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Non c’è pace per James Senese e sua figlia Anna: spunta un altro video compromettente

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Non c’è pace per James Senese e sua figlia Anna, visto che dopo la polemica con il deputato Francesco Emilio Borrelli circa la sosta illegale dell’auto sulle strisce pedonali e sul relativo scivolo per i disabili all’esterno dello Space cinema di Fuorigrotta, si sono resi protagonisti di un altro episodio simile.

Infatti, è spuntato un altro filmato che ritrae la figlia dell’artista napoletano all’esterno del Policlinico di Napoli, mentre parcheggia la sua auto nell’area riservata agli addetti ai lavori. Con lei il padre James Senese, che invita l’uomo a non filmare.

A quel punto la donna scende dal veicolo e aggredisce l’uomo che filmava, per poi rincorrerlo con una mazza trovata nei pressi di quell’area di sosta.

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In Campania la Lotteria Italia ha distribuito 760 mila euro

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In Campania la Lotteria Italia ha distribuito complessivamente premi per 760 mila euro.

Due i premi di seconda categoria, da 100 mila euro l’uno: i biglietti sono stati venduti ad Avellino e a Sorrento.

Sono invece 6 i tagliandi di terza categoria vincenti: 50 mila euro la vincita per ognuno ad Orta di Atella, Napoli, Quarto, Scafati, San Giorgio a Cremano e Pompei.

Tredici, infine, i biglietti vincenti di quarta categoria da 20 mila euro l’uno: Pietravairano, Torre del Greco, Teano, Crispano, Scisciano, Sala Consilina, Avellino, Casoria, San Nicola la Strada, Giugliano, Sala Consilina e due a Napoli.

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Trasporti, per venerdì 10 gennaio proclamate quattro ore di sciopero

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Il nuovo anno parte nei trasporti pubblici con una prima agitazione.

È quella proclamata a livello nazionale dall’organizzazione sindacale Confail, che ha indetto per venerdì 10 gennaio quattro ore di sciopero, dalle ore 19:32 alle ore 23:32.

A comunicarlo è l’Ente Autonomo Volturno, le cui linee saranno interessate dall’annunciata astensione, che ha quale motivazione – come fa sapere la stessa azienda di trasporti – “problematiche relative al trasporto pubblico locale”.
Sempre Eav rende noto che “durante l’ultima proclamazione di sciopero della citata organizzazione sindacale, la percentuale di adesione è stata del 15,5% (sciopero di 4 ore del 23 ottobre)”.

Sul sito www.eavsrl.it sono riportate le ultime partenze garantite prima dell’avvio dello sciopero.

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Musk replica a Salvini su X: “Un accordo sarebbe grandioso, anche altri Paesi pronti ad usufruirne”

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Il miliardario Elon Musk è intervenuto su X rispondendo al vicepremier Matteo Salvini, che ieri sulla stessa piattaforma aveva auspicato un accordo per l’utilizzo di Space X.

Ecco le parole del tycoon sudafricano: “Sarà fantastico. Anche altri Paesi in Europa chiederanno di usufruirne”.

Rincara la dose Andrea Stroppa, referente italiano di Elon Musk, che in un post su X ha simulato una sessione di Q&A sulla situazione dei satelliti in Europa, affermando che “di certe notizie non c’è traccia da nessuna parte, perché non bisogna parlarne, sennò i padroni si arrabbiano. Hai letto stamattina i giornali, no?”. L’ordine è “Musk cattivo, Meloni venduta”. 

Poi, prosegue: “L’Italia con 500 milioni spesi ha solo il 3,4% nel consorzio europeo per il lanciatore Ariane6, nel quale non c’è nessun italiano che decide e per un razzo nato già vecchio che ha fatto il suo primo lancio a fine del 2024 e ironia della sorte si sono dovuti fermare di nuovo prima di lanciarlo perché ha problemi tecnici. L’Europa ha un razzo per lanciare i satelliti a bassa orbita che si chiama Ariane6 e che andrà a sostituire un vecchio razzo chiamato Ariane5”.

“Tutto è iniziato il 2 dicembre 2014 con una riunione operativa degli Stati Europei. C’era ovviamente anche l’Italia con il suo governo. L’obiettivo era quello di avere il razzo Ariane6 pronto per il 2020. Ma nel 2020 non c’era ancora nulla. L’unica cosa che saliva alle stelle erano i soldi pubblici che venivano dagli Stati europei per finanziare il progetto, pubblicamente si sa che sono stati spesi oltre 4 miliardi di euro di cui 500 milioni italiani”.

Poi, conclude: “L’Italia nel consorzio delle aziende ha il 3,4%. Il 74% è di un gruppo a maggioranza francese con una compagine minoritaria tedesca. 8,3% è direttamente di un gruppo tedesco e il 3,4% italiano. Il resto suddiviso fra altre aziende dei diversi paesi europei”.

 

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