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Politica

La maggioranza si spacca sul canone Rai: 12 voti contrari e 10 a favore

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L’emendamento sul taglio del canone Rai è stato bocciato con 12 contrari e 10 a favore, con FI che ha votato contro insieme all’opposizione. 

“Emendamento della Lega bocciato per i voti di Forza Italia, che ha votato contro come le opposizioni  ha detto la segretaria del Pd Elly Schlein -. La maggioranza è in frantumi e le divisioni sono evidenti. Sono allo sbando, troppo impegnati a litigare tra loro, a competere anziché governare il Paese. E intanto non si occupano della salute e dei salari, dei problemi concreti degli italiani”.

“Stiamo lavorando per abbassare le tasse, il canone Rai è una di queste, ma non è la nostra attività centrale – aveva detto il ministro dei Trasporti e leader della Lega, Matteo Salvini, parlando a Rtl 102.5 -. Abbassare il costo del canone è da sempre un obiettivo non della Lega ma del centrodestra. Forza Italia non lo vuole? Mi dispiace per gli italiani. Ma se sarà così, lavoreremo su altri fronti”. Con FI “non c’è nessuno scontro”, ha aggiunto, commentando i titoli dei giornali. “Se uno vive di Corriere e Repubblica, vive in una dimensione parallela”.

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Giustizia

Nicola Gratteri: “Con questo Governo non ci sarà la riforma del 41 bis né saranno legalizzate le droghe leggere”

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“In questo Governo due cose non possono succedere, e non succederanno: la prima è la riforma del 41bis, e un’altra cosa che non passerà mai è la legalizzazione delle droghe leggere, anche perché il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri è Mantovano che è da sempre contrario”.

Lo ha detto il procuratore di Napoli, Nicola Gratteri, rispondendo alle domande della conduttrice del programma radiofonico ‘Ping pong’ Annalisa su Radio1 Rai.

«Sul resto – ha aggiunto il magistrato – può succedere di tutto perché stanno facendo delle riforme che non mi sarei mai immaginato di leggere, per esempio l’ordinanza di custodia cautelare che deve essere controfirmata da tre giudici».

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Caivano

Caivano, il Ministro Bernini: “Entro dicembre inauguriamo l’Università”

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“A Caivano l’immobile è già pronto ed entro dicembre lo inaugureremo”.

Lo ha annunciato il Ministro dell’Università e della ricerca, Anna Maria Bernini, in merito all’apertura del polo universitario a Caivano.

Bernini, a margine della XIII edizione della Settimana Italia Cina, ha riferito che “siamo a un ottimo punto. Abbiamo già l’immobile pronto e abbiamo stanziato 6 milioni di euro, di cui cinque sull’edificio e uno per l’orientamento, che costituisce un altro tema importantissimo perché non si può combattere la mortalità scolastica se non si orientano i ragazzi e dunque se non si dà agli studenti l’opportunità di capire che cosa vogliono fare e con quali profili formativi”.
A Caivano sono partiti due corsi universitari di Scienze motorie e Scienze infermieristiche, rispettivamente dell’Università Parthenope e dell’Università Vanvitelli. Inoltre è stato siglato l’accordo tra l’Accademia di Belle arti di Napoli e l’Università Suor Orsola Benincasa con la struttura commissariale per l’ottenimento di uno spazio in cui iniziare i laboratori di restauro, mentre l’Università degli Studi di Napoli Federico II e la struttura commissariale hanno avviato le procedure per insediare le Academy.

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Dal Mondo

Donald Trump promette dazi a Cina, Messico e Canada

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Donald Trump minaccia nuovi dazi a Cina, Messico e Canada contro il traffico di droga e l’immigrazione illegale

Su Truth, il presidente eletto ha minacciato una ulteriore tariffa del 10% su tutti i suoi prodotti esportati in Usa da Pechino finché non metterà fine al traffico di droga negli Stati Uniti, in particolare di Fentanyl.

“Ho avuto molti colloqui con la Cina – scrive sul suo social – sulle enormi quantità di droga, in particolare Fentanyl, spedite negli Stati Uniti, ma senza alcun risultato. I rappresentanti della Cina mi hanno detto che avrebbero stabilito la loro pena massima, quella della morte, per qualsiasi trafficante sorpreso a farlo, ma, sfortunatamente, non hanno mai dato seguito alla cosa e la droga sta affluendo nel nostro Paese, principalmente attraverso il Messico, a livelli mai visti prima. Finché non smetteranno, addebiteremo alla Cina un’ulteriore tariffa del 10%, oltre a qualsiasi tariffa aggiuntiva, su tutti i suoi numerosi prodotti che entrano negli Stati Uniti d’America”.

Trump ha promesso inoltre di firmare come uno dei suoi primi ordini esecutivi nel giorno del suo insediamento. l’imposizione a Messico e Canada di una tariffa del 25% su tutti i prodotti in arrivo negli Stati Uniti finche’ non metteranno fine al traffico di droga, (ancora una volta il fentanyl), e di migranti illegali.

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