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Cronaca

Droga e sequestri di persona per conto del clan Mazzarella e De Luca-Bossa-Minichini: i particolari

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I carabinieri della Tenenza di Cercola hanno eseguito dieci ordinanze di custodia cautelare nei confronti di altrettante persone, di cui 5 associati al carcere, 5 alle misure di obbligo di dimora o domicilio e all’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria.

In particolare sono tutti gravemente indiziati, a vario titolo, dei reati di associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti e detenzione di droga ai fini di spaccio, oltre che dei delitti di sequestro di persona e tentata estorsione aggravati dalla finalità di agevolare e finanziarie i clan Mazzarella e De Luca-Bossa-Minichini, operanti sul territorio di Napoli e dei Comuni vesuviani.

Cronaca

Furto di energia elettrica, arrestato il fratello di Maria Rosaria Boccia: la situazione

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Non c’è pace per Maria Rosaria Boccia, che dopo lo scandalo relativo alla sua relazione clandestina con l’allora ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, è tornata agli onori delle cronache per ‘colpa’ del fratello.

Infatti Andrea Gaetano Boccia, commerciante di abbigliamento di Pompei, è stato arrestato per furto aggravato di energia elettrica dai carabinieri della compagnia di Torre Annunziata.

Stando alle prime informazioni, l’uomo avrebbe fatto applicare al contatore del suo atelier un magnete per registrare consumi di energia elettrica alterati. Ciò è stato riscontrato dai carabinieri insieme al personale dell’Enel intervenuto per il sopralluogo.

Al momento il 44enne è in attesa della direttissima, che sarà celebrata presso il Tribunale di Torre Annunziata

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Cronaca

Shock in casa, ragazza disabile percossa e vessata dai propri familiari: 3 arresti

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Maltrattamenti aggravati in concorso nei confronti della figlia e della sorella disabile. Sono queste le accuse mosse a carico di un 60enne, di una 64enne e di un 31enne, rispettivamente padre, madre e fratello della vittima.

Pertanto i carabinieri di Partinico hanno eseguito un’ordinanza cautelare in carcere nei loro confronti, dopo che le indagini hanno consentito di ricostruire il drammatico scenario. Infatti la giovane sarebbe stata costretta a occuparsi delle incombenze di casa, subendo reiterate e gravissime mortificazioni, culminate in minacce di morte.

Ecco quanto scrive il Gip del Tribunale di Palermo:

“I maltrattamenti, come emerge drammaticamente dalle intercettazioni, si sono manifestati con condotte sia attive che omissive di vessazione di tipo psicologico e morale (umiliazioni, intimidazioni, minacce anche di morte o di gravi aggressioni all’incolumità personale, insulti, imprecazioni), sia di violenza fisica (strattonamenti, percosse anche con il bastone, schiaffi). Tali condotte si sono verificate con impressionante quotidianità come emerge dalla sequenza delle captazioni, che dall’avvio di tale attività alla sua cessazione, hanno cristallizzato il gravissimo clima di sopraffazione ai danni della vittima, annichilita dalla complessiva violenza familiare ai suoi danni, vittima resa incapace di reagire anche verbalmente alle offese, alle minacce e alle intimidazioni”.

Poi, aggiunge: “L’ormai incancrenito clima familiare che trova il suo riflesso nell’assoggettamento totale della vittima alle condotte violente dei familiari, è peraltro indicativo della risalenza nel tempo delle violenze, a dispetto del suo recente accertamento, a conferma del carattere abituale della condotta. L’elevata spinta criminogena manifestata dagli indagati, sostenuta dal sentimento immutato di profondo e compulsivo disprezzo verso la vittima, legittima senza dubbio un giudizio decisamente negativo sulla pericolosità sociale degli indagati nonché sulla loro capacità di autocontrollo”. 

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Cronaca

Delitto di Garlasco, Alberto Stasi sulla riapertura delle indagini: “Ho fiducia nella verità e nella giustizia per Chiara”

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A seguito della riapertura delle indagini a Pavia su Andrea Sempio, Alberto Stasi ha dichiarato di avere “fiducia che sia fatta piena luce, fiducia nella verità e nella giustizia soprattutto per Chiara”.

A spiegarlo uno dei suoi legali, l’avvocata Giada Bocellari, che stamane ha riportato le parole del suo assistito, condannato a 16 anni per l’omicidio della fidanzata Chiara Poggi nel 2007:

“Alberto è molto razionale, ormai ha praticamente scontato la sua pena ed è fiducioso, però, che sia fatta giustizia, perché lui si è sempre dichiarato estraneo. Al momento noi non faremo un’istanza di revisione del processo sull’onda mediatica, non abbiamo fretta di fare cose eclatanti, non si tratta ormai di tirare fuori qualcuno di galera, perché Alberto la pena l’ha già praticamente scontata. La faremo prima o poi, quando avremo gli esiti della consulenza dei Pm di Pavia sulle tracce genetiche, che sarebbero riconducibili ad Andrea Sempio, ma ora attendiamo le nuove indagini”.

Contestualmente, è intervenuto telefonicamente anche lo storico avvocato della famiglia Poggi, Gian Luigi Tizzoni:

“E’ il settimo tentativo di far cadere un giudicato ed è davvero raro, straordinario. Dopo la sentenza passata in giudicato della vicenda se ne sono occupati in totale una quarantina di magistrati, tutti sostenendo la piena responsabilità di Stasi. Attendiamo gli esiti di questa ulteriore inchiesta, che già questa mattina ha depositato in procura a Pavia la richiesta di poter depositare la nomina per la parte offesa”. 

Intanto Giuseppe Poggi, padre di Chiara, ha così parlato della vicenda:

“Dopo diciotto anni sia io che mia moglie che nostro figlio pensavamo che fosse finita. Siamo rimasti di sasso, nessuno ci aveva detto niente. Non è il momento di azzardare dei ragionamenti. Non vogliamo farlo, siamo sempre stati prudenti e misurati, fin dal primo giorno. Abbiamo atteso per anni che la verità giudiziaria sulla morte di nostra figlia venisse a galla e fosse scritta. In modo definitivo. In questa fase ogni nostra dichiarazione sulle novità emerse potrebbe essere strumentalizzata. Ritrovarsi di nuovo immersi in questa storia non ci fa bene. È come una ferita mai completamente cicatrizzata che all’improvviso si riapre. Brucia. Non farà bene nemmeno a Marco”.

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