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Cronaca

Blitz della GdF, scoperta maxi truffa dell’Iva nel settore della plastica: arrestate 13 persone

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La Guardia di Finanza di Torino ha eseguito 13 misure cautelari nei confronti degli esponenti di un clan radicato in Campania e con ramificazioni in Italia e all’estero, ritenuto responsabile di una frode all’Iva che ha causato un ingente danno per il bilancio dell’UE e allo Stato.

Pertanto le Fiamme Gialle hanno eseguito sequestri preventivi per un importo di circa 100 milioni di euro, corrispondente al profitto della frode. Gli inquirenti hanno scoperchiato un sistema di evasivo nel settore della commercializzazione e della lavorazione delle materie plastiche e dei prodotti chimici per l’industria.

In particolare i polimeri, provenienti da importanti società intermediarie ubicate in diversi Paesi europei, sono stati introdotti in Italia mediante una filiera commerciale in cui erano fittiziamente interposte numerose società ‘cartiere’, collocate in varie Regioni, che hanno sistematicamente violato gli obblighi di dichiarazione e versamento dell’Iva dovuta.

In seguito le cartiere, a loro volta, rivendevano la merce sottocosto ad altre società di comodo in Italia, formalmente amministrate da prestanome, prive di una struttura operativa e di personale. Inoltre, dal 2018 al 2023, sono state emesse fatture per operazioni inesistenti per un ammontare complessivo di 500 milioni di euro, determinando un’evasione dell’Iva di circa 100 milioni.

Le 13 misure cautelari sono così divise: sei in carcere e sette agli arresti domiciliari, con i reati a loro ascritti che sono quelli di associazione a delinquere finalizzata alla frode Iva, all’emissione e all’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, alle omesse dichiarazioni, agli omessi versamenti d’imposta nonché alle indebite compensazioni, che ha visto l’iscrizione a vario titolo, nel registro degli indagati di 52 persone.

Infine è stato disposto anche il sequestro preventivo di disponibilità finanziarie e di altri beni nei confronti di 15 persone fisiche e 13 imprese.

Cronaca

Follia in Irpinia, accoltella il vicino di casa al culmine di una lite: 46enne denunciata

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Momenti di ordinaria follia ad Aiello, in provincia di Avellino, dove ieri una donna di 46 anni ha accoltellato il 58enne vicino di casa.

Stando alle prime informazioni sarebbe scoppiata una furiosa lite tra i due sfociata nel sangue, con la donna che ha sferrato alcuni fendenti all’addome dell’uomo, con un coltello da cucina. Immediati i soccorsi e la corsa all’ospedale Moscati di Avellino, dove le sue condizioni sono gravi ma fuori pericolo di vita.

Pertanto i carabinieri della stazione locale indagano per risalire alle reali cause dell’accoltellamento, anche se l’ipotesi più probabile è quella del delitto passionale. La 46enne è attualmente denunciata per tentato omicidio aggravato.

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Cronaca

Dramma in strada, poliziotto travolge un uomo con l’auto: 55enne morto sul colpo

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Incidente stradale avvenuto nella notte tra mercoledì e giovedì tra San Nicola la Strada e Capodrise, nel Casertano, nel quale un 55enne originario del Gambia e già noto alle forze dell’ordine ha perso la vita.

Secondo una prima ricostruzione l’uomo sarebbe stato investito da un giovane poliziotto in viale Carlo III, nei pressi di un distributore Eni. Sul posto sono giunti i sanitari del 118 e la Polizia Stradale di Caserta, che hanno accertato il decesso della vittima ed effettuato i rilievi del caso.

Intanto la Procura di Santa Maria Capua Vetere ha aperto un fascicolo, atto a stabilire eventuali responsabilità. Contestualmente è stato disposto anche il sequestro della salma per l’accertamento medico-legale.

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Cronaca

Il Comune di Poggiomarino sciolto per infiltrazioni camorristiche: i particolari

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Il Comune di Poggiomarino in provincia di Napoli si è sciolto. Questa la decisione, presa dal Governo centrale, a seguito del rilevamento di infiltrazioni camorristiche all’interno del Comune.

Pertanto, si pensa già ad una Commissione straordinaria, che sarà nominata dalla Prefettura, che in una nota ha precisato:

“Con il compito di ristabilire legalità e trasparenza all’interno della macchina amministrativa”.

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