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POLITICA

Waterfront area metropolitana di Napoli, alleanza pubblico-privato partendo da esperienza di New York

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“L’esperienza di New York rappresenta un modello interessante; quello che si può trasferire è un metodo fondamentalmente laico, inclusivo, collaborativo in cui diversi soggetti cedono un pezzettino del loro interesse a favore di un interesse generale e, quindi, di una strategia che è vincente per tutti i partecipanti: pubblico, privato, istituzioni, enti locali, porto”.

Così Massimo Clemente, Direttore dell’ITC (Istituto per le Tecnologie della Costruzione) del CNR, intervenendo all’incontro sul tema “L’esperienza del waterfront di New York per il lungomare di Napoli e la costa metropolitana” promossa dall’ITC con il supporto di partner locali e internazionali (ANIAI Campania, Friends of Molo San Vincenzo, RETE, The International Propeller Clubs) svoltasi nella sede dell’Acen con l’intervento, fra gli altri, di Angelo Lancellotti (presidente dell’Associazione costruttori edili di Napoli) e di Andrea Annunziata (presidente dell’ADSP, Autorità di sistema portuale del mare Tirreno centrale) e, in collegamento da New York, di Tom Fox, autore del volume dedicato alla trasformazione del waterfront newyorkese.

“Il paragone fra New York e Napoli si può fare – ha aggiunto Clemente – un paragone famoso fu fatto da Andy Warhol, un’analogia che era riferita a questioni positive e negative con la complessità delle due realtà urbane e sociali”.

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Politica

Ue, la Commissione Europea stanzia oltre 1 miliardo di euro nel settore della Difesa

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La Commissione Europea ha adottato il quinto programma di lavoro annuale del Fondo europeo per la difesa (Edf), “stanziando oltre 1 miliardo di euro per progetti di ricerca e sviluppo collaborativi nel settore della difesa”.

Lo si legge in una nota.

Con il piano per il 2025, la Commissione “sblocca importanti finanziamenti aggiuntivi” per sostenere lo sviluppo di tecnologie e capacità di difesa critiche. Il programma stanzia circa 100 milioni di euro ciascuno in settori critici come il combattimento a terra, la lotta spaziale, aerea e navale, nonché la resilienza energetica e la transizione ambientale.

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Politica

Comune di Napoli, nella notte approvato il bilancio, Manfredi: “Riduzione indebitamento era obiettivo primario”

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È stato approvato a maggioranza alle 3:46 della scorsa notte, con l’astensione di Toti Lange e i voti contrari di Guangi, Savastano, Maresca e Longobardi, il bilancio preventivo del triennio 2025-2027 del Comune di Napoli, che – si rileva da palazzo San Giacomo – “segna un passaggio fondamentale per la gestione economica della città”.

“La riduzione dell’indebitamento era l’obiettivo primario, abbiamo salvato la città dal dissesto come ha certificato anche la Corte dei conti”. Così il Sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi.

Manfredi ha indicato, tra gli elementi contenuti nel documento contabile, di cui va più orgoglioso, la riduzione dei tempi di pagamento dei fornitori che – ha sottolineato – “oggi sono pagati a 30 giorni mentre prima si arrivava a pagare anche dopo un anno. Aver diminuito i tempi di pagamento significa che chi garantisce un servizio al Comune è pagato subito e questo ci consente di avere servizi di qualità e di avere imprese che hanno il giusto ritorno come è naturale che sia”.

Manfredi ha posto l’accento anche sulle assunzioni: “Abbiamo effettuato un grande ricambio, un turn over del personale con 2600 assunzioni, inserendo tanti giovani e persone capaci che hanno sostituito i tanti andati in pensione, ringiovanendo in maniera significativa così la nostra struttura amministrativa”.
Sul fronte degli investimenti, il primo cittadino ha evidenziato le maggiori risorse destinate alla gestione della manutenzione affermando che “sebbene siano ancora insufficienti per una città grande come la nostra, rappresentano un’inversione di tendenza rispetto a un decennio in cui l’investimento era stato vicino allo zero”.

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POLITICA

AFRAGOLA. Studenti si scagliano contro la mamma di Santo Romano: “non ci riconosciamo nelle sue parole di odio e discriminazione”

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AFRAGOLA – Il 23 gennaio si è tenuto presso il Liceo Brunelleschi un incontro con la mamma del giovane Santo Romano, vittima innocente della criminalità giovanile, assassinato a sangue freddo in una sera di qualche mese fa, senza motivo.

L’occasione è stata importante per cercare di capire e comprendere il fenomeno sempre più recrudescente della devianza giovanile e della violenza che si è scatenata tra i nostri ragazzi.

L’appello di questa madre distrutta dal dolore è stato quello di prevenire e reprimere questi episodi. Il figlio non avrà una seconda chance perché ucciso, a differenza dell’assassino, che, mai pentito, dopo pochi anni tornerà a delinquere.

Senonché qualche giovane dimentico degli insegnamenti genitoriali (sempre che i genitori glieli abbiano impartiti), si è scagliato contro questa povera madre, la cui unica colpa sembra essere quella di aver perso un figlio per mani di giovani delinquenti.

Infatti, è apparso un delirante post sul web a firma di un fantomatico (ed anacronistico diremmo) “Collettivo Studentesco F. Brunelleschi”, nel quale (inorridiamo solo a riportarlo) questi “giovani” si scagliano contro la madre di Santo Romano affermando che: “non ci riconosciamo nella parole di odio e discriminazione che ha pronunciato e, sebbene manifestiamo tutta la solidarietà per un lutto dolorosissimo (a chiacchiere diremmo
noi), se quest’ultimo viene sfruttato per propagandare una posizione politica giustizialista e vendicativa diventa lecito contrapporre un altro modello, criticando invece una repressione sistematica contro cui oggi la canzone “curre curre Uagliò” era diretta”
.

Ed infatti durante la messa in onda di questa canzone una ragazzina si scagliava contro le forze dell’ordine dedicando tale canzone a Ramy “assassinato dalla polizia”.

Ci chiediamo come cronisti e come genitori, dove fosse in quel momento la Dirigenza Scolastica e soprattutto cosa pensano al riguardo il Dirigente Scolastico (visto che questi giovani si firmano collettivo del Liceo Brunelleschi, impegnando il nome di una Istituzione gloriosa della nostra provincia) ed il Corpo docente, di fronte a parole di odio e di isteria di così giovani ragazzi: cosa pensano tutti gli altri studenti di fronte ad un attacco ad una povera donna, che ha perso tragicamente il figlio e che si vede anche attaccata.

Vorremmo capire da questi “giovani/anziani” quale posizione politica ha propugnato una madre, che con la sua testimonianza di dolore profondissimo, ha voluto solo mettere in guardia i nostri ragazzi dai pericoli che sono in strada, soprattutto quando gli artefici di fatti così tragici non mostrano il benché minimo segno di pentimento e di resipiscenza.

Se il nostro futuro è in mano a questi giovani, non c’è da stare sereni: la pagina che hanno scritto è una pagina di vergogna e di assoluto disprezzo per il dolore di una madre e per la vita di un giovane morto tragicamente, per mano di un assassino, mai pentito.

Chiudiamo chiedendo quali azioni vorrà intraprendere la collettività scolastica, in primis il Dirigente Scolastico nei confronti di questi giovani, che si sono dimostrati senza cuore e senza il minimo barlume di ragionevolezza, soprattutto per dare un esempio a tutti quei giovani studenti (e saranno tantissimi noi crediamo) che sicuramente non si riconoscono in queste parole di odio, di follia ideologica e di pochezza culturale.

In un momento come questo, nel quale le Istituzioni devono essere presenti, fatti del genere devono essere subito stigmatizzati ed additati alla pubblica opinione, perché non si può giustificare la violenza cieca che oggi dilaga tra i ragazzi.

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