L’ex ministro della Difesa nonché stretto collaboratore di Yoon, Kim Yong Hyun, ha tentato il suicidio in carcere.
Infatti, l’uomo era stato arrestato formalmente dopo che il Tribunale di Seoul ha approvato la misura cautelare nei suoi confronti, viste le numerose accuse riguardo il ruolo chiave da lui ricoperto nell’imposizione della legge marziale e per abuso di potere.
Inoltre, sono stati arrestati anche il capo della Polizia nazionale della Corea del Sud e quello di Seoul, poiché hanno applicato il decreto di breve durata sulla legge marziale. Intanto, la Polizia coreana ha perquisito l’ufficio del presidente Yoon Suk-yeol.
Tuttavia le guardie di sicurezza hanno bloccato la squadra investigativa speciale dall’ingresso nell’edificio principale degli uffici del presidente:
“L’irruzione è iniziata e abbiamo ottenuto l’accesso per le perquisizioni alla parte dei servizi civili. Al momento non siamo in grado di entrare nell’edificio principale per le restrizioni imposte dalle guardie di sicurezza presidenziali”, dichiara la Polizia.