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Litiga con la compagna e scappa con il figlio di lei

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PIETRAMELARA – Ristretto ai domiciliari litiga con la compagna e scappa con il figlio 11enne di lei, ore di angoscia per una donna di Pietramelara

La madre dell’undicenne si è rivolta ai carabinieri e sporto denuncia rivolgendo un appello ai militari: “Aiutatemi a trovare mio figlio. Voglio solo sapere dove sta il mio piccolo e riabbracciarlo al più presto. Sto vivendo un incubo”. Scattate le ricerche, sul capo dell’uomo oltre all’evasione dagli arresti pende anche l’accusa di sottrazione di minore.

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Castellammare di Stabia rientro blindato per gli alunni

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Oggi gli alunni di Scanzano sono entrati in classe accompagnati dai genitori e protetti dalla presenza dei carabinieri. Non si placa la tensione all’istituto ‘2 Panzini’, dove giovedì scorso un gruppo di genitori e parenti dei bimbi hanno aggredito una docente di sostegno.

“La scuola deve essere un luogo dove si lavora e si studia nella serenità, e nell’armonia, è comunque grave che 30 ‘parenti’ si siano arrogati il diritto di esercitare una sorta di ‘giustizia fai da te’ contro un’insegnante.

L’episodio testimonia l’imbarbarimento di una società sempre più violenta, che ha necessità di recuperare i valori della civile convivenza”, lo scrive Giuseppe Valditara, ministro dell’Istruzione e del Merito

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Ragazzina di 15 anni accoltella l’amico nella Metro di Scampia

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Un episodio davvero assurdo, ennesima testimonianza di come i giovanissimi siano ormai avvolti in una spirale di violenza terribile dalla quale sembra quasi impossibile uscire: “Ma cosa hai fatto? Hai capito che hai combinato? Mi hai fatto finire in ospedale” i messaggini della vittima alla ragazza che l’ha aggredito. “Così impari a fare il fesso e la finisci di sfottere” l’atroce risposta della 15enne.

La violenza è avvenuta sabato notte all’interno della Metropolitana di Scampia dove i due ragazzini, che si conoscevano bene, si sono trovati a pochi passi l’uno dall’altra. Secondo le prime testimonianze e la denuncia della vittima, i due avrebbero avuto una conversazione scherzosa, fatta di provocazioni e “punzecchiamenti” reciproci. Tutto nella norma, dunque, soprattutto tra ragazzi di quell’età. Ma questa volta non è stato così: la 15enne, infatti, improvvisamente ha estratto un coltello dalla borsetta ed ha colpito alla pancia il ragazzo. Immediata la richiesta di aiuto, l’arrivo dell’ambulanza del 118 ed il trasferimento all’ospedale Cardarelli dove se l’è cavata con 15 giorni di prognosi.La violenza è avvenuta sabato notte all’interno della Metropolitana di Scampia dove i due ragazzini, che si conoscevano bene, si sono trovati a pochi passi l’uno dall’altra. Secondo le prime testimonianze e la denuncia della vittima, i due avrebbero avuto una conversazione scherzosa, fatta di provocazioni e “punzecchiamenti” reciproci. Tutto nella norma, dunque, soprattutto tra ragazzi di quell’età. Ma questa volta non è stato così: la 15enne, infatti, improvvisamente ha estratto un coltello dalla borsetta ed ha colpito alla pancia il ragazzo. Immediata la richiesta di aiuto, l’arrivo dell’ambulanza del 118 ed il trasferimento all’ospedale Cardarelli dove se l’è cavata con 15 giorni di prognosi.

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Finalmente la sentenza diventa esecutiva: Addio al Castello delle Cerimonie

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Entro dicembre la struttura chiuderà definitivamente i battenti passando nelle mani del Comune di Sant’Antonio Abate, parliamo della Sonrisa, il celebre hotel e ristorante divenuto celebre come Castello delle Cerimonie.

Nonostante il ricorso alla Corte europea dei diritti dell’uomo, da dicembre l’attività della famiglia Polese cesserà definitivamente. La sentenza del Tribunale è stata, infatti, resa esecutiva con l’avvio delle procedure di acquisizione al patrimonio pubblico. Giunge, così, al termine un caso giudiziario iniziato nel 2011 quando la magistratura avviò le indagini su una serie di abusi edilizi che, a partire dagli anni ’80, avrebbero interessato tutta l’area, di oltre 40 mila metri quadri.

Una sentenza divenuta definitiva lo scorso febbraio e che ha spinto la famiglia Polese a presentare una serie di ricorsi, senza però ottenere il risultato sperato. Ad oggi il Comune di Sant’Antonio Abate ha annunciato un’accelerazione alla revoca delle licenze che metterà definitivamente la parola “fine” sul Castello della nota trasmissione di Real Time.

Finalmente la sentenza diventa esecutiva, chiude un luogo simbolo di illegalità e arroganza camorristica. Basta con il trionfo della volgarità, del kitsch, del degrado culturale che i reality della vergogna hanno promosso strenuamente. La struttura del Castello delle Cerimonie venga gestita da persone oneste all’insegna della legalità e vengano garantiti i livelli occupazionali. Del resto la dinastia dei Polese offriva prevalentemente lavoro stagionale e soprattutto a parenti. Si può azzerare il progresso e ripartire con il piede giusto” – ha commentato il deputato Borrelli.

Dunque il Castello potrebbe essere demolito o trasformato in una struttura utile alla collettività (come un asilo o un centro sociale). L’alternativa è mantenere la sua natura ricettiva ma senza i Polese: ipotesi che non sembra andare giù nemmeno ai lavoratori che intendono proseguire il loro impegno nel ricordo di don Antonio.

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