrediscono maestra: ora insegnante indagata

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È stata iscritta nel registro degli indagati la docente di sostegno aggredita la scorsa settimana da un gruppo di circa trenta genitori presso la scuola Salvati di Castellammare di Stabia. Si tratta di un «atto dovuto» da parte della procura, come riportato dal quotidiano Metropolis, per permettere accertamenti sul cellulare dell’insegnante, sequestrato dopo la denuncia di cinque genitori. Questi ultimi hanno riferito agli investigatori dell’esistenza di una chat tra la docente e alcuni alunni, in cui sarebbero stati condivisi audio e video con contenuti a sfondo sessuale.

Continua anche l’inchiesta riguardante la spedizione punitiva organizzata da diversi genitori, avvenuta presso la scuola del quartiere Scanzano. Durante l’incidente, oltre alla docente, è rimasto ferito anche il padre dell’insegnante, intervenuto per difendere la figlia.

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Cronaca

Scampia, scoperto deposito abusivo di rifiuti con oltre 40 elettrodomestici

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Nell’ambito delle attività di contrasto al fenomeno dell’illecito abbandono e gestione illecita dei rifiuti, personale Polizia Locale Unità Operativa Scampia, in via Anna Maria Ortese, ha scoperto un deposito illecito di Raee (Rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche) dove erano stati illecitamente stoccati 43 grandi elettrodomestici come lavatrici, caldaie, televisori, forni.

Sul posto è stato sorpreso un 39enne napoletano intento ad asportare varie parti elettriche e ferrose. La Polizia Locale ha provveduto al sequestro penale dell’area, di proprietà comunale, ove erano stati stoccati i rifiuti e a deferire all’autorità giudiziaria il trentanovenne per i reati di gestione illecita di rifiuti e invasione di suolo pubblico.

Nel corso della stessa operazione sono stati sanzionati con una multa da 51,64 euro due soggetti che conferivano rifiuti domestici fuori orario ed in contenitori non idonei.

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Cronaca

Torre del Greco, denuncia marito violento e fa scoprire giro d’usura

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Una donna ha denunciato le violenze subite dal marito, portando alla scoperta di un usuraio seriale a Torre del Greco. Un uomo di Torre Annunziata è stato arrestato con diciotto capi d’imputazione, di cui quindici per usura, due per estorsione e uno per possesso di armi. I carabinieri della stazione di Boscoreale lo hanno colto in flagrante mentre, insieme al nipote, riscuoteva 300 euro in interessi da una delle sue vittime.

Le indagini sono iniziate dopo la denuncia della donna, che ha rivelato come il compagno fosse frustrato dai debiti accumulati con usurai. I carabinieri hanno così avviato un monitoraggio, riuscendo a identificare l’usuraio tramite intercettazioni telefoniche. È emerso che l’uomo aveva rapporti con almeno sette vittime, a cui chiedeva mensilmente somme tra 100 e 500 euro.

Le intercettazioni hanno rivelato la pressione esercitata dall’indagato sulle vittime, che includeva minacce e intimidazioni. Le dichiarazioni delle vittime hanno confermato le accuse e svelato il modus operandi dell’usuraio, che sfruttava la vulnerabilità di commercianti in difficoltà. Dopo l’arresto, i carabinieri hanno perquisito l’abitazione dell’uomo e un suo terreno, trovando circa 20.000 euro in contante, gioielli, orologi di valore e un’arma da fuoco illegalmente detenuta.

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