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Cronaca

Tragico incidente in moto, muore il giornalista napoletano Fabio Postiglione: aveva 44 anni

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Tragico incidente stradale avvenuto intorno alla mezzanotte di ieri sull’A51, all’altezza di Cologno Sud, nel Milanese, nel quale è morto il giornalista napoletano Fabio Postiglione.

Secondo una prima ricostruzione il 44enne stava rientrando a casa in sella alla sua moto, quando per cause ancora da accertare avrebbe perso il controllo del mezzo finendo contro il guardrail. Sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco e i sanitari del 118, che hanno trasportato la vittima all’ospedale San Raffaele, dove è deceduto poco dopo.

Postiglione aveva iniziato la propria carriera con il quotidiano ‘Roma’, per poi passare al Corriere del Mezzogiorno e successivamente al Corriere della Sera.

Cronaca

Brescia, furiosa rissa tra ragazzi: otto denunciati

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Furiosa rissa in strada avvenuta nel pomeriggio di martedì in corso Giuseppe Garibaldi a Brescia, in pieno centro, con uno dei residenti nei palazzi vicini che ha ripreso la violenza in un video.

Nel filmato si vedono due gruppi di ragazzi che si sono scontrati con pugni, calci e bastonate, sotto gli occhi attoniti dei passanti e dei titolari dei negozi della zona. Pertanto i responsabili della rissa sono stati tutti o quasi identificati, con i carabinieri che ne hanno denunciato otto in stato di libertà, per i reati di rissa e danneggiamento.

Secondo la ricostruzione fornita dagli inquirenti, la discussione si sarebbe animata all’esterno di un fruttivendolo, per poi proseguire di fronte ad una gelateria. Nel corso della rissa sarebbero volate anche sedie e cocci di bottiglia, oltre a mazze e spranghe, con gli uomini che si sono dati poi alla fuga prima dell’arrivo dei carabinieri.

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Cronaca

Napoli, scarcerato l’uomo che picchiò il figlio perché gay: divampa la polemica

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Ha scatenato non poche polemiche la scarcerazione del 48enne napoletano che minacciò e picchiò il figlio 15enne perché gay. L’uomo utilizzò addirittura una chiave inglese e venne arrestato con l’accusa di maltrattamenti in famiglia.

Infatti egli non accettava l’orientamento sessuale del figlio, e già prima della violenza aveva iniziato a perseguitarlo anche con minacce di morte via whatsapp mentre era a scuola. A quel punto il 15enne ha deciso di denunciare i soprusi del padre, che però ha già fatto ritorno a casa, accolto con fuochi d’artificio.

Ecco il commento del deputato Francesco Emilio Borrelli:

“Una vicenda allucinante ed allarmante, sulla quale abbiamo chiesto di indagare e vigilare. Come è possibile che sia stato scarcerato così in fretta senza approfondire la questione? Se è stato festeggiato, c’è qualcuno nel quartiere che lo appoggia? Occorre svelare tutti i retroscena e liberare il 15enne da quest’incubo. Non c’è tempo da perdere”.

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Cronaca

Caso Puff Daddy, l’ex assistente accusa: “Diddy mi ha fatto ubriacare e mi ha costretto a fare sesso per dimostrargli la mia fiducia”

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Puff Daddy torna al centro dell’attenzione, in attesa del processo per traffico sessuale e accuse di racket del 5 maggio, poiché il suo ex assistente Phil Pines ha parlato dei famosi festini del rapper.

In particolare, la sua testimonianza è stata riportata nel docu-film ‘The Fall of Diddy’, già disponibile su Max nei Paesi in cui è attivo il servizio e in arrivo in Italia in esclusiva streaming su Discovery+ dal 18 febbraio.

Nella sua intervista, Pines ha parlato di feste di sesso dissoluto, spesso consumato con donne giovani e vulnerabili. Inoltre, Diddy avrebbe spesso girato a Pines una lunga lista di luci rosse, droghe, olio per bambini, giocattoli sessuali e altri prodotti utili prima degli incontri intimi.

“Di solito avevamo una lunga lista di articoli che includeva luci, alcol, marijuana, ketamina e Molly, oltre a candele, incenso, Apple Tv, elettronica, computer, iPad”, ha dichiarato l’ex assistente.

Poi, egli ha raccontato che Combs lo avrebbe presumibilmente costretto a fare sesso ad una delle sue feste, dopo essere stato invitato a consumare un po’ di alcol:

“Ricordo di aver sentito le parole: ‘Dimostrami la tua lealtà’. Mi ha afferrato per le spalle, mi ha fatto una specie di massaggio veloce, come farebbe un allenatore a un giocatore che sta per entrare in gioco, mi ha dato un preservativo, mi ha spinto verso una ragazza che era sul divano. Lei ha dato il suo consenso prima che facessi sesso con lei”.

Infine, ha così concluso: “Era un circo. Faceva tutto quello che voleva e noi eravamo a sua disposizione… È un predatore. Ha un’innata capacità di farti sentire a tuo agio e di farti fare cose per lui che non faresti mai”.

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