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Afragolese, il presidente Mosca condanna gli spiacevoli episodi del match contro Nola: il comunicato

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Il presidente dell’Afragolese Calcio, il dottor Raffaele Mosca, ha parlato degli episodi avvenuti ieri durante la partita tra Nola e la sua Afragolese, che hanno colpito la sua compagna.

Ecco le sue dichiarazioni riportate in un comunicato:

“Desidero condannare fermamente i comportamenti incresciosi e inaccettabili che si sono verificati ieri, in occasione della partita tra Nola e Afragolese, ai danni della mia compagna, la quale è stata oggetto di offese a sfondo sessista e razziale. Questi atteggiamenti non possono e non devono essere tollerati in nessun contesto, tanto meno nello sport, che dovrebbe essere una festa di condivisione e rispetto reciproco”.

“Si parla tanto di società modello, di comportamenti da imitare, ma se nel 2025 ancora assistiamo ad episodi simili, dobbiamo renderci conto che non è solo il sistema calcio ad essere malato, ma l’intera società. Il fatto che una persona venga offesa semplicemente per il suo essere donna o per la sua provenienza, non può che essere una vergogna assoluta per chiunque si definisca civile”.

“Purtroppo, questi comportamenti non si sono limitati solo alle offese dirette, ma si sono estesi anche al trattamento ricevuto da parte di alcuni dirigenti (pochi, per fortuna), che hanno mostrato atteggiamenti ostili nei confronti di dirigenti ed accompagnatori dell’Afragolese, inclusa la mia compagna. È inaccettabile che l’accoglienza, che dovrebbe essere sinonimo di sportività e rispetto, si trasformi in una vera e propria caccia al dirigente. Ciò nonostante, vogliamo ringraziare la maggior parte dei dirigenti ospitanti per l’accoglienza dimostrata, che contrasta fortemente con questi episodi di intolleranza”.

“A noi, come Afragolese, non resta che voltare pagina e andare avanti, con la consapevolezza che continueremo sempre a promuovere la cultura della legalità, del rispetto e dell’inclusività, che sono e saranno sempre i pilastri del nostro cammino”.

Forza Afragolese!

Raffaele Mosca
Presidente Afragolese

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Eccellenze d’Italia, Santo Gentilcore premiato durante la settimana del Festival di Sanremo

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Un importante riconoscimento è stato conferito a Santo Gentilcore e a sua moglie Marilena Pizzuto, entrambi chirurghi estetici che si occupano quotidianamente della bellezza di tanti personaggi famosi.

In particolare, oltre alla loro attività principale, hanno un’altra grande passione che li ha portati alla ribalta nell’ultima edizione del Premio Eccellenze d’Italia-Festival di Sanremo. Infatti essi sono stati premiati al Galà Dinner dedicato alle eccellenze, tenutosi presso il Grand Hotel Des Anglais insieme ad altri imprenditori.

La coppia vive in Toscana sulle meravigliose colline della Lunigiana, dove possiedono un castello da favola, anche se la cosa che amano di più è il loro vigneto, dalla quale producono una linea di vini rossi e bianchi doc molto prestigiosi.

Ecco il commento di Santo Gentilcore:

“La passione per i vini l’abbiamo scoperta quando ci siamo trasferiti a vivere nel nostro castello in Lunigiana, vicino Massa Carrara. L’impatto con questa parte dell’Italia è stato amore a prima vista. Inizialmente eravamo troppo impegnati con le nostre consulenze mediche chirurgiche e non c’era il tempo da dedicare al vigneto e al castello in generale, ma negli ultimi anni abbiamo condiviso questa passione con tanti nostri amici e clienti vip e abbiamo deciso di prenderci cura, con il mio staff, ma anche personalmente, dei nostri vigneti, creando anche alcune suite per gli ospiti nella struttura”.

Poi, aggiunge: “Siamo felicissimi di aver ricevuto questo riconoscimento, è bel un premio a tutto il tempo e la passione che io e mia moglie Marilena ci abbiamo dedicato in questi anni.
Siete tutti invitati nel nostro fiabesco Castello della Mugazzena, cuore incontaminato della Lunigiana. Alcune nostre label sono ispirate ai romanzi di Rabelais le prime due etichette – Gargantua Igt Toscana e Pantagruel Igt Toscana – di un’azienda vinicola giovane ma con un percorso di crescita costante”.

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Campi Flegrei, il Capo della Protezione civile avverte: “Con scossa di magnitudo 5 conteremo i morti, funziona così”

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Regnano la paura e l’incertezza tra i residenti dell’area flegrea, dopo una lunga serie di terremoti in pochi giorni, con oltre 500 scosse e con picchi di magnitudo 3.9.

In particolare ieri, molti cittadini, si sono recati a Monterusciello per l’incontro serale indetto dalla Protezione Civile e al quale hanno preso parte, oltre ai sindaci di Napoli, Pozzuoli e Bacoli, anche il Capo dipartimento Fabio Ciciliano e il Prefetto Michele Di Bari.

Ecco le parole pronunciate da Ciciliano:

“Non ci sono elementi che fanno presupporre un passaggio da allerta gialla ad arancione, né risulta imminente un’eruzione. Certo, c’è stato un aumento delle scosse, alcune anche forti, ma è la natura stessa del territorio. Chi non vuole le scosse deve andare a vivere in un’altra zona, perché è così da millenni e sarà così ancora per millenni”. 

Poi prosegue, rispondendo alla domanda di un cittadino: “Scossa di magnitudo 5? Cadono i palazzi e conteremo i morti. Funziona così”.

In merito alle vie di fuga, Ciciliano ha dichiarato che bisognerà attendere almeno un anno, infatti: “Bisognerà applicare i piani di Protezione civile che servono per gestire la contingenza della realizzazione di queste opere. Quando le opere saranno pronte il piano di Protezione civile viene rivisto sulla base di quelle che sono le infrastrutture”.

Intanto il Gruppo ‘Attiviamoci’ X Municipalità, ha scritto una lettera al Prefetto di Napoli, al sindaco e al presidente della X Municipalità:

“In seguito agli eventi bradisismici verificatisi il 17 e 18 febbraio 2025 che hanno coinvolto tutta l’area flegrea, desideriamo esprimere la nostra profonda preoccupazione per la gestione del fenomeno e per le evidenti carenze riscontrate. In primo luogo, rileviamo una significativa mancanza di supporto alla popolazione che ha ritenuto di abbandonare le proprie abitazioni a causa delle scosse più intense. Molti cittadini, recatisi nelle aree di raccolta identificate, si sono trovati senza adeguata assistenza, evidenziando una lacuna nelle misure di protezione civile e nell’organizzazione di strutture di accoglienza temporanea. Inoltre, la comunicazione istituzionale riguardo alle misure adottate e da adottare per garantire la sicurezza pubblica è risultata largamente insufficiente. L’assenza di informazioni chiare e tempestive ha generato confusione e incertezza tra la popolazione, compromettendo la fiducia nelle autorità locali”.

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Chiesa, Papa Francesco avrebbe già firmato le dimissioni: le ultime

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Se da un lato arrivano buone notizie dal Policlinico Gemelli di Roma circa le condizioni di salute del Papa, dall’altro lato c’è chi parla di dimissioni già firmate da anni dal Pontefice.

Si tratta di un’indiscrezione secondo cui Francesco ha firmato le dimissioni nei primi mesi del suo Pontificato, nel 2013, quando il segretario Tarcisio Bertone era segretario di Stato. Fu lo stesso Bergoglio a renderlo noto nel 2022, in un’intervista al quotidiano spagnolo Abc:

“Le firmai e gli dissi: In caso d’impedimento per motivi medici o che so, ecco le mie dimissioni. Ce l’avete già”, dichiarò il Papa.

Tuttavia si tratta di una pratica comune, visto che già in passato Paolo V e Pio XII firmarono in anticipo le loro dimissioni. Ora non sappiamo chi abbia la lettera del Papa, quel che è certo è che in caso di impossibilità a garantire la continuità governativa dello Stato Pontificio, la lettera è già stata scritta.

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