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Farmacia, l’Università Federico II di Napoli sul podio: merito alla caivanese Angela Zampella

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Il Dipartimento di Farmacia dell’Università Federico II di Napoli si piazza al terzo posto della classifica mondiale stilata da Ranking Shangai 2024, che giudica i migliori atenei al mondo, opportunamente divisi per materia.

Tuttavia, gran parte del merito di questo straordinario risultato è da conferire alla Prorettrice della Federico II, la prof.ssa Angela Zampella, originaria di Caivano, che da sei anni ormai ricopre quest’importante carica.

Tale risultato rappresenta un primato tra le italiane, visto che precede prestigiose università come il Kings college di Londra, l’Università di Cambridge e la Johns Hopkins University e dietro solo alla Harward University all’Università cinese Peking Union Medical College.

Inoltre, nella top 50 l’Ateneo federiciano si aggiudica anche altri due importanti piazzamenti: al 26esimo posto c’è Ingegneria Aerospaziale e al 36esimo Scienze Agrarie.

Pertanto arriva il commento del Rettore dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, Matteo Lorito:

“La classifica di Shangai premia ancora una volta la Federico II. Viene mantenuta la posizione globale dell’Ateneo, mentre la novità più importante la troviamo nelle classifiche per area dove l‘Università napoletana si classistica addirittura al 3° posto nel mondo per l’ambito scientifico della Farmacia. Si tratta del posizionamento più alto di tutte le università italiane in qualunque disciplina. Fa un balzo in avanti nei top 50 anche l’Aerospazio (26) e l‘Agraria (36)”.

Poi, conclude: “Questi risultati vengono da una politica di reclutamento di altissima qualità e di sostegno alle attività di ricerca in Ateneo. Avere questi ranking scientifici così alti significa anche poter erogare una didattica di grande qualità, con lezioni tenute da grandi esperti e ricercatori molto produttivi, quindi a beneficio dei nostri studenti”.

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A Napoli la celebrazione in memoria dei caduti di tutte le guerre

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Nella solennità di San Francesco di Paola, patrono della “Gente di Mare”, nella omonima Basilica Pontificia di Napoli, in piazza del Plebiscito, a Napoli, si è tenuta la celebrazione in memoria dei caduti di tutte le guerre, di terra, di cielo e del mare.

Numerosa la partecipazione di autorità civili e militari, tra cui il Viceprefetto di Napoli, Dario Annunziata, dell’Ammiraglio Ispettore della Marina Militare Pierpaolo Budri, del presidente dell’Associazione Nazionale Marinai d’Italia di Napoli Antonio Varriale.

È stata deposta una corona in memoria dei caduti a cura dell’Anmi, mentre il Presidente della Delegazione Provinciale dell’Oncsc Alfredo Migliaccio ha ribadito lo spirito di cooperazione tra le componenti associative d’arma, che rendono viva la memoria di chi ha combattuto per garantire la nostra stessa esistenza.

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Effetto dazi sulle Borse mondiali: “rischio di recessione per l’economia mondiale”

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I dazi di Trump “liberano l’America” ma fanno crollare i mercati, da Parigi (-3%) a Wall Street (-2,76%), con il Nasdaq in calo di oltre il 4%.

Milano lascia sul campo il 2,8%. Francoforte il 2%, Londra l’1,43%, favorita da tariffe più leggere rispetto agli altri Paesi, e Madrid l’1,23%. Il crollo del greggio (Wti -7% a 66,67 dollari al barile) e le tariffe commerciali sull’acciaio frenano Tenaris (-8,22%), Saipem (-6,86%), Prysmian (-5,08%), Antofagasta (-7,25%) e Anglo American (-6,44%).

“Le prospettive per l’export e l’impatto diretto e indiretto dei dazi sono un grosso motivo di preoccupazione“. Lo si legge nel resoconto (minute) della riunione della Bce del 5 e 6 marzo, che dà conto anche dei dubbi dei Governatori sul segnale da dare sui tassi d’interesse: i membri del Consiglio direttivo giudicavano “importante” che la comunicazione non dia un segnale in alcuna direzione in vista del meeting di aprile, “tenendo sul tavolo sia un taglio dei tassi che una pausa, in funzione dei dati in arrivo”.


(fonte: Ansa)

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Commercio, sempre più negozi cittadini e centri commericali chiudono con ricadute sull’occupazione

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Sempre più negozi cittadini chiudono con ricadute sull’occupazione.
Se ne apre uno, abbassano la serranda tre, secondo un noto sindacale nazionale di settore.
La crisi è stata acuita ultimamente dalle vendite on-line con consegna a domicilio, di questo passo si rischia che i centri urbani, senza più esercenti, diventino città-dormitori, più brutte, deserte e anche più pericolose.

“Assolutamente sì, è indispensabile un intervento dall’alto per fermare questa deriva che sta arricchendo sempre gli stessi colossi globali e impoverendo le economie locali. In Italia, il commercio fisico è stato lasciato senza strumenti per competere – dice Gaetano Graziano, Vicepresidente dell’associazione dei direttori dei centri commercialiAltri Paesi – continua – hanno capito il rischio e hanno agito: la Francia ha imposto una tassazione sui giganti del web per riequilibrare la concorrenza, la Germania ha investito nel supporto tecnologico ai negozi e il Regno Unito ha ridotto le imposte sugli esercizi commerciali per abbattere i costi di gestione. Nel nostro Paese, invece, non si è fatto nulla di tutto questo, con il risultato che le chiusure aumentano e i centri urbani si svuotano. Senza una strategia nazionale che includa sgravi fiscali, incentivi per la digitalizzazione e una regolamentazione più equa per l’e-commerce, il commercio locale sarà destinato a scomparire, con conseguenze gravissime sul PIL, sull’occupazione e sulla qualità della vita nelle nostre città.”

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