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Napoli

Elezioni Napoli. Le dichiarazioni di Alessandra Clemente all’inaugurazione del suo comitato elettorale

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Napoli – “Non c’è il dovere di dimettersi, ma è bene seguire le regole non scritte della politica. Appena ci sarà la data di indizione delle elezioni e dovremo presentare le liste sicuramente mi dimetterò”. Alessandra Clemente, candidata sindaca di Napoli, annuncia così la sua intenzione di dimettersi da assessora del Comune durante la campagna elettorale.

   Incontrando i cronisti in occasione dell’inaugurazione del suo comitato elettorale, il laboratorio ‘fareLab’, in via Nazario Sauro, Clemente spiega che la sua candidatura è in “continuità” con l’esperienza amministrativa del sindaco de Magistris.

   “La grande forza che mi muove è la consapevolezza. Conosco bene e credo più degli altri – dice – la macchina amministrativa grazie a otto anni di lavoro e gavetta in Comune. Conosco il territorio e soprattutto ho consapevolezza delle cose fatte e di quelle che ancora non siamo riusciti a fare per la ristrettezza economica che ha attraversato tutti gli anni delle amministrazioni italiane e di Napoli. Oggi, di fronte al Recovery fund e al Next Generation EU, vogliamo che queste competenze e questa consapevolezza del territorio possano essere la garanzia per i napoletani che non perderemo tempo e che abbiamo la capacità di fare bene insieme”.

“La mia candidatura è determinata ad arrivare fino alla fine. La nostra coalizione oggi è sostenuta da Potere al Popolo, Partito Comunista, Rifondazione comunista, Partito del Sud, Napoli Davvero e poi progetti civici che hanno trovato entusiasmo in questi anni di amministrazione de Magistris”. Lo ha detto Alessandra Clemente, candidata sindaca di Napoli, Che oggi ha inaugurato il suo comitato elettorale, il laboratorio ‘fareLab’ in via Nazario Sauro.

   “Catello Maresca – ha detto – si è presentato da civico, ma alla fine ci ha portato il carroccio della Lega, è sostenuto dalle forze del centrodestra, anche se si maschereranno dietro l’assenza dei simboli. Ma i napoletani sono attenti e noi non possiamo consentire che la Lega e le forze che hanno offeso questi territori possano trovare qui casa e rappresentanza”.

   “Gaetano Manfredi – ha aggiunto l’assessora del Comune di Napoli – è una figura autorevole, ma calata dall’alto. Oggi vedo una maquillage anche molto eterogeneo di composizione politica, vedo candidati di destra come Stanislao Lanzotti che ora lo affiancano o il turismo di tanti ministri ed esponenti politici

nazionali che sarebbe stato bello vedere prima nella città di Napoli, come Matteo Renzi e Roberto Speranza. Io rivendico un gruppo di una squadra politica che vive questa città, che ha risposto quotidianamente ai bisogni della città e fa non solo dei beni comuni, dell’acqua pubblica e dell’inclusione delle persone la propria carta d’identità, ma anche l’idea di essere alternativi alle altre offerte politiche”.

Cronaca

Truffe ad anziani in tutto il Sud Italia, sgominata la centrale dei “finti carabinieri”

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Maxi operazione dei Carabinieri nel cuore di Napoli, dove i militari del Comando provinciale di Reggio Calabria, con il supporto dei colleghi partenopei, hanno sgominato una ‘centrale delle truffe’, con base operativa nei pressi di Porta San Gennaro, ma che operava in tutto il Sud Italia.

L’operazione è stata avviata dai Carabinieri di Reggio Calabria grazie a una segnalazione su una truffa avvenuta lo scorso maggio a San Giorgio Morgeto, piccolo centro della provincia di Reggio Calabria. Nei guai due pregiudicati che, utilizzando l’ormai consueto metodo del ‘falso carabiniere’, avevano raggirato un’anziana signora, invalida al 100%, convincendola a consegnare tutti i gioielli che custodiva in casa.

Per persuaderla, avevano inscenato un falso incidente stradale in cui sarebbe stato coinvolto il nipote, e avevano richiesto una finta cauzione per evitare l’arresto del giovane. Spaventata e preoccupata per il nipote, la donna ha ceduto i suoi preziosi, ricordi di una vita, per un valore stimato superiore ai 40mila euro.

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Cronaca

Droga e telefonini in carcere, beccati i corrieri

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Stamane è in corso un’operazione della Polizia a Napoli, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del Tribunale partenopeo, su richiesta dalla Procura. Quindi sono 12 le persone ritenute, a vario titolo, gravemente indiziate dei reati associativi di traffico di droga e l’accesso indebito di cellulari per i detenuti. I reati scoperti sono aggravati dal metodo mafioso.

Lo scorso settembre il procuratore di Napoli, Nicola Gratteri, ha tenuto una conferenza stampa in seguito al blitz contro i clan casertani. “I detenuti continuano a comunicare dal carcere, a mandare video di feste e compleanni, riescono a comunicare tra di loro e quando ho proposto di comprare i jammer almeno nelle carceri di alta sicurezza, non sono stato ascoltato, mi hanno detto che fanno male alla salute“. Gli jammer sono inibitori di segnale che costano ognuno 60mila euro.

Mi è stato detto – ha aggiunto il magistrato calabrese – che la penitenziaria deve comunicare con il telefonino, mi risulta invece che c’è un telefono con il filo per chiamare i superiori e gli uffici. Non avendo preso provvedimento seri, per ora vengono usati in alcune carceri l’inibizione dei droni anche se poi nella realtà sono già stati usate anche delle contromisure per inibire gli inibitori di droni“.

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Cronaca

“Renà non mi lasciare”, le ultime parole di Arcangelo Correra

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Prima di perdere i sensi avrebbe detto “Renà non mi lasciare”, Arcangelo Correra, il 18enne morto sabato scorso in ospedale dopo essere stato ferito a morte alla testa da un colpo di pistola esploso dall’amico Renato Caiafa di 18 anni che, a suo dire, stava maneggiando una pistola trovata poco prima sulla ruota di una macchina parcheggiata.
Il giovane ha voluto riferire la circostanza stamattina nel corso dell’udienza di convalida del fermo emesso dalla Procura di Napoli (pm Capasso) e notificato dalla Polizia di Stato; fermo che poco fa il gip non ha convalidato disponendo comunque la detenzione in carcere per l’indagato.

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