Aleggia ancora un velo di mistero sulla morte di una neonata di 18 mesi avvenuta a Massa Carrara, visto che la piccola sarebbe stata prima dimessa e poi ricoverata, ed infine trasferita d’urgenza all’ospedale dove ha perso la vita.

Secondo il racconto dei genitori, la piccola era stata portata all’ospedale ‘Le Scotte’ di Siena dopo un malore. Tuttavia, dopo un primo accesso sarebbe stata dimessa dopo alcuni accertamenti da parte dei medici, ma al ritorno a casa si sarebbe sentita nuovamente male costringendo i genitori a riportarla presso il nosocomio senese.

A quel punto la bambina sarebbe rimasta ricoverata per alcuni giorni e poi trasferita d’urgenza all’ospedale di Massa, dove poi è spirata. Pertanto, i genitori della vittima vogliono ora vederci chiaro e si sono rivolti all’avvocato Vincenzo Bonomei, il quale si è limitato a dire “che i genitori sono disperati e piegati dal dolore per una perdita così grave, ma c’è da parte loro la ferma volontà di capire perché è morta la figlia. Di cercare la verità. In questa fase delicata non posso proprio aggiungere altro”.

Intanto è stata disposta l’autopsia sul corpo della piccola, che potrà far luce su una vicenda più che mai sospetta.

Blitz della Polizia di Stato italiana in Spagna, dove grazie anche alla collaborazione dei colleghi iberici è riuscita a sgominare una banda di rapina-Rolex napoletani in trasferta.

Pertanto sono finite in manette cinque persone tra cui una donna, i quali mettevano a segno rapine ai danni dei turisti a Marbella. In particolare le indagini sono scattate a seguito della rapina di un prezioso Rolex da 50mila euro ad un turista britannico in vacanza a Puerto Banus.

Gli arrestati hanno un’età compresa tra i 18 e i 52 anni, e sarebbero legati alla criminalità organizzata partenopea. Il loro modus operandi era chiaro: la donna individuava la vittima e loro in sella a delle moto completavano la rapina.

Inoltre è stata localizzata anche la centrale della banda, a Mijas, dove sono stati presi poco prima di mettere a segno un altro colpo. Contestualmente, sono stati sequestrati documenti falsi, 2.710 euro in contanti, un’auto, una moto e numerosi caschi di motocicli e indumenti utilizzati durante le rapine.

Tragico ritrovamento avvenuto a Leporano, in provincia di Taranto, dove è stato rinvenuto il cadavere di una donna riverso in una pozza di sangue.

Si tratta della 73enne Silvana La Rocca, trovata morta nel giardino di casa. Sul suo corpo erano evidenti le ferite d’arma da taglio, per cui si ipotizza che la donna sia stata uccisa. Infatti, poco dopo, i carabinieri hanno fermato uno dei figli della vittima, il quale avrebbe confessato l’omicidio.

Egli l’avrebbe accoltellata al culmine di una lite, per poi darsi alla fuga. A lanciare l’allarme l’altro figlio, nella serata di ieri. Silvana era un ex insegnante in pensione e viveva da sola dopo la morte del marito nel 2022, a causa di un incidente sul lavoro.