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Castellammare

[VIDEO] Castellammare. Carabinieri arrestano 2 persone. I nomi

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Questa mattina, i Carabinieri del Comando Provinciale di Napoli hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare emessa dall’ufficio G.I.P. del Tribunale di Napoli su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia – nei confronti di ESPOSITO SANSONE Antonino (classe 1964), e INGENITO Vincenzo (classe 1977), entrambi liberi, gravemente indiziati dell’omicidio di SCELZO Pietro, ucciso nell’androne del cortile della propria abitazione con undici colpi di arma da fuoco esplosi da una pistola cal. 9, in Vico Pace di Castellammare di Stabia il 18 Novembre 2006.


L’odierno provvedimento trae spunto dall’arresto di RAPICANO Pasquale, operato dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Torre Annunziata il 6 Febbraio 2020, in esecuzione di un’ordinanza applicativa della custodia cautelare in carcere, emessa dalla 5^ Sezione della Corte di Assise di Appello di Napoli con riferimento alla sentenza con la quale, in data 28.11.2019, ha condannato proprio il RAPICANO Pasquale alla pena dell’ergastolo con isolamento diurno per la durata di mesi sei, poiché responsabile dell’omicidio SCELZO.


L’attività investigativa, sviluppata da gennaio 2020 a novembre 2020 dai Carabinieri del Nucleo Investigativo del Gruppo di Torre Annunziata, ed integrata da intercettazioni telefoniche, servizi di osservazione controllo e pedinamento, nonché dalle dichiarazioni di quattro collaboratori di giustizia, ha consentito di far luce sull’esatta dinamica dell’omicidio, perpetrato con particolare ferocia e premeditazione, accertando che INGENITO Vincenzo e CAVALIERE Renato, avevano decretato la morte di SCELZO Pietro per il tradimento determinatosi con il suo passaggio nelle fila del clan rivale degli OMOBONO-SCARPA, per conto del quale stava gestendo lo spaccio di sostanze stupefacenti nel quartiere “Centro Antico” di Castellammare di Stabia.


Le indagini hanno permesso di ricostruire le fasi in cui il gruppo di fuoco, composto da RAPICANO Pasquale, GUERRIERO Vincenzo (poi suicidatosi nel Carcere di Benevento nell’anno 2017) e SANSONE ESPOSITO Antonino, avevano seguito la vittima studiandone i movimenti, le frequentazioni e gli orari di ritorno presso la propria abitazione, individuando insieme ai mandanti le strategie per recuperare le armi utilizzate per l’omicidio, per consegnarle al materiale esecutore e per occultarle al termine dell’azione di fuoco.


L’omicidio di SCELZO Pietro alias “o’nasone”, avvenuto proprio nel Centro Storico di Castellammare ed attinente ad una fase di guerra tra clan estremamente violenta e caratterizzata da numerosi eccellenti delitti, integrava la finalità mafiosa di affermare il predominio del clan D’ALESSANDRO nel territorio di Castellammare di Stabia ed il suo pieno controllo delle relative piazze di spaccio a scapito del clan rivale OMOBONO–SCARPA.

Castellammare

Reati tributari, maxi operazione Gdf: sequestri per oltre 500mila €, nel mirino anche società di biscotti di Castellammare

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Il Gruppo della Guardia di Finanza Torre Annunziata ha eseguito un decreto di sequestro preventivo, per l’importo di € 548.157,06, emesso da1 Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Torre Annunziata, su conforme richiesta di questa Procura della Repubblica, a carico di quattro società aventi sede nelle province di Roma (due), Firenze e Cosenza, nonché dei relativi rappresentanti legali pro-tempore, indagati, in concorso tra loro, per il delitto di indebita compensazione.

In particolare, a seguito di attività di verifica fiscale nei confronti di una s.r.1. riconducibile ad un prestanome con sede a Castellammare di Stabia – esercente la “produzione di fette biscottate, biscotti, pasticceria conservata” nonché di successive indagini delegate da questo Ufficio – è emerso che le società destinatarie del provvedimento cautelare reale, operanti nel settore edile, logistico o del commercio all’ingrosso di abbigliamento, non avrebbero versato le somme dovute per gli anni d’imposta 2020 e 2021, mediante l’utilizzo in compensazione di un credito IVA inesistente vantato dalla predetta società verificata.

Gli accertamenti svolti dalle Fiamme Gialle hanno fatto emergere un articolato sistema fraudolento alla base del meccanismo di evasione, consistente nella presentazione di una dichiarazione IVA per l’anno 2020 riportante acquisti mai effettuati dalla società stabiese, per oltre 48 milioni di euro, da cui è scaturita un’imposta a credito di oltre 10 milioni di euro.

L’esecuzione del provvedimento di sequestro ha permesso di sottoporre a gravame giudiziario beni riconducibili alle società e agli indagati fino a concorrenza dell’importo disposto pari ad €548.157,06 ed ha avuto ad oggetto disponibilità finanziarie per € 232.358,76, immobili per € 171.848,30, quote societarie per € 116.150 e veicoli per € 27.800.

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Attualità

Pizzo ai commercianti: 10 persone in manette

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Il GIP del Tribunale di Napoli ha emesso un’ordinanza applicativa di misure cautelari, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, eseguita dalla Polizia di Stato, rivolta ad undici persone (nove in carcere, una con l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, una agli arresti domiciliari).

I reati a loro ascrivibili sarebbero di associazione di stampo mafioso, estorsione, tentata estorsione, detenzione di armi e spaccio di droga. Le aggravanti riguardano il metodo mafioso al fine di agevolare l’associazione camorristica del clan del Rione Moscarella, attiva nei comuni di Castellamare di Stabia, Sant’Antonio Abate, Pompei e altre zone limitrofe.

C’è un particolare: uno degli indagati, seppur detenuto, avrebbe mantenuto contatti telefonici con i propri complici, così da pianificare e dirigere le attività estorsive.

Ad ora, il provvedimento riguarda la misura cautelare in sede di indagini preliminari, i cui destinatari sono presunti innocenti fino a sentenza definitiva.

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Castellammare: Carabinieri setacciano le strade. In un’auto i dispositivi della criminalità organizzata.

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I Carabinieri della compagnia di Castellammare di Stabia hanno effettuato un servizio a largo raggio setacciando le strade della città. Nella lente dei controlli – preziosissimo il contributo del nucleo cinofili di Sarno – il quartiere Savorito. Decine le perquisizioni con particolare attenzione alle aree comuni. A Traversa Lattaro i carabinieri hanno perquisito l’intera area e lì sono stati controllati scooter e auto sospette.

In una mercedes, intestata ad una società di noleggio, sono stati rinvenuti e sequestrati 2 jammer, dispositivi utili per inibire le frequenze radio e un rilevatore di “cimici” e di sistemi di videosorveglianza. Nelle aree condominiali, invece, sono stati trovati più di 40 grammi di droga tra cocaina e marijuana. I servizi continueranno anche nei prossimi giorni.

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