CAIVANO – Sono passati i primi nove giorni dalle dimissioni del Sindaco, ne mancano ancora undici alla scadenza per ritirarle, sono passati in assoluto silenzio ma in realtà ciò che avevo premeditato da queste pagine è accaduto e a dire il vero, quello che sta succedendo tra maggioranza, opposizione, cambi di casacca, trasformismi e finti interessi pubblici, supera qualsiasi fantasia. Le cose da dire sono tante e cerco di essere quanto più sintetico possibile.
Prima di addentrarci nella cronaca politica degli ultimi giorni, la redazione di Minformo vuole fare i migliori auguri al Consigliere Antonio Angelino per il suo nuovo impiego in quel di Milano con l’augurio che realmente riesca a far collimare i suoi impegni lavorativi con quelli pubblici presi con una grossa fetta di caivanesi a Settembre dell’anno scorso.
In realtà il Consigliere Angelino non è andato via da sprovveduto. Prima di insediarsi all’interno della sua stanza al Ministero di Giustizia nella città meneghina ha fatto intendere al primo cittadino, attraverso la mediazione di un altro Consigliere di opposizione, la propria disponibilità sua e quella dei consiglieri di “Caivano Oltre”, “Caivano Conta”, UDC e “La Svolta” a formare un governo di salute pubblica con conseguente ridistribuzione delle deleghe e degli assessori.
Da quello che poi si è potuto assistere nelle ultime ore, a quanto pare, le intenzioni della fascia tricolore sono quelle di non accettare la proposta di Angelino & C. che laddove fossero entrati in maggioranza avrebbero sconfessato qualsiasi dichiarazione fatta fino al giorno prima – anche attraverso Facebook – sulla visione alternativa di amministrazione, sul diverso modo di fare politica e sul rinnovamento che passa dai giovani della politica. E forse non l’aveva pensata male il leader di Caivano Conta, visto che un’entrata in maggioranza poteva anche aprire le porte ad un incarico in giunta per chiedere immediatamente trasferimento di nuovo nella sua città natia o nella peggiore delle ipotesi, non avere, vista la distanza, la responsabilità di fare attiva opposizione. E forse è così spiegato il perché non si è mai schiacciato il pedale dell’acceleratore.
Ma il Sindaco Enzo Falco, forte della sua tenuta dopo il mancato golpe e del supporto di Forza Italia, a formare un governo di salute pubblica non ci pensa proprio, anche perché un accordo quasi raggiunto con i Consiglieri Gaetano e Salvatore Ponticelli, in linea di massima, già ce l’ha. Si. Perché da indiscrezioni raccolte in esclusiva da Minformo il Consigliere Gaetano Ponticelli grazie ai buoni uffici dell’ex Presidente del Consiglio Carlo Ciccarelli, molto amico dell’ex Assessore Pasquale Mennillo per aver condotto anche insieme a lui la campagna elettorale che lo ha visto stravincitore proprio all’interno del Parco Verde, sta infittendo rapporti con quest’ultimo per passare da Forza Italia a Italia Viva insieme al leader dell’Arca, così da portare il partito renziano da quattro consiglieri a sei consiglieri e farlo diventare primo partito di maggioranza.
Con questo nuovo assetto il primo cittadino non solo ritroverà vecchi equilibri e far ritornare di nuovo al suo posto Pasquale Mennillo – ecco spiegato anche la nomina temporanea del nuovo assessore tecnico al Bilancio – ma avrà anche ristabilito i numeri in maggioranza al netto di eventuali richieste di “Noi Campani” che a quel punto se non contenti di aver un solo assessore potrebbero anche accomodarsi tra le fila dell’opposizione. Un’opposizione, intanto, oramai sfilacciata e relegata al mutismo visto l’elegante rifiuto della fascia tricolore ad accogliere i “giovani” nella sua maggioranza.
Insomma, piatto ricco mi ci ficco, in vista dei fondi del Recovery Fund tutti vogliono replicare il governo nazionale ma ancora una volta il Consigliere Gaetano Ponticelli, pur non avendo la stoffa dello statista, si è dimostrato il più scaltro e il più politicamente preparato. Non solo si è fatto beffe del Consigliere Antonio Angelino assicurandogli la sua presenza dal notaio e di conseguenza l’ex Segretario PD si è fatto inutilmente garante nei confronti dei mastelliani ma con un colpo di coda dall’essere funzionale alla maggioranza entra a far parte del primo partito della stessa, esprimendo così, anche grazie alla neonata o rinverdita amicizia col Ciccarelli, il suo assessore con Pasquale Mennillo.
È vero qualcuno potrebbe dire che questa non è Politica, ma d’altronde la guerra dei numeri non l’ha cominciata Italia Viva né Forza Italia, tutto al più si potrebbe accusare Italia Viva di aver stigmatizzato la politica del trasformismo, ma in questo momento c’è qualche personaggio o gruppo politico che potrebbe vantare coerenza? E in tutto questo bailamme, come sempre, la politica perde la bussola della realtà.
In effetti, più giorni passano, più il Recovery Fund diventa un miraggio. Eh si. Perché in Italia sono già arrivati i primi 225 mld di euro e tra poco si comincerà a redistribuirli ma per ottenerli c’è bisogno di progetti, di visioni e di esecutività. Tutti valori che allo stato attuale mancano a questa Amministrazione e se la crisi si protrae ancora per un po’ si rischia che a Caivano non arrivi neanche un euro.
Poi. Al di là del Bilancio – sto ad ora e mi domando ancora a cosa è servita la nomina temporanea del nuovo assessore Ernesto Palmieri quando una piccola modifica al resoconto poteva anche approvarla il Sindaco che era detentore della delega – qualcuno ha ancora sentito parlare di PUC? A Caivano si è ancora in alto mare e per come stanno le cose, l’arrivo di un Commissario ad acta sul PUC è quasi certo visto che l’approvazione di tutto deve essere fatta tassativamente entro Dicembre 2021 e la sfida la vedo alquanto ardua.
Questi sono i veri problemi della città e a quanto pare sono problemi che l’attuale classe dirigente non sa o fa finta di non sapere, perdendosi dietro alla conta dei consiglieri e degli assessori come facevano i bambini alle elementari quando giocavano al gioco della sedia.