Il consigliere per la politica estera russa, Yuri Ushakov, ha fatto sapere che “Putin darà probabilmente oggi una risposta alla proposta di tregua in Ucraina”.
Intanto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha così precisato:
“Per Mosca, la Crimea e le regioni ucraine di Kherson, Zaporizhzhia, Donetsk e Lugansk sono regioni della Federazione russa, come è scritto nella Costituzione russa, e questo è un dato di fatto”.
Tuttavia Peskov non ha voluto commentare la notizia secondo cui la Russia ha consegnato agli Usa una lista di richieste per chiudere la guerra, tra le quali il riconoscimento della Crimea e delle 4 regioni ucraine occupate.
Invece la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, ha ribadito che “Mosca ritiene assolutamente inaccettabile un eventuale dispiegamento di peacekeeper europei in Ucraina, sostenendo che questo significherebbe per il governo russo il coinvolgimento di questi Paesi in un conflitto fisico diretto con la Russia”.
Inoltre, la stessa Zakharova ha affermato che Mosca considera “anche l’espressione di tali piani un passo apertamente provocatorio, che non mira a risolvere il conflitto, ma a mantenere illusioni malsane e dannose del governo ucraino”.