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Inchieste

Calcioscommesse, sotto inchiesta il portiere dell’Udinese Maduka Okoye: la situazione

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Una vera e propria bufera potrebbe presto abbattersi sull’attuale portiere dell’Udinese, Maduka Okoye, finito sotto inchiesta per un caso di calcioscommesse.

Infatti, la Procura di Udine sta indagando su una serie di puntate anomale durante un match tra i bianconeri e la Lazio dello scorso campionato di Serie A. Tuttavia, oltre al 25enne, è indagato anche Diego Giordano, imprenditore 40enne titolare di una pizzeria a Udine.

In particolare, l’inchiesta nasce da una segnalazione di Sisal, un flusso anomalo di scommesse sull’ammonizione del portiere Okoye durante Lazio-Udinese dell’11 marzo 2024, vinta dai friulani per 2-1. L’estremo difensore ricevette il cartellino giallo al 19esimo del secondo tempo per perdita di tempo, un comportamento normale per un portiere in questi casi.

Secondo l’algoritmo di Sisal, su quell’ammonizione sono arrivate troppe puntate, così da far scattare l’inchiesta che vede Okoye e Giordano accusati di truffa. Contestualmente, sono state effettuate perquisizioni e verifiche sui cellulari di entrambi, alla ricerca delle prove di un eventuale accordo e di una possibile rete di contatti.

Pertanto l’avvocato Maurizio Conti, legale di Okoye, ha così dichiarato:

“Il mio cliente è sereno, al momento opportuno forniremo tutti i chiarimenti del caso. La questione è piuttosto delicata”.

L’Udinese attende vigile l’evolversi della situazione, ma se le accuse venissero confermate Okoye rischia una pesante squalifica in ambito sportivo, non inferiore ai 4 anni.

Inchieste

Morte Ramy Elgaml, due carabinieri indagati per depistaggio e favoreggiamento

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Era lo scorso 24 novembre, quando il 19enne Ramy Elgaml cadeva dallo scooter di un amico durante un inseguimento e perdeva la vita. Infatti, i due giovani non si erano fermati ad un posto di blocco ed erano perciò stati inseguiti dai carabinieri.

Pertanto, è notizia di poco fa, che i due agenti sono stati iscritti al registro degli indagati per i reati di frode processuale e depistaggio per favoreggiamento personale. Inoltre, nell’inchiesta era già stato indagato per omicidio stradale il carabiniere che guidava la macchina che inseguiva i giovani.

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Inchieste

Droga dall’Albania distribuita tra Bari e Scampia: 8 arresti

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Maxi inchiesta condotta dalla DDA di Bari, che stamane ha portato all’arresto di otto persone, accusate di appartenere ad un’organizzazione dedita al narcotraffico internazionale.

Pertanto, le operazioni condotte dai carabinieri hanno riguardato 15 indagati, di cui 6 già arrestati in precedenza. L’organizzazione, attiva tra marzo e agosto 2023, si riforniva di cocaina e marijuana da Albania, Spagna e Paesi del Nord Europa, trasportando poi la droga presso le basi logistiche situate in Puglia.

A quel punto, le sostanze venivano distribuite in Puglia e nelle regioni vicine, grazie al supporto di complici locali, tra i quali anche gruppi criminali di Scampia. Il giro d’affari era stimato in oltre un milione di euro al mese.

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Inchieste

Corruzione, arrestato il sindaco di Vigevano: la situazione

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Nell’ambito dell’inchiesta condotta dalla Procura riguardo il tentativo di rovesciare la giunta comunale di Vigevano (Pavia) nel novembre 2022, questa mattina sono stati tratti in arresto cinque soggetti per i reati contro la Pubblica Amministrazione.

In particolare, insieme al sindaco leghista di Vigevano Andrea Ceffa, 51enne al secondo mandato, sono ai domiciliari la consigliera comunale Roberta Giacometti, 43 anni, unica eletta della civica di centrodestra ‘Vigevano Riparte’, l’amministratore unico della partecipata ASM, la 52enne Veronica Passarella, il direttore amministrativo della stessa società Alessandro Gabbi, 53 anni, e l’amministratore di una società del gruppo ASM, Vigevano distribuzione gas, Matteo Ciceri, 49 anni.

Inoltre, risultano indagati a piede libero e destinatari di perquisizioni l’ex europarlamentare della Lega Angelo Ciocca, 49 anni, e l’imprenditore edile Alberto Righini, 51 anni, amministratore unico della VICOS di Vigevano ed ex presidente provinciale e vicepresidente regionale di Ance, l’associazione dei costruttori.

All’epoca dei fatti, un consigliere sarebbe stato avvicinato per dimettersi in cambio di 15mila euro, mentre il sindaco per avere il sostegno da un’altra consigliera le avrebbe procurato una consulenza. Al momento il sindaco è accusato di corruzione.

Ecco quanto dichiarato dal leader della Lega, Matteo Salvini:

“Conosco Andrea Ceffa come persona onesta e corretta, e all’esclusivo servizio del bene della sua città. Io personalmente e tutto il partito siamo al suo fianco – certi della sua integrità – e contiamo che possa chiudersi rapidamente questa brutta pagina, sicuri che possa dimostrare la sua totale innocenza. Da ministro ho lavorato con lui su alcune opere strategiche, a partire dalla Vigevano-Malpensa, e confido possa tornare al più presto in ufficio”.

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