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Cronaca

Tragico incidente a Salerno, donna travolta e uccisa da un’auto: aveva 78 anni

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Tragedia avvenuta stamane a Salerno, dove una donna di 78 anni è stata travolta e uccisa da un’auto.

L’incidente stradale si è consumato sul lungomare, nei pressi di Torrione, con i soccorsi intervenuti sul posto che hanno trasportato la donna in ospedale ma senza successo, poiché ella è deceduta poco dopo.

Sul posto sono intervenuti anche gli agenti della Polizia Municipale per i rilievi del caso, nel tentativo di ricostruire la dinamica.

Cronaca

Molestie sessuali sulla figlia dei vicini: anziano condannato in Cassazione

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La Corte di Cassazione ha condannato alla pena di 4 anni di reclusione un pensionato di 85 anni di San Giorgio del Sannio, con l’accusa di molestie sessuali ai danni di una bambina di 10 anni, figlia dei vicini.

In particolare, la Cassazione ha dichiarato inammissibile il ricorso della difesa, confermando la condanna emessa dalla Corte d’Appello, che ha di fatto annullato l’assoluzione del Tribunale di Benevento.

I fatti risalgono al 24 ottobre 2015, quando l’anziano invitò la bambina a entrare in casa con la scusa di offrirle delle arachidi. Tuttavia, dopo l’incidente, la piccola ha raccontato tutto alla madre e da lì è scattata la denuncia, che ha dato avvio all’inchiesta.

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Cronaca

Palermo, 48enne si toglie la vita per i ricatti della figlia e del genero: la situazione

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Un vero e proprio dramma quello avvenuto a Palermo, dove un uomo di 48 anni si è tolto la vita dopo essere stato vittima di un ricatto della figlia quindicenne e del genero di 18 anni.

Secondo una prima ricostruzione la ragazzina avrebbe minacciato il padre lanciando contro di lui accuse infamanti, del tipo: “Se non mi dai i soldi, mi invento che mi hai violentata”.

A quel punto l’uomo, stanco della situazione, ha prima scritto una lettera d’addio e poi si è suicidato. Pertanto la 15enne e il suo fidanzato sono stati arrestati, con lei trasferita in una comunità protetta e lui in carcere, entrambi accusati di estorsione aggravata e della morte dell’uomo come conseguenza del loro comportamento criminale.

Il 48enne era disoccupato da tempo e aveva dunque una condizione economica difficile, venendo più volte aggredito e minacciato dalla figlia, la quale pretendeva la sua parte di eredità materna. La giovane aveva anche partorito una bambina ora affidata agli assistenti sociali, oltre ad usare i soldi estorti al padre per l’acquisto di una PlayStation, per trattamenti estetici e per l’acquisto a rate di un motorino.

Ecco quanto scritto dall’uomo nella lettera:

“Sei una brava manipolatrice tu e il tuo fidanzato, mi avete distrutto in tutte le maniere. Mi avete gonfiato di botte, deriso, trattato come un mostro. Te la vedrai con Dio”.

Poi, sono emerse anche le conversazioni tra padre e figlia tramite Whatsapp:

“Volevi questo, sei arrivata al tuo scopo. Non mancheranno giorni e arriverà la notizia che io non ci sono più”, scriveva lui; “Addirittura per 100 euro ti ammazzi”, rispondeva lei.

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Cronaca

Blitz dei carabinieri nel Casertano: 73enne denunciata per ricettazione e riciclaggio

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I carabinieri del Reparto Territoriale di Mondragone sono intervenuti nel pomeriggio di ieri presso l’abitazione di una 73enne di Castel Volturno, denunciandola in stato di libertà per ricettazione di documenti di circolazione e riciclaggio di autovettura.

Nel corso della perquisizione domiciliare, la donna è stata trovata in possesso di un’auto oggetto di furto, di carte di circolazione in bianco ed intestate a persona inesistente e di dispositivi elettronici usati per la codifica e la clonazione di chiavi di autovetture, anche di ultima generazione.

Pertanto la BMW X1, della quale era stato denunciato il furto qualche giorno fa, è stata localizzata nel cortile dell’abitazione della donna grazie al segnale GPS emesso dal dispositivo antifurto ancora attivo sull’auto. Una volta sul posto i carabinieri hanno notato che sul mezzo erano state apposte targhe del Lussemburgo e che la stessa poteva essere aperta ed avviata senza alcun problema, con le chiavi fornite dal denunciante.

I successivi controlli hanno consentito di verificare la corrispondenza con il numero di telaio e gli identificativi presenti sulla documentazione prodotta all’atto della denuncia di furto. L’auto è stata recuperata e restituita al legittimo proprietario, mentre i documenti e le attrezzature sono state sottoposte a sequestro.

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