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CAIVANO. Ex Consiglieri comunali organizzano evento musicale gastronomico totalmente abusivo e privo di titoli autorizzativi.

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CAIVANO – Da alcune settimane un gruppo di ragazzi guidati dall’ex Consigliere Luigi Esposito sotto la supervisione del più alto in grado nell’ultima opposizione dell’Amministrazione sciolta per camorra Antonio Angelino, organizzano un evento aggregativo reclamizzato per scopo sociale. Lo scopo dell’evento, in realtà, è quello di aggregare quanti più giovani possibile e passare la domenica sera insieme, all’insegna della buona birra accompagnata da ottimi panini, da degustare precisamente in un noto pub della zona.

L’evento tra l’altro riuscitissimo è stato anche in grado di raccogliere svariate centinaia di persone fino al punto da bloccare la strada dove insiste il noto locale gastronomico ed è proprio questo enorme movimento da baccanale che avrà irritato qualche vicino che verso la mezzanotte avrebbe preferito dormire in santa pace, dato che all’indomani negli uffici della Polizia Locale arriva una denuncia telefonica che aveva come oggetto l’evento appena descritto.

Il 24 dicembre scorso, il personale del Comando di Polizia Locale a seguito della telefonata che indicava tra l’altro un’occupazione del suolo pubblico abusiva delineata da tanto di banco Dj, poltrone e sedute, si è riportata sul posto per verificare la veridicità e la genuinità della denuncia.

A seguito di accertamento risultava che si era dato atto ad uno spettacolo musicale con un’installazione di consolle e casse, su suolo pubblico e dopo le opportune verifiche la Polizia Locale provvedeva a verbalizzare ai sensi dell’art. 3c 16 della Legge 94/09 che recita:“Fatti salvi i provvedimenti dell’autorita’ per motivi di ordine pubblico, nei casi di indebita occupazione di suolo pubblico previsti dall’articolo 633 del codice penale e dall’articolo 20 del decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285, e successive modificazioni, il sindaco, per le strade urbane, e il prefetto, per quelle extraurbane o, quando ricorrono motivi di sicurezza pubblica, per ogni luogo, possono ordinare l’immediato ripristino dello stato dei luoghi a spese degli occupanti e, se si tratta di occupazione a fine di commercio, la chiusura dell’esercizio fino al pieno adempimento dell’ordine e del pagamento delle spese o della prestazione di idonea garanzia e, comunque, per un periodo non inferiore a cinque giorni”.

Il verbale è stato prontamente inviato per competenza al Responsabile del V settore, alla Commissione Straordinaria e al Segretario Comunale. Tutti informati insomma. Ma nessuno si muove. Intanto l’evento continua e si ripete ogni domenica. Il responsabile del SUAP (V settore) dovrebbe emettere i successivi provvedimenti di competenza e delegare la Polizia Locale a dare esecuzione, quanto meno alla chiusura dell’attività per cinque giorni, dato che si trattava di un evento a scopo commerciale e non certamente sociale come volevano propinarlo alla cittadinanza ed è inoltre legittima la sospensione dell’attività di somministrazione di alimenti e vivande del soggetto che occupi lo spazio antistante il proprio locale nonostante il diniego all’occupazione di suolo pubblico. Ma la fortuna degli organizzatori sta proprio nella lentezza del V settore – si spera non ostacolati da qualche “amico lobbista” in più sul territorio – e nella fuga dei funzionari che giustificherebbe anche le lungaggini di alcuni provvedimenti.

Se poi a tutto questo aggiungiamo il fatto che alcuni mesi fa nella buca delle poste della nostra redazione ci perviene una missiva, dove si denunciano alcune stranezze legate all’ufficio tributi e nella quale si fa riferimento oltre che alla mancata iscrizione a ruolo di alcuni immobili anche alcune attività commerciali che sono morose da alcuni anni, che all’interno di quest’ultimo elenco è scritto anche il nome del locale dove si è svolto l’evento e da alcune indiscrezioni riusciamo a sapere anche che per tale evento non è stato neanche pagato il voucher della SIAE, possiamo tranquillamente asserire che gli ex Consiglieri comunali, Luigi Esposito e Antonio Angelino accompagnati da Tobia figlio dell’ex Assessore Enzo Angelino, hanno organizzato e partecipato ad un evento totalmente abusivo all’interno di un locale moroso che non paga i tributi comunali da diversi anni.

Insomma, non c’è nulla di male ad aggregare persone, organizzare eventi e portare un po’ di movida in una città fin troppo martoriata dalle cattive etichette ma da ex Amministratori quanto meno bisogna che si conoscano e si rispettino le basilari regole di convivenza civile, perché se poi questi personaggi, domani vorranno di nuovo presentarsi alla comunità caivanese come coloro che volessero risolvere i problemi della città, allora dovrebbero prima spiegare con quali criteri intendono farlo, dato che organizzare un evento privo di autorizzazioni equivale a raggirare le regole e se a tutto questo aggiungiamo pure che Antonio Angelino resta ancora in silenzio sulla questione bar abusivo del fratello non si sbaglia se si pensa che in certi ambienti e nella mentalità di alcune persone raggirare le regole è alla base della propria moral suasion.

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