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Campania, il presidente De Luca condannato a risarcire 609mila euro alla Regione

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Vincenzo De Luca dovrà risarcire 609mila euro alla Regione Campania, almeno secondo quanto deciso dalla Corte dei Conti, per i soldi spesi per realizzare le ‘Covid Card’ regionali, giudicate dalla Sezione Giurisdizionale Campania della Corte dei Conti “un inutile duplicato del green pass nazionale”.

Le indagini del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Napoli, hanno portato a ritenere la condotta del governatore campano commessa con dolo. Tuttavia la difesa di De Luca è sempre stata molto chiara, poiché si trattava di un provvedimento necessario per spingere le persone a vaccinarsi e frenare il contagio, con i magistrati contabili che avevano inizialmente contestato un danno erariale di 3 milioni e 700mila euro.

Le altre contestazioni avanzate nei confronti del presidente della Regione Campania sono state ritenute coperte dallo scudo erariale previsto dalla legge 74/2023 e che limita la responsabilità erariale di amministratori, dipendenti pubblici e privati cui è affidata la gestione di pubbliche risorse ai danni cagionati dalle sole condotte poste in essere con dolo, escludendo quindi ogni responsabilità per colpa grave.

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Caso Fondazione Open, cadono le accuse per Matteo Renzi e Maria Elena Boschi: il comunicato

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Si è chiuso definitivamente il caso sulla fondazione Open, che vedeva coinvolti tra gli altri Matteo Renzi e Maria Elena Boschi, nei confronti dei quali sono cadute le accuse in merito ad un presunto finanziamento illecito alla politica.

Contestualmente, il Segretario Provinciale di Italia Viva, Dott.ssa Marianna Mascolo:

“Non siamo una comunità politica che ha paura di affrontare queste cose, ma siamo una comunità politica sensibile ai temi della giustizia e del garantismo, una comunità politica che con forza e coraggio ha difeso e supportato il proprio leader in attesa che sarebbe arrivato presto questo giorno, perché non abbiamo mai avuto alcun dubbio sulla trasparenza e l’onesta di Matteo Renzi e di Maria Elena Boschi. Chi conosce la loro dimensione umana e le loro spiccate capacità politiche ha sempre saputo che tutto questo era stato studiato ad hoc solo per danneggiare e bloccare persone capaci di fare politica. Nonostante ciò Renzi è stato capace di essere decisivo e determinante in tanti momenti importanti quando ha bloccato Salvini, quando ha mandato a casa Conte e portato Draghi, restituendo dignità e valore a questo Paese”.

“Vorrei che la stampa dedicasse gli stessi migliaia di articoli che ha prodotto quando tutto ciò è iniziato, che i tg aprissero la prima pagina con questa notizia, che le trasmissioni televisive producessero gli stessi servizi parlando di questa infondata accusa. Tutto questo non ci sarà, quindi voglio dire a chi come me ricopre a vario titolo ruoli all’interno di Italia Viva di darne voce, perché tutti devono sapere che tutto ciò è stata solo una vergognosa pagina di giustizialismo. Oggi voglio dire a nome mio e dell’intera comunità provinciale: Grazie a Matteo Renzi per essere da sempre un faro di questa meravigliosa comunità. Ci troverai sempre dalla tua parte”.


Dott.ssa Marianna Mascolo
Segretario Provinciale Italia Viva

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Afragola

Assunte nipote della Castiello e figlia del suo dominus politico all’Università dove l’attuale compagno è Rettore.

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CAIVANO – Ancora una volta devo assistere alla Propaganda di regime. Ancora una volta devo ascoltare le bugie del regime clericofascista che si è instaurato a Caivano. Ancora una volta devo assistere alle passerelle di legalità fatte da gente che di legalità, abbiamo già dimostrato a chiare lettere, non possiede neanche il pensiero.

Stamattina si è inaugurato il sistema di videosorveglianza al Comando della Polizia Locale di Caivano. A presenziare all’evento è il sottosegretario della Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano in compagnia della sottosegretaria ai rapporti col Parlamento Pina Castiello.

Ancora lei, l’ereditiera del ranch abusivo inesistente fino al 2004 e accatastato chissà come nella parte inferiore al netto dei sottotetti e della piscina. La plenipotenziaria dell’ex Senatore Vincenzo Nespoli condannato in secondo grado a otto anni di reclusione nel processo “Sean”, a nove anni nel processo “La Gazzella” per bancarotta fraudolenta, a un risarcimento in favore del curatore del fallimento della società «La Gazzella srl» per la “modica” somma di oltre 16 milioni di euro, alla quale si aggiungono anche le spese legali di primo e secondo grado, che ammontano a quasi 130mila euro e che non ha mai interrotto il rapporto politico e amicale con la sottosegretaria della Lega.

Oggi scopriamo, inoltre, che grazie a questo fatidico rapporto le file del partito del carroccio in Campania si infoltiscono con l’entrata della sezione carditese capeggiata dal Consigliere Comunale Nunziante Raucci che durante le scorse elezioni politiche ha portato in dote al partito ben 397 preferenze per una percentuale pari al 4,60%, ponendo un grosso argine di contrapposizione in città alla scalata del Sindaco Giuseppe Cirillo alla Regione Campania.

Coincidentalmente però nello stesso periodo vengono assunti all’Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli di Caserta lo stesso Nunziante Raucci, la figlia dell’ex Senatore Enzo Nespoli, Angela e la nipote della sottosegretaria Pina Castiello, figlia della sorella Rosmunda, tale Viviana Capone e altra coincidenza vuole che il rettore dell’Università Vanvitelli sia proprio Giovanni Francesco Nicoletti, nientepopodimenoché, l’attuale compagno della sottosegretaria Pina Castiello.

Troppe coincidenze per non pensare a qualcos’altro. Ma torniamo alla videosorveglianza presentata stamattina in pompa magna dalla Castiello, da Mantovano e dalle bugie dette dalla Stampa di regime. La dimostrazione valida che presentando il sistema di videosorveglianza c’è stata la chiara volontà di attuare ancora la famosa propaganda di regime sta nel fatto che a tale evento sono stati invitati tutti gli organi di stampa tranne la nostra testata e siamo sicuri che sia stato fatto apposta per due validi motivi, uno perché non poteva non mancare da parte nostra qualche domandina “scomoda” da porre alla sottosegretaria Castiello e il secondo motivo è che non essendo un organo di stampa allineato e coperto al regime cattofascista che si sta instaurando sul territorio, non avremo perso tempo a scrivere il contrario di quanto hanno fatto i colleghi allineati al pensiero meloniano, ossia che i fondi della videosorveglianza non sono stati messi a disposizione dal Governo Meloni bensì erano soldi già in pancia all’ente comunale e facevano parte delle risorse FSC 2014-2020 per il finanziamento del CIS “Dalla Terra dei Fuochi al Giardino d’Europa” per un valore di € 1.160.127, 05 più € 100mila presi dall’Autorizzazione di spesa a valere sul Programma operativo complementare “Legalità” 2014-2020.

Tali fondi sono anche menzionati e descritti regolarmente nel Piano Straordinario redatto dal Commissario del Governo per il risanamento del territorio Fabio Ciciliano, non lo dice solo un giornalista in netta contrapposizione con la riqualificazione clientelare e scellerata che sta attuando la Premier Giorgia Meloni.

Il Governo Meloni e il suo strascico di Ministri e Sottosegretari si sbracciano affinché la gente sappia che tali fondi siano stati messi a disposizione da loro perché artatamente all’inizio del loro insediamento hanno tenuto bloccati i 220 milioni di fondi CIS messi a disposizione dall’allora Ministro per il Sud del Governo Draghi, Mara Carfagna e che distribuì su 52 comuni ricadenti nell’area interessata dalla cosiddetta Terra dei Fuochi. Tanto è vero che l’ex Ministra in un suo intervento alla Camera invitò proprio la Premier Meloni a sbloccare tali fondi per far respirare i comuni afflitti dal problema annoso dei roghi tossici e del mercato parallelo e sommerso legato a tale fenomeno, come si può ascoltare qui in questo video social.

La continua propaganda del Governo Meloni fa sempre più paura, dato che alla stregua del messaggio che si vuole far passare di aver buttato fuori 36 famiglie camorriste dal Parco Verde, nascondendo ai più che all’interno di quel Parco si sta dando la possibilità di regolarizzarsi a boss egemoni, affiliati e appartenenti al cerchio magico delle zone d’ombra vicino all’ambiente clericofascista, con la scusa che all’interno di quei nuclei familiari non vi siano associazioni mafiose e condanne passate ingiudicate per più di sette anni, quando poi tutti noi sappiamo che non c’è molta differenza tra affiliati e associati, così, qualsiasi cosa che si faccia sul territorio si vuole lasciare intendere che sia stato fatto dal Governo Centrale, come i progetti PNRR legati ai lavori della villetta comunale che dovrà sorgere al posto del Campo “E. Faraone”, la torre dell’orologio e l’altra villa comunale di via Lanna. Mala tempora currunt, miei cari concittadini.

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Politica

Meloni in vista del prossimo Consiglio Ue: “Siamo di fronte a sfide nuove e complesse, indispensabile un approccio pragmatico con Trump”

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In occasione del Consiglio Europeo del prossimo 19 dicembre, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha parlato alla Camera dei Deputati per le Comunicazioni in merito a quest’importante appuntamento.

Infatti, giovedì prossimo, i leader dell’Ue si riuniranno a Bruxelles per discutere di Ucraina, Unione Europea nel mondo, Medio-Oriente, resilienza e preparazione, migrazione e questioni di politica estera.

A tal proposito, ecco le dichiarazioni rilasciate dalla premier:

“Il prossimo Consiglio europeo sarà di fatto il primo di questa nuova legislatura europea, il primo presieduto da nuovo presidente Antonio Costa, che ha manifestato a me e agli altri capi di Stato e governo la volontà di rendere i lavori più snelli e concreti, evitando di addentrarsi nelle conclusioni in questioni di dettaglio. È un’impostazione che ho condiviso molto, oggi più che mai di fronte a sfide nuove e più complesse, di fronte a cui c’è il rischio di marginalizzazione se non di irrilevanza dell’Europa, c’è la necessità di focalizzarci”.

Poi, sulla recente nomina di Raffaele Fitto a vicepresidente esecutivo della Commissione Ue, Meloni ha aggiunto:

“La vicepresidenza esecutiva della Commissione Ue a Raffaele Fitto non è solo un titolo onorifico, ma uno strumento concreto che consentirà di supervisionare e coordinare settori strategici come agricoltura, pesca, economia del mare, housing sociale: la sensibilità italiana può contribuire ad un approccio pragmatico superando quello ideologico e dogmatico degli ultimi anni. Questo sarà anche il primo Consiglio dopo l’insediamento dei commissari, l’ultima volta dovevamo ancora attraversare il percorso parlamentare di conferma, non semplice né immune da polemiche politiche anche aspre, ma mi sento di poter dire con orgoglio che la missione è compiuta. Fitto è un politico di valore stimato in Italia e in Europa, e possiamo riconoscere come il ruolo sia adeguato al peso della nostra nazione in Europa, conferma la centralità dell’Italia. Nonostante vi sia ancora chi, noncurante della realtà, continui a ripetere il mantra del presunto isolamento internazionale dell’Italia i fatti dimostrano l’esatto contrario. Dobbiamo riportare a casa i troppi cervelli in fuga, a cui dobbiamo regalare un nuovo sogno gratificante in patria. È arrivato il momento riconoscere concretamente i progressi compiuti dai Paesi dei Balcani occidentali e premiare i loro sforzi”.

Poi, sull’approccio che l’Ue deve avere verso il presidente americano Donald Trump:

“È indispensabile mantenere un approccio pragmatico, costruttivo e aperto con la nuova amministrazione Trump, sfruttando le aree di potenziale e fruttuosa cooperazione Ue-Usa e cercando di prevenire diatribe commerciali che certamente non farebbero bene a nessuno”. 

Sulla situazione in Siria: “La caduta del regime di Assad è una buona notizia, giustamente celebrata dalla popolazione siriana dopo oltre un decennio di guerra civile. Le forze ribelli che si sono affermate sono eterogenee, hanno una diversa estrazione e interessi potenzialmente contrastanti. C’è ovviamente preoccupazione per il futuro della nazione. L’Italia, l’unica tra le nazioni del G7 ad avere un’ambasciata aperta a Damasco, è pronta a interloquire con la nuova leadership siriana, ovviamente in un contesto di valutazioni e azioni condiviso con i partner europei e internazionali. I primi segnali sembrano incoraggianti, ma serve la massima prudenza: alle parole devono seguire i fatti e sui fatti giudicheremo le nuove autorità siriane. Elemento decisivo sarà l’atteggiamento verso le minoranze etniche e religiose. Penso ai cristiani, che hanno già pagato un prezzo altissimo, troppo spesso oggetto di persecuzione”.

Guerra in Ucraina: “La linea di credito da 50 miliardi di dollari è un prestito che sarà presto erogato e sarà garantito dai beni russi immobilizzati in Europa, un lavoro estremamente complesso che ha portato ad un risultato estremamente importante, un successo della presidenza italiana del G7”.

Capitolo Libano: “Consentitemi un ringraziamento convinto e sentito alle donne e agli uomini delle nostre forze armate in Libano, che sono rimasti al loro posto con coraggio e senso del dovere al servizio della nazione e della pace. Il governo italiano ha deciso di non ritirare i militari della missione Unifil perché consapevole che sarebbero stati necessari”.

Migranti: “Consideriamo improcrastinabile una revisione della direttiva sui rimpatri e del concetto di paese sicuro, così come consideriamo importante anticipare il più possibile quanto previsto dal nuovo Patto d’immigrazione e asilo anche al fine di fare definitiva chiarezza su un argomento che è stato oggetto di recenti provvedimenti giudiziari dal sapore ideologico, che se fossero confermati nella loro filosofia di fondo dalla Corte di giustizia Ue rischierebbero di compromettere almeno fino all’entrata in vigore delle nuove regole Ue nel 2026 le politiche di rimpatrio di tutti gli stati membri, una prospettiva preoccupante e inaccettabile che occorre prevenire con determinazione”. 

Obbligazioni Ue sulla Difesa: “È vitale progredire rapidamente sulla strada dell’autonomia strategica aperta, cercare soluzioni innovative per garantire fondi adeguati agli investimenti necessari, ad esempio avviando un dialogo concreto sulla possibilità di emettere obbligazioni europee per investimenti sulla Difesa, continuando a spingere per l’esclusione degli investimenti sulla difesa dal calcolo del rapporto deficit/pil nel Patto di stabilità”.

Poi, aggiunge: “Un’Europa che abbia la pretesa di essere più forte e autonoma non può prescindere dal comune impegno per rafforzare la sua Difesa costruendo finalmente un pilastro Ue della Nato, da affiancare a quello americano con pari peso e pari dignità. Il nostro impegno nei confronti dell’Alleanza atlantica rimane la pietra angolare della nostra sicurezza, ma certamente l’Europa deve puntare ad avere un ruolo maggiore al suo interno”.

Infine, ha così concluso: “L’Italia è più che interessata a contribuire al dibattito sul futuro ruolo dell’Europa come gestore delle crisi e partendo non tanto da proposte legislative che sarebbero premature, ma dalla necessità di massimizzare gli sforzi nazionali ed europei in linea con il principio di sussidiarietà: l’Italia non è disposta a rinunciare ad un’eccellenza nazionale da Protezione civile, ma possiamo condividere la nostra esperienza e il nostro saper fare con i nostri partner”.

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