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Ambiente

FRATTAMAGGIORE, sequestrata l’area PIP, smentiti il sindaco e i professionisti della politica

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FRATTAMAGGIORE – Va avanti già da diversi giorni la polemica sollevata dagli attivisti del Meetup 5 stelle di Frattamaggiore che giustamente facevano notare l’abbandono di alcuni sacchi di amianto lasciati lì da circa 18 mesi, mettendo in allarme le forze dell’ordine e la cittadinanza tutta sul gravissimo pericolo che incombeva sulla cittadinanza di Frattamaggiore e Grumo Nevano, essendo l’area in questione ubicata su un terreno posto al confine dei due comuni. Encomiabile il lavoro svolto dagli attivisti di Frattamaggiore che non si sono fatti deprimere dalle parole del primo cittadino che, a quanto pare, stando ai fatti, ha torto sulla questione, quando dichiarava apertamente attraverso un video postato su facebook che l’amministrazione avesse tutto sotto controllo.

A quanto pare, in realtà all’amministrazione qualcosa è sfuggita. Riportiamo di seguito il comunicato stampa dei colleghi di Grumo Nevano news: “In questo momento i Carabinieri del Gruppo di Napoli, Regione Carabinieri Forestale Campania, hanno posto l’area sotto sequestro penale! Smentiti il sindaco Marco Antonio Del Prete e tutte le persone che avevano accusato il Movimento 5 Stelle, i cittadini e i media con Grumo Nevano News in prima linea, di creare allarmismi. L’intervento dei Carabinieri che hanno sequestrato tutto, è la prova che le perplessità, i timori per la nostra salute non erano campati in aria, a dispetto dei professionisti della politica. Adesso si attendono gli sviluppi penali della faccenda, altro che allarme sociale! Si spera inoltre che il tutto possa essere bonificato nel più breve tempo possibile con la totale rimozione dei sacchi. Con la sicurezza e la salute di noi tutti non si scherza e non si tenta di minimizzare. Vi terremo informati degli sviluppi”.

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Attualità

Campi Flegrei, il piano per la messa in sicurezza: 56 interventi da eseguire nell’arco di tre anni

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Cinquantasei interventi per le infrastrutture pubbliche nell’area del bradisismo ai Campi Flegrei, da eseguire nell’arco di tre anni con fondi per 260 milioni di euro.

E’ il massiccio piano di lavori per la sicurezza presentato oggi dal Ministro per la Protezione civile, Nello Musumeci, in un incontro con i sindaci del territorio svoltosi a Pozzuoli.

La riqualificazione sismica riguarderà anzitutto gli edifici scolastici, ma anche strutture pubbliche di rilevanza nazionale come la casa circondariale femminile di Pozzuoli e l’Accademia aeronautica, ma anche il comprensorio logistico della Guardia di Finanza a Miseno e quello militare di Nisida.
Un altro capitolo è dedicato alle opere idrauliche, cominciando dagli interventi sulla rete fognaria e su quella idrica a Pozzuoli e Bacoli.
Poi la rete viaria: previsto un nuovo ingresso per la Tangenziale di Napoli, dall’abitato di via Cigliano a Pozzuoli, e il completamento dello svincolo di via Campana.
Infine nel porto di Pozzuoli è prevista una nuova darsena traghetti e saranno eseguite opere di livellamento dei fondali con la creazione di moli galleggianti temporanei. Completano questa prima fase del programma gli interventi per la messa in sicurezza di costa e costoni a Bacoli.

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Attualità

Campi Flegrei, diminuzione del bradisismo: solo 18 eventi registrati in una settimana

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Il bollettino settimanale dell’Osservatorio Vesuviano, relativo alla settimana dal 14 al 20 ottobre 2024, ha evidenziato un rallentamento dell’attività sismica nell’area dei Campi Flegrei, con soli 18 eventi registrati, rispetto ai 30 della settimana precedente.

Il terremoto più forte della settimana, si è verificato il 20 ottobre alle ore 18:22 ed ha raggiunto una magnitudo di 1.3 con profondità 3 km con epicentro localizzato al largo del golfo di Pozzuoli.

Il fenomeno del bradisismo, ovvero il sollevamento del suolo nell’area flegrea, prosegue, sebbene si osservi una riduzione nella velocità del sollevamento a partire da agosto 2024.

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Ambiente

Fonti rinnovabili, Star Energia: “col sole potremmo diventare esportatori netti di energia”

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“L’Italia è il paese del sole e del vento. Potremmo diventare esportatori netti di energia, eliminando le politiche assistenziali per il Mezzogiorno e raggiungendo una vera indipendenza energetica”.

E’ quanto afferma Mario Palma, CEO di Star Energia, una delle aziende italiane più attive nel settore delle energie rinnovabili, che sottolinea come nella realtà “l’indipendenza energetica si scontri con le politiche governative attuali, che sembrano favorire interessi legati alle lobby delle energie fossili e nucleari”.

Capita per l’energia fotovoltaica, che rappresenta oggi una delle fonti più diffuse e accessibili a livello globale, con numerosi Paesi che stanno investendo pesantemente su questa tecnologia per accelerare la transizione energetica, e l’Italia che, come evidenziato da Palma, è dotata di un potenziale solare ineguagliabile, specialmente nelle regioni meridionali, con un boom nell’installazione di impianti fotovoltaici negli ultimi anni; un boom cui non corrisponde però, a suo avviso, un’adeguata politica di Governo.

(fonte: Ansa)

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