Il magnate tirolese René Benko è stato arrestato stamane dalle autorità austriache nella sua villa ad Innsbruck, poiché si trova al centro del crac miliardario del suo gruppo Signa.
In particolare il 47enne è indagato in quattro Paesi, fra cui l’Italia. Infatti, lo scorso dicembre la Procura generale di Trento aveva chiesto il suo arresto, ma le autorità austriache avevano rifiutato tale provvedimento, visto che Benko è cittadino austriaco.
Tuttavia, proprio in Austria, sono diversi i provvedimenti con vari filoni contro di lui, con l’ultimo dei quali che riguarda il presunto utilizzo a scopi personali di oltre un milione di euro di fondi Covid-19 per il suo albergo di lusso Chalet N a Lech am Arlberg.
Invece, in Germania, si sono attivate già la scorsa primavera le Procure di Berlino e Monaco, tra l’altro per l’insolvenza del famoso e storico centro commerciale KaDeWe. Finora solo l’Italia aveva chiesto il suo arresto, per una serie di operazioni immobiliari nel nord Italia, ma ciò nonostante lo stesso Benko è stato avvistato la scorsa estate sul lago di Garda a bordo del suo motoscafo blu.
Ecco quanto dichiarato dal procuratore fallimentare Andreas Grabenweger:
“Doveva essere chiaro a tutte le persone coinvolte che l’imbarcazione non poteva più essere utilizzata una volta aperta la procedura di insolvenza”.