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Cronaca

Bimbo di 10 anni cade in un canale: salvato dai poliziotti

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Un bambino di 10 anni, mentre stava giocando, è inciampato e caduto in un canale di Bonifica ma fortunatamente è stato recuperato dai poliziotti.

L’episodio ha avuto luogo a Reggio Emilia dove il piccolo si era allontanato da casa nel pomeriggio di ieri, sabato 26 giugno, per andare a giocare. Dopo alcune ore senza fare ritorno, i genitori hanno contattato allarmati il 113 poco prima delle 19 denunciando la scomparsa del figlio.

Sono così iniziate le ricerche: più volanti hanno perlustrato la zona per una buona mezz’ora, poi il 113 ha ricevuto una nuova telefonata che ha cambiato il corso delle operazioni. Un cittadino ha segnalato che nel canale della Bonifica, all’altezza della rotatoria tra via Gramsci e via del Chionso, c’era un ragazzino in  evidente difficoltà.

Gli agenti si sono diretti così sul luogo indicato durante la telefonata al 113. Con loro anche la polizia locale che si è occupata dello smaltimento del traffico per facilitare le operazioni di soccorso.

Il bambino di 10 anni era scivolato nel laghetto della chiusa della Bonifica Emilia Centrale senza neppure accorgersene. L’acqua non era molto alta, ma l’impossibilità di uscire aveva spaventato il ragazzino fino quasi a immobilizzarlo sul posto.

Gli agenti sono riusciti a farlo uscire dall’acqua, prendendolo poi in braccio nel tentativo di tranquillizzarlo.

Il primo movimento del piccolo dopo ore passate nel laghetto è stato quello di aggrapparsi a chi lo aveva salvato, sentendosi finalmente al sicuro. Nonostante fosse impaziente di riabbracciare i genitori, il bambino è stato prima affidato alle cure del 118, intervenuto sul posto con un’ambulanza. 

Non ha riportato alcun trauma, ma per sicurezza è stato comunque trasportato al pronto soccorso del Santa Maria Nuova per una visita di controllo.

Soltanto dopo il bimbo ha potuto riabbracciare i genitori, sconvolti dall’accaduto.

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Castellammare di Stabia

Castellammare di Stabia, 30 genitori aggrediscono maestra: ora insegnante indagata

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È stata iscritta nel registro degli indagati la docente di sostegno aggredita la scorsa settimana da un gruppo di circa trenta genitori presso la scuola Salvati di Castellammare di Stabia. Si tratta di un «atto dovuto» da parte della procura, come riportato dal quotidiano Metropolis, per permettere accertamenti sul cellulare dell’insegnante, sequestrato dopo la denuncia di cinque genitori. Questi ultimi hanno riferito agli investigatori dell’esistenza di una chat tra la docente e alcuni alunni, in cui sarebbero stati condivisi audio e video con contenuti a sfondo sessuale.

Continua anche l’inchiesta riguardante la spedizione punitiva organizzata da diversi genitori, avvenuta presso la scuola del quartiere Scanzano. Durante l’incidente, oltre alla docente, è rimasto ferito anche il padre dell’insegnante, intervenuto per difendere la figlia.

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Cronaca

Scampia, scoperto deposito abusivo di rifiuti con oltre 40 elettrodomestici

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Nell’ambito delle attività di contrasto al fenomeno dell’illecito abbandono e gestione illecita dei rifiuti, personale Polizia Locale Unità Operativa Scampia, in via Anna Maria Ortese, ha scoperto un deposito illecito di Raee (Rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche) dove erano stati illecitamente stoccati 43 grandi elettrodomestici come lavatrici, caldaie, televisori, forni.

Sul posto è stato sorpreso un 39enne napoletano intento ad asportare varie parti elettriche e ferrose. La Polizia Locale ha provveduto al sequestro penale dell’area, di proprietà comunale, ove erano stati stoccati i rifiuti e a deferire all’autorità giudiziaria il trentanovenne per i reati di gestione illecita di rifiuti e invasione di suolo pubblico.

Nel corso della stessa operazione sono stati sanzionati con una multa da 51,64 euro due soggetti che conferivano rifiuti domestici fuori orario ed in contenitori non idonei.

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Cronaca

Torre del Greco, denuncia marito violento e fa scoprire giro d’usura

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Una donna ha denunciato le violenze subite dal marito, portando alla scoperta di un usuraio seriale a Torre del Greco. Un uomo di Torre Annunziata è stato arrestato con diciotto capi d’imputazione, di cui quindici per usura, due per estorsione e uno per possesso di armi. I carabinieri della stazione di Boscoreale lo hanno colto in flagrante mentre, insieme al nipote, riscuoteva 300 euro in interessi da una delle sue vittime.

Le indagini sono iniziate dopo la denuncia della donna, che ha rivelato come il compagno fosse frustrato dai debiti accumulati con usurai. I carabinieri hanno così avviato un monitoraggio, riuscendo a identificare l’usuraio tramite intercettazioni telefoniche. È emerso che l’uomo aveva rapporti con almeno sette vittime, a cui chiedeva mensilmente somme tra 100 e 500 euro.

Le intercettazioni hanno rivelato la pressione esercitata dall’indagato sulle vittime, che includeva minacce e intimidazioni. Le dichiarazioni delle vittime hanno confermato le accuse e svelato il modus operandi dell’usuraio, che sfruttava la vulnerabilità di commercianti in difficoltà. Dopo l’arresto, i carabinieri hanno perquisito l’abitazione dell’uomo e un suo terreno, trovando circa 20.000 euro in contante, gioielli, orologi di valore e un’arma da fuoco illegalmente detenuta.

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