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M5S, il voto bis conferma la linea di Conte: quasi il 65% di consensi per il ‘nuovo’ Movimento

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La linea di Giuseppe Conte si conferma quella vincente, almeno stando ai risultati del voto bis sulle modifiche allo statuto dei 5 Stelle.

Infatti, quasi il 65% degli aventi diritto ha confermato il sì alla svolta e la voglia di cambiamento rispetto al passato. Pertanto, il ‘nuovo’ Movimento 5 Stelle non avrà più la figura del Garante, ruolo finora ricoperto da Beppe Grillo.

Ecco quanto dichiarato dall’ex premier Conte dopo il responso delle urne:

“Andiamo avanti con grande forza, con l’orgoglio di quel che abbiamo fatto ma lo sguardo fisso nel futuro. Abbiamo una passione immensa e tante battaglie da fare tutti insieme per cambiare il Paese”.

Si tratta di una vittoria ancor più netta della volta precedente, che ha reso nulli gli appelli dell’ormai ex Garante a boicottare il voto. Tuttavia, è difficile immaginare che Grillo resti in silenzio, proprio lui che qualche giorno fa aveva decretato “la morte del M5S” così come lo aveva immaginato.

Contestualmente, Conte ha ricordato:

“Questo processo costituente ha dato voce a tutti gli iscritti che hanno scelto i quesiti e hanno scelto, purtroppo per Grillo, la defenestrazione del Garante, evidentemente non accettano che ci sia una persona che dica cosa si può fare e cosa no”.

Al momento, l’unica cosa sulla quale si continuerà a discutere è il simbolo del Movimento, che secondo il leader pentastellato appartiene agli iscritti M5S, mentre il comico genovese è di tutt’altro avviso.

Intanto, il capogruppo di FI Maurizio Gasparri ha definito “patetica” tutta la questione, visto che a votazioni ancora aperte aveva sollevato dei dubbi sulla veridicità delle consultazioni:

“Grillo sarà sconfitto, i numeri sono già stati definiti mentre i gonzi credono che ci sia un vero sondaggio telematico in corso. Come nella prima votazione ha vinto il plurimandato”.

Pronta la replica della senatrice Elisa Pirro, componente del direttivo M5S:

“Ricordo al senatore Gasparri che sproloquia sul M5S e di un presunto consenso dei cittadini, che con le leggi elettorali che ha contribuito ad approvare non ha mai preso una preferenza, che non sa che cosa voglia dire lavorare e che con i cambi di casacche che ha collezionato può fare le sfilate”. 

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