Eseguito un sequestro di beni dal valore di circa 6 milioni di euro (comprese abitazioni nella zona di San Giovanni a Teduccio), in parte conferibili a “o’ pirata” Salvatore D’Amico, figura apicale nella camorra napoletana.
I beni includono anche rapporti finanziari, oltre a società attive nel commercio all’ingrosso e al dettaglio di prodotti petroliferi e lubrificanti.
D’Amico ha stabilito rapporti con il clan Mazzarella e le sue estensioni, come il gruppo Luongo di San Giorgio a Cremano. Ad ostacolare il suo potere la competizione con clan rivali, tra cui i Rinaldi e i Reale.
La Polizia di Stato, attraverso la Sezione Misure di Prevenzione Patrimoniali della Divisione Polizia Anticrimine, sta attuando una strategia rigorosa per colpire il cuore dell’economia criminale.Questa metodologia permette di smantellare le strutture economiche della criminalità organizzata, riducendo così la loro influenza e opprimente presenza nei tessuti sociali locali.