C’è chi fa jogging, chi gioca a calcetto o tennis, chi colleziona francobolli e chi invece ruba le foto delle donne morte dalle tombe.
Sì, avete letto bene. Teatro di questo macabro hobby è il cimitero del Verano a Roma, dove il 53enne Marco Conocchia si recava per rubare le foto delle donne seppellite. In particolare l’uomo sarebbe stato anche il ladro delle ceneri di Elena Aubry, 26enne deceduta nel maggio 2018 in un incidente stradale in via Ostiense, il cui caso fece scalpore.
La prima volta fu beccato nel 2014 e condannato a 8 mesi di carcere con pena sospesa. Tuttavia, negli ultimi 4 anni gli episodi sono aumentati di pari passo alle denunce, anche se non c’è traccia di prove per incastrarlo. Fino alla giornata di ieri, quando è stato condannato alla pena di 2 anni e 4 mesi per ricettazione.
Inoltre, per il furto delle ceneri di Elena Aubry, egli è imputato in un altro procedimento che inizierà a maggio con l’accusa di violazione di sepolcro, vilipendio, sottrazione, distruzione e occultamento di cadavere.
Ecco le parole del 53enne, mentre si aggirava tra le lapidi del cimitero del Verano a Roma: “Amo le immagini di donne morte. Adoro ammirare i volti. Ma devono essere belle e giovani”.
Pare che nel corso degli anni abbia collezionato ben 358 immagini, conservate a casa e disposte nella sua camera da letto, alcune incorniciate.