Si tratta di un’offerta ostile quella presentata dal Ceo di Unicredit, Andrea Orcel, almeno secondo quanto dichiarato dal consigliere di banco Bpm, Mauro Paoloni.
Contestualmente, il Cda di banco Bpm ha così precisato in una nota:
“Le sinergie di costo lorde stimate da Unicredit per 900 milioni sono più di un terzo della base costi di Banco Bpm, e per questo destano forti preoccupazioni sulle prevedibili ricadute a livello occupazionale e sociale. Peraltro tali sinergie, al pari di quelle di ricavo, non sono per nulla valorizzate nelle condizioni dell’offerta”.
Poi, prosegue: “L’offerta di Unicredit non riflette in alcun modo la redditività e l’ulteriore potenziale di creazione di valore per gli azionisti di Banco Bpm. Il valore potenziale di Piazza Meda è ulteriormente rafforzato dalle operazioni straordinarie recentemente annunciate, che si aggiungono alle azioni già contenute nel piano industriale 2023-26 e che si tradurranno in un aggiornamento degli obiettivi del piano medesimo, già in parte anticipati al mercato”.