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Melito

MELITO. Luciano Mottola denuncia il condizionamento del voto ma forse fa confusione.

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MELITO – Questa mattina il candidato a Sindaco della coalizione civica Luciano Mottola ha scritto sul proprio profilo Facebook un post molto forte all’indirizzo di sconosciuti che secondo lui starebbero influenzando il voto sul territorio e lo fa con queste testuali parole: “Denunceremo ogni tentativo di condizionamento del voto a Melito: vogliamo elezioni libere in cui trionfi la democrazia. Nelle scorse settimane mi ero augurato che le prossime elezioni a Melito potessero svolgersi in un clima di serenità, dove a trionfare, al di là dei singoli candidati alla carica di sindaco, potessero essere la democrazia e la meritocrazia. Al momento però questo mio auspicio non ha trovato concretezza nella cruda realtà dei fatti a cui stiamo assistendo in questi giorni. Da più parti mi viene, infatti, segnalato il tentativo di influenzare la libertà dei singoli candidati al consiglio comunale di scegliere quale coalizione e candidato sindaco sostenere. Fatti gravissimi che non esiterò a denunciare alle autorità giudiziarie. Credevo che i fatti di cronaca che avevano sconvolto la nostra città ai primi di giugno, avessero insegnato qualcosa. Invece ci troviamo ancora una volta a dover lanciare un’allarme alle istituzioni per far sì che le prossime elezioni amministrative possano essere libere da condizionamenti e dai quei ‘personaggetti della terra di mezzo’ che ogni giorno con il proprio fare mortificano la nostra Melito”.

A queste parole è giusto però sollevare qualche riflessione. Premesso che il Comune di Melito, come testimoniano anche gli ultimi eventi di cronaca, è un comune già attenzionato dalle autorità giudiziarie e quindi anche il linguaggio che i vari candidati a sindaco deve usare, deve essere consono al ruolo che i cittadini melitesi hanno voluto affidargli e premesso che ogni forma di illegalità, compreso il condizionamento del voto, deve essere denunciato nelle sedi opportune. Non si riesce, però, a capire, dalle parole scritte dall’ex Sindaco ff qual è il reato che si configura sul territorio melitese.

Luciano Mottola nel suo scritto scrive: “Da più parti mi viene, infatti, segnalato il tentativo di influenzare la libertà dei singoli candidati al consiglio comunale di scegliere quale coalizione e candidato sindaco sostenere”. Dovrebbe sapere l’ex vicesindaco che fino al giorno della presentazione delle liste nulla è sicuro. Ognuno è libero di scegliere quale coalizione supportare anche se precedentemente abbia intrapreso un altro percorso. Il tentativo di influenzare i candidati di altre coalizioni ci sta, fa parte del gioco, a meno che Mottola non possegga prove che questi tentativi siano illegali, ossia fatti con minacce o presentati da persone di malaffare, allora in questo caso inviterei il candidato della coalizione civica ad essere il più trasparente possibile con i cittadini, a parlare con il linguaggio della chiarezza, ovviamente dopo essersi recato alla prima postazione di polizia giudiziaria per denunciare quanto in suo possesso.

In maniera contraria, ossia in assenza di prove, o perché si ha il sentore che forse si stia perdendo qualche pezzo per strada, usare parole così forti a mezzo social, fa solo male alla propria comunità. Sollevando un allarme che forse sul territorio non è ancora presente, con la speranza che non si presenterà mai, si rischia di accendere ulteriori riflettori da parte degli inquirenti sulla cittadina e di fare arrivare in maniera anticipata una Commissione d’Accesso sul territorio. Ovviamente il tutto sarebbe un vero e proprio hara kiri se a usare questi mezzi sia proprio un candidato a sindaco, a meno che non si ragioni alla Sansone. Meditate gente.

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Cronaca

Seminano il panico tra Villaricca e Marano: 3 rapine in rapida successione nella notte

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I carabinieri della compagnia di Marano, in provincia di Napoli, sono intervenuti nella tarda serata di ieri per tre rapine commesse in rapida successione.

La prima in un market di Villaricca gestito da un 32enne di origini pakistane. Tre persone hanno portato via 500 euro dall’incasso e, prima di fuggire, hanno esploso un colpo verso uno degli scaffali.
La seconda in corso Europa, nel comune di Marano, dove è stata sottratta la borsa ad una donna in strada.
L’ultima a Melito. Hanno preteso la borsa di una 36enne e alla sua reazione l’hanno ripetutamente colpita alla tempia col il calcio della pistola. La vittima è stata portata in ospedale a Giugliano dove le hanno applicato tre punti di sutura.
I rapinatori sarebbero tre anche per i colpi di Marano e Melito Indagini serrate dei carabinieri

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Cronaca

Melito, auto si cappotta e finisce contro vetrina di un bar

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Poco dopo le 13 di oggi, un incidente che sarebbe potuto diventare molto pericoloso – non ci sono conseguenze – è avvenuto a via Po a Melito, in provincia di Napoli.

Una Fiat Panda grigia è uscita di strada, ribaltandosi e terminando la sua corsa contro la vetrina di un bar della zona. I due giovani a bordo sono usciti indenni dall’autovettura nonostante il violento impatto.

L”auto, dopo aver perso il controllo, ha abbattuto diversi paletti di delimitazione del marciapiede e danneggiato un altare votivo che era nelle vicinanze. Sono stati dei passanti i primi a soccorrere e ad estrarre dalla vettura capovolta i due occupanti.

Poco dopo i vigili del fuoco sono intervenuti per mettere in sicurezza l’area e rimuovere il veicolo incidentato. L’esatta dinamica dell’incidente è in corso di verifica da parte della polizia municipale.

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Cronaca

Minimarket della droga in casa: all’interno sistema di videosorveglianza per evitare blitz

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Blitz antidroga dei carabinieri della sezione operativa della compagnia di Marano di Napoli, nella notte appena trascorsa, a Melito in provincia di Napoli.

I militari, insieme al nucleo cinofili carabinieri di Sarno, hanno fatto irruzione in un’abitazione di via Danubio.

Il locale era dotato di video citofono e di un sofisticato sistema di video sorveglianza. Sorpresi nell’appartamento un 42enne ed una donna di 30 anni, entrambi di Sant’Antimo

Gli indagati, prima della perquisizione, avevano ceduto diverse dosi di crack ad alcuni clienti. Nell’appartamento rinvenuti e sequestrati dosi di crack e 400 euro in contanti provento dell’attività illecita. Gli arrestati sono ora in carcere.

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