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CAIVANO. Finalmente un’azione degna di nota. La terna commissariale tenta di istituire nuove figure dirigenziali

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CAIVANO – Meglio tardi che mai. Finalmente la terna commissariale affronta seriamente la problematica legata alla macrostruttura e l’organizzazione del personale. In effetti, finora il problema della gestione amministrativa non era stato risolto con le nuove assuzioni, poiché la guida commissariale, arrivata a Caivano in maniera rigida e autoritaria, oltre a determinare la fuga di parecchi addetti ai lavori dall’ente gialloverde, con l’idea di internalizzare il servizio riscossione con il recupero crediti affidato all’ADR, non ha fatto altro che ingolfare il settore tributi, poiché i nuovi assunti, ignari legittimamente, di ciò che bisognasse fare non possono sopperire alle enormi esigenze cittadine.

Evidentemente, l’ultima fuga dell’Ing. Francesco Ferraioli oramai saturo di incarichi e responsabilità, ha messo in allarme la terna commissariale che con una deliberazione datata 22 gennaio 2025 ha cercato di correre ai ripari. Come? Nella maniera più logica e intelligente possibile.

Cercare di capire se ci sono coperture finanziare ed esigenze del personale per poter assumere figure dirigenziali all’interno della macchina burocratica. Un’istituzione mai accaduta e mai avuta nell’ente gialloverde dato che finora le responsabilità di settore venivano affidate a funzionari mediante decreti sindacali. Ma vere e proprie figure dirigenziali non erano mai state assunte.

Non si conosce ancora la formula con cui verranno inseriti questi dirigenti, dato che la deliberazione di cui sopra è meramente speculativa ma possiamo dire, senza tema di smentita, che l’assuzione di capi di settori è stata, finora, la decisione più encomiabile presa finora dalla terna commissariale.

Le nuove assunzioni potranno avvenire in vari modi, questo lo stabiliranno i commissari dopo aver interpellato il settore delle Finanze e quello del Personale, potranno assumere sia con l’art. 110 del Tuel che prevede la copertura dei posti di responsabili dei servizi o degli uffici, di qualifiche dirigenziali o di alta specializzazione mediante contratto a tempo determinato – in questo caso è più semplice affidare una road map da seguire al professionista e di sollevarlo dall’incarico alla scadenza del contratto laddove non avesse ottemperato agli indirizzi a lui affidati – oppure potranno istituire dei nuovi concorsi per figure dirigenziali da assumere a tempo indeterminato.

Una cosa è certa. Qualsiasi sia la formula, finalmente Caivano, una comunità di 36mila abitanti, potrà godere di un’organizzazione della macrostruttura che una città del genere merita e contestualmente si porrà fine pure all’aspetto clientelare, da sempre presente sul territorio, che si era saldato e incancrenito tra esponenti politici e alcuni funzionari comunali che, durante gli ultimi 30 anni, non solo ha svilito la macchina burocratica facendo restare al palo un’intera città ma ha anche accresciuto, in maniera esponenziale, il potere “politico” di alcuni funzionari storici.

Un applauso quindi alla terna commissariale che con questa scelta, ha dimostrato di operare per un vero risanamento, in questo caso, della macchina amministrativa.

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