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Politica

Superbonus, l’Ue dà ragione a Meloni: “La misura è uscita fuori controllo, con un impatto più negativo che positivo sui conti pubblici”

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Il Commissario agli Affari economici, Paolo Gentiloni, ha presentato le previsioni economiche della Commissione europea a Bruxelles, rilasciando alcune dichiarazioni in merito all’introduzione del Superbonus. Ecco le sue parole:

“Il superbonus è una misura uscita un po’ fuori controllo e che ha avuto un impatto certamente più negativo che positivo sui conti pubblici italiani. Per quanto riguarda il debito non c’è dubbio nel fatto che dopo una riduzione negli anni immediatamente successivi alla pandemia ci sia una stabilizzazione con qualche addirittura rialzo del debito”.

Poi, aggiunge: “Per quanto riguarda le previsioni sull’economia del nostro Paese, in Italia si prevede che il Pil reale crescerà dello 0,7% nel 2024, sostenuto dagli investimenti e dal calo delle importazioni, mentre l’attività economica è destinata a crescere rispettivamente dell’1% e dell’1,2% nel 2025 e nel 2026, con l’aumento dei consumi e l’accelerazione della spesa correlata al Pnrr. Nel complesso, la crescita del Pil dovrebbe salire all’1% nel 2025 e all’1,2% nel 2026, ma il resto dell’Eurozona ha risultati leggermente migliori di noi, con un 1,3 e un 1,6 di aumento”.

Infine, ha concluso: “Noi prevediamo un livello lievemente inferiore di crescita che deriva da diversi fattori. Tra questi il fatto che il livello dei consumi sta riprendendo, ma forse un po’ un più di ritardo di quanto ci si aspettasse. Un’altra ragione di questo ritardo sarebbe che il grande impegno sul Pnrr ha portato in qualche caso a spostare in avanti gli investimenti e non a caso noi prevediamo un livello di crescita migliore, in modo abbastanza chiaro, per il 2026, perché qualcosa è stato un po’ spostato in avanti”.

Caivano

Caso ranch di Pina Castiello. Nel 2003 ultima data utile per il condono, in quell’area non esisteva nulla.

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CAIVANO – I miei ultimi due editoriali sui controlli e la legalità applicati e sbandierati a senso unico alternato, considerando il fatto che a parlare di legalità sul territorio ci sono stati alcuni organi istituzionali che per quanto riguarda alcuni aspetti personali questo grande valore umano se lo sono dimenticati.

Sto parlando della inchiesta (leggi qui e qui) partita da queste pagine e che riguardano la Sottosegretaria al Consiglio dei Ministri con delega al Sud e vicesindaco di Afragola Pina Castiello che durante quest’ultimo anno non ha lesinato le sue presenze al fianco degli stati generali del Governo Centrale in passerelle politiche che come tema, quasi sempre, presentavano l’insegnamento della legalità ai caivanesi, brutti, sporchi e cattivi.

Siccome a nessuno piace prendere lezioni da chi, proprio lezioni non ne può dare, il nostro invito a controllare, dal punto di vista del rispetto delle regole, alcune anomalie che riguardano un immobile di proprietà della Sottosegretaria è stato recepito anche nel comune dove la stessa espleta la carica di vicesindaco.

Da indiscrezioni raccolte in esclusiva da Minformo dal canto suo il Commissario Prefettizio Filippo Dispenza ci fa sapere che si è subito attivato per vederci chiaro in questa vicenda, mettendo in subbuglio il settore dei Tributi, senza immaginare che dovrebbe mettere sottosopra anche il settore tecnico urbanistica e tra poco spiegherò il perché.

Di tutta questa storia si è occupata anche l’opposizione consiliare del Comune di Afragola che, come si legge dal profilo social del Consigliere Gennaro Giustino, nell’ultima conferenza dei capigruppo ha chiesto al Presidente del Consiglio comunale di Afragola Biagio Castaldo di mettere agli atti l’invito a fornire deduzioni, nel prossimo Consiglio Comunale utile, inerenti i presunti abusi edilizi ed evasione dei tributi legati al ranch di vie Cinquevie da inoltrare alla loro vicesindaca.

Il Consigliere Giustino nel suo post su Facebook scrive: “A scoperchiare il pentolone è la testata “Minformo” che in due articoli pubblicati sul web tira fuori storie di abusi edilizi nella dimora di Pina Castiello a Caivano, tasse evase, procedure burocratiche insabbiate e tanto altro. Incluso i condoni che quella villa di lusso, ex casa colonica, ha usufruito. Eppure, basterrebe utilizzare le aerofotogrammetrie e confrontare lo stato dell’arte alla data di chiusura dell’ultimo condono con quelle successive per capire cosa c’era, cosa e quando è stato realizzato e condonato. Verifica semplice e certa. Questa, però, è un’altra storia.

E sempre nel nome della verità e della legalità ho accolto l’invito del Consigliere Gennaro Giustino ed ho effettuato una ricerca su Google Earth e considerando che con il decreto legge 269 del 2003, successivamente convertito in legge, ha introdotto norme sulla sanatoria degli abusi edilizi e che in attuazione dell’articolo 32 del citato decreto-legge, la regione Campania ha adottato la legge regionale n.10 del 2004, peraltro dichiarata parzialmente illegittima dalla Corte costituzionale con sentenza n. 49 del 2006, ci siamo fatti un giro a ritroso negli anni attraverso lo strumento che ci mette a disposizione l’azienda californiana e abbiamo scoperto che fino al 2003 in quell’area dove oggi sorge una vera e propria reggia con piscina non esisteva nulla.

 

Quindi, il ragionamento è, in una eventuale assenza di permessi di costruire come è stato possibile sanare nel 2003 un manufatto abusivo inesistente? Poi se vogliamo considerare che la legge è stata recepita dalla Regione Campania solo nel 2004, scopriamo che in quella data si scorge solo la costruzione di una casa che ad occhio nudo presenta la metà delle cubature attualmente insistenti su quel terreno e quindi, laddove tale presunto manufatto abusivo sia stato condonato nel 2004, in tempo per il recepimento della legge regionale, quanto meno i sottotetti e la piscina che compaiono solo nel 2007 risulterebbero essere privi di condono sicuramente, perché abbondantemente oltre la data ultima per effettuare eventuale sanatoria.

 

Sarebbe bello scoprire cosa è successo durante questi ultimi 11 anni, sarebbe bello scoprire i nomi dei colpevoli di questo lungo silenzio sulla questione, sarebbe bello scoprire se durante questi anni ci fosse stata una copertura da parte della classe dirigente politica ma sarebbe ancora più importante scoprire il perché gli attuali soggetti politici caivanesi continuano a trincerarsi in questo lungo, colpevole e connivente silenzio sulle illegittimità che riguardano gli attori che hanno disegnato la nostra comunità alla stregua dei narcotrafficanti colombiani. Ma un sussulto di dignità da parte di chi tra pochi mesi si accingerà a vendersi per il difensore di tutti i caivanesi quando?

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Politica

Magistratura italiana, Tajani risponde a Musk: “Le sue parole non mi appartengono, l’Italia è un paese libero e capace di scegliere il proprio destino”

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Dopo che nella giornata di ieri il presidente della Repubblica Sergio Mattarella aveva risposto alle recenti dichiarazioni di Elon Musk sul modus operandi della magistratura italiana, ci ha pensato il ministro degli Esteri e vicepremier Antonio Tajani ad infiammare ulteriormente la questione.

In particolare, Tajani ha così dichiarato all’ANSA:

“Condivido assolutamente le parole del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, e il linguaggio di Musk non mi appartiene. Siamo un Paese libero, indipendente, democratico e capace di scegliere il proprio destino. Esiste un problema con alcuni magistrati che stanno usando il potere giudiziario per andare a occupare spazi del potere esecutivo e del potere legislativo. E questo è veramente inaccettabile, e altresì ritengo che alcuni magistrati politicizzati debbano fare una riflessione profonda”.

A rincarare la dose anche l’altro vicepremier, Matteo Salvini, nel corso di un’intervista su Radio 24:

“Lo ribadisco da imputato che rischia sei anni di carcere, fortunatamente su 9.300 giudici in Italia la stragrande maggioranza stamattina è in ufficio a fare serenamente il suo lavoro, a lottare contro Mafia, Camorra e ‘ndrangheta, ma che ci sia qualche giudice che rivendica le sue idee politiche di sinistra e applica anche nelle sue sentenze un suo pensiero disapplicando alcune leggi dello Stato, mi sembra evidente, non c’è bisogno di Musk per verificare che da qualche decennio qualche giudice in Italia fa politica”.

Poi, aggiunge: “Non ci sono complotti, ma sicuramente sul tema immigrazione qualche giudice non ha mai nascosto le sue idee politiche. A me spiace, perché se un giudice si porta in tribunale la sua idea che non coincide con le leggi approvate in parlamento, è un problema. Se non riusciamo ad espellere gli immigrati irregolari e delinquenti, che tutti gli altri Paesi europei possono espellere, il problema non è per Salvini e Musk, il problema è degli italiani”.

Pertanto, a prendere le parti di Elon Musk è il suo referente italiano, Andrea Stroppa:

“Le parole di Musk sono frutto di un pensiero onesto riguardo ad una tematica, non voleva ledere la sovranità del nostro Paese né ledere le dinamiche. Credo sia giusto ricordare che ha parlato da privato cittadino, da imprenditore e non da figura di un’amministrazione che entrerà in carica tra qualche mese”.

Poi, alla domanda se Musk sarà più prudente, Stroppa replica:

“Non lo so. Ha avuto problemi con l’amministrazione Biden perché diceva quello che pensava. Se qualcuno pensa di intimidirlo non ha capito chi è”.

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Politica

Napoli, verso il cantiere nel municipio di Ponticelli: un milione di euro per recuperare la sede

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A un passo dal cantiere nella sede municipale di Ponticelli, nella zona orientale di Napoli. L’edificio comunale di piazza Michele De Iorio, chiuso al pubblico da maggio 2023 per inagibilità, sarà parzialmente riqualificato con i prossimi lavori che dureranno ben dodici mesi.

Una lunga attesa per migliaia di residenti che sono costretti a rivolgersi ad altri uffici e sportelli: gli unici attivi sul territorio della VI Municipalità, in particolare, sono presenti nella struttura di via Atripaldi a San Giovanni a Teduccio. Per arginare i disagi il Comune prova ad accelerare così da consegnare la struttura di Ponticelli alle imprese già scelte a inizio anno attraverso gli accordi quadro. Nelle ultime ore, infatti, Palazzo San Giacomo ha individuato, tra il proprio personale, i professionisti che seguiranno l’esecuzione dell’intervento per il quale sono stati necessari diversi mesi di progettazione che ha visto in campo i tecnici municipali e quelli dell’area patrimonio centrale.

L’amministrazione comunale ha a disposizione un milione di euro recuperato per 600mila euro da vecchi fondi destinati all’ente nel periodo post terremoto del 1980. Altri 400mila sono arrivati con l’ordine del giorno promosso da quattro consiglieri comunali.

Il cantiere riguarderà soltanto il piano terra e il primo piano della struttura vetrata come raccontato da Il Mattino nei mesi scorsi e come confermato dal progetto esecutivo approvato a ottobre dalla giunta comunale guidata da Gaetano Manfredi. L’obiettivo è riaprire al pubblico gli sportelli per i servizi demo-anagrafici e ripristinare gli spazi utili agli assistenti sociali e al personale dei servizi di inclusione. Si lavorerà per risolvere numerose criticità operando su impianti, servizi igienici, infissi, eccetera.

Molto più salata la cifra per mettere mano all’intera struttura comunale di piazza De Iorio: la stima è di quattro milioni e 200mila euro. Dunque, diversi spazi resteranno off-limits in attesa di eventuali ulteriori risorse.

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