FRATTAMAGGIORE – Frattamaggiore. I consiglieri comunali si caratterizzano, soprattutto quelli vicini al sindaco, per un assordante silenzio sui social sui temi “caldi”, anche rispetto ad una intensa attività investigativa che proprio i fedelissimi del sindaco richiamano nelle loro pochissime uscite pubbliche. L’ultima riguarda un post di Giovanni Pezzullo, consigliere comunale di una civica e vicino al primo cittadino. Scrive un post, apre un dibattito su una “non notizia”. Il post inizia così: “Spero che la notiaiza sia senza fondamento”. E già qui appare singolare: un consigliere comunale c he dà una notizia nemmeno verificata. Poi dal dubbio passa alla certezza: “Ho appena appreso che un nuovo tecvnico, architetto Nicola Chiacchio da Casandrino, si occuperà di Urbanistica a Frattamaggiore. Al momento non esistono procedure di evidenza pubblica (…) chiamato da chi non si sa e in che modo, un nuovo tecnico si occuperà di un settore così delicato che ha visto negli ultimi anni esposti e denunce che hanno portato più volte polizia e guardia di finanza sul nostro comune per accertamenti”.
Punto primo, si apre un dibattito su una notizia “fake” e lo dimostrano le smentite seguenti del sindaco Del Prete e addirittura la felicità espressa dal consigliere pezzullo nell’aver appreso dalle dichiarazioni del sindaco che la notizia fosse senza fondamento.
Una maggioranza che resta in silenzio sui problemi mentre alza casi su notizie che seguendo le loro dichiarazioni non esistono. Singolare. Punto due: legittimo utilizzare anche i social per far arrivare il dissenso al sindaco, magari avendo saputo in anteprima la notizia. Non si riesce a porre un problema politico nelle sedi opportune, si preferisce mostrare sui social un mal di pancia prima della nomina. Anche questa è una pratica in uso a Frattamaggiore. Punto tre. Non si capisce la relazione tra un eventuale tecnico da impegnare all’ufficio Urbanistica e l’attività di indagine delle forze dell’ordine su cose vecchie, di cui i consiglieri comunali sui social non ne hanno mai fatto parola. Sembra più una frase messa lì per fare “ammuina” ma la relazione tra l’eventuale nomina di questo Chiacchio e la normale attività di indagine della Procura su quel settore su cose vecchie quali relazioni potrebbero avere o cosa potrebbe determinare l’arrivo di un nuovo tecnico su indagini già in corso.
Un “caso” che è nato e si è spento in pochi minuti. Una “querelle” bollata anche dal sindaco con parole davvero comiche rispetto ad altri consiglieri comunali che gli hanno chiesto spiegazioni. Con tanti problemi seri che ci sono in città e nelle stanze del Municipio, la politica perde tempo a ragionare su notizie “fake” e soprattutto si manda messaggi via social, nella bolla degli eletti, tenendo fuori i cittadini da fatti concreti. Sventolando ogni tanto la bandiera delle forze dell’ordine giusto per fare “ammuina” ma nessuno spiega nei contenuti quando sono arrivati le divise e su cosa perché da quello che circola nei corridoi del Municipio e nelle strade della città proprio dagli addetti ai lavori, ci sarebbe tanto da confrontarsi. E invece su quei temi prevale il silenzio.