Resta stabile la posizione dell’Ema su AstraZeneca.
Non è infatti cambiato il parere dell’Agenzia Europea per i Medicinali: “Il bilancio rischi-benefici resta positivo e il vaccino resta autorizzato per tutta la popolazione“.
E’ quanto ha precisato la stessa Ema in una nota, ribadendo che “Il vaccino AstraZeneca serve ancora tantissimo e la posizione di Ema non è cambiata soprattutto negli over 60, con i quali il vaccino va usato con assoluta tranquillità perché la protezione è superiore all’80%“.
“Il bilancio rischi-benefici resta positivo e il vaccino resta autorizzato per tutta la popolazione” ha precisato in una nota riferendosi alla “disinformazione” scaturita da una dichiarazione di un loro esperto mal interpretata e pubblicata su un quotidiano.
“Durante il fine settimana sono stati pubblicati molti articoli contenenti elementi di disinformazione in merito alla valutazione scientifica, da parte dell’Ema, del vaccino AstraZeneca.La pos izione dell’Ema è chiara: il rapporto rischi-benefici è positivo e il vaccino resta autorizzato per tutta la popolazione” hanno chiarito.
La fonte della disinformazione, si legge ancora nella nota, è stato “un articolo pubblicato su un giornale italiano che ha citato erroneamente uno dei nostri esperti e per il quale abbiamo chiesto una rettifica formale“.
“Nell’interesse di una corretta informazione basata sui fatti chiediamo quindi di aggiornare gli articoli contenenti false informazioni per ribadire invece l’immutata posizione dell’Ema rispetto al vaccino Vaxzevria prodotto da AstraZeneca. Se le nostre raccomandazioni dovessero cambiare l’Ema lo comunicherà in maniera trasparente e pro-attiva ai media e al pubblico. I giornalisti sono invitati a consultare il nostro sito web per ogni nuova informazione” hanno scritto nella nota.
Per l’Agenzia europea dei medicinali (Ema) sono validi tutti i quattro i vaccini anti Covid-19 approvati in Europa: non c’e’ quindi alcun dietro-front su AstraZeneca da parte dell’ente regolatorio europeo, ha detto all’ANSA il coordinatore della task force vaccini dell’Ema, Marco Cavaleri.
I dati sul rapporto rischi-benefici sono positivi anche per l’altro vaccino a vettore virale, quello della Janssen (Johnson&Johnson) e per i due vaccini basati sulla tecnologia dell’Rna messaggero (mRna), ossia quelli di Moderna e Pfizer/BioNTech.
E’ in corso, poi, lo studio clinico del vaccino dell’azienda Curevac, con sede in Germania, che potrebbe arrivare all’esame dell’Ema verso fine estate: per l’Europa potrebbe diventare il quinto vaccino anti Covid e il terzo a mRna.
“Sono emersi casi di trombosi con piastrinopenia, che sono stati esaminati dal nostro comitato di farmacovigilanza e in aggiunta l’Ema ha condotto nuove analisi per contestualizzare il rischio di trombosi in diversi gruppi di eta’ , per sesso e in diversi contesti epidemiologici, che hanno permesso di definire come utilizzare il vaccino nel contesto delle campagne vaccinali“ha osservato Cavaleri . I risultati sono attesi in luglio.
Continuando “Per i giovani finora vaccinati con AstraZeneca e in attesa della seconda dose finora non ci sono evidenze che i casi di trombosi siano associati alla seconda dose: nelle prossime settimane analizzeremo i dati disponibili e faremo il punto sulla base dell’evidenza. Ad oggi i dati preliminari lasciano ben sperare“.