Non ci sarà nessun provvedimento per permettere ai fuorisede di votare nel luogo dove studiano e lavorano per i referendum in programma la prossima primavera (la data è ancora da definire). Lo ha detto in Parlamento il Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi.
Per votare, questi elettori devono per forza tornare a casa oppure spostare la propria residenza nel luogo di domicilio. Secondo i dati più aggiornati, si tratta di circa 4,9 milioni di elettori, tra lavoratori e studenti.
Il Ministro dell’Interno ha citato i dati diffusi dal suo stesso Ministero sul voto degli studenti fuorisede alle Europee.
Secondo questi numeri, gli studenti fuorisede che a giugno dello scorso anno hanno fatto richiesta e ottenuto il permesso per votare senza dover rientrare nel proprio comune di residenza sono stati circa 24 mila, pari a solo al 4 per cento dei circa 591 mila studenti fuorisede presenti in Italia.
Non ci stanno i promotori referendari: «Si tratta di 5 milioni di italiani che studiano o lavorano fuori lontani dal luogo della loro residenza effettiva. Non abbiate paura di un esercizio di democrazia, di confronto, di scontro come possono esserlo i referendum», ha detto il segretario di +Europa, Riccardo Magi.
L’Italia attualmente è l’unico Paese in Europa dove non è possibile il voto a distanza.
(fonte: thegap_media)