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Cronaca

Tabaccheria svaligiata in pieno centro

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SANTA MARIA CAPUA VETERE – Nella notte tra martedì e mercoledì, svaligiata la tabaccheria Morelli nei pressi del Duomo di Santa Maria Capua Vetere. Forzata la saracinesca i malviventi sono entrati in azione facendo razzia di tabacchi per poi allontanarsi, con grande probabilità, a bordo di un’auto. Il proprietario della rivendita ha sporto denuncia presso il locale Commissariato di polizia.

La notizia del raid si è subito diffusa in città ed in merito i consiglieri comunali Raffaele Aveta ed Italo Crisileo.

Ci è giunta notizia – spiega Aveta – di un furto in una tabaccheria in pieno centro, con modalità rocambolesche che lasciano perplessi. 

Sulla necessità di maggiori controlli insiste Crisileo: “Bisogna pensare a un sistema di videosorveglianza più capillare e a una pubblica illuminazione più efficace in città. È inaccettabile che bande di malviventi possano agire indisturbati di notte in pieno centro. Ma naturalmente è necessario anche un presidio del territorio più stringente”. Su questo aspetto – conclude Aveta – “chiediamo all’amministrazione comunale, da un lato, di organizzare servizi di pattugliamento anche della polizia municipale e di valutare la possibilità di creare una centrale operativa di videosorveglianza attiva e, dall’altro e soprattutto, di farsi carico delle necessarie interlocuzioni istituzionali con la prefettura e le forze dell’ordine, nel rispetto dei ruoli e delle competenze, per garantire controlli serali e notturni più frequenti in città, per la sicurezza sia dei cittadini sia degli esercizi commerciali”.

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Cronaca

Dramma in campo, dodicenne stroncato da un malore durante l’allenamento

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Un vero e proprio dramma quello avvenuto ieri sera a Taverna, in provincia di Catanzaro, dove il dodicenne Mattia Sumaci ha perso la vita in campo per un malore improvviso.

In particolare il giovane, allievo della scuola calcio locale, si è accasciato al suolo durante l’allenamento sotto gli occhi del padre che era sugli spalti. Sul posto sono intervenuti i sanitari del Suem 118, che non sono riusciti a salvargli la vita.

Pertanto, i carabinieri giunti sul posto per i rilievi stanno ora indagando sulle cause del decesso, con l’autopsia che potrà far luce sulla vicenda.

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Cronaca

Napoli, lavori fantasma all’ospedale Cotugno

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Non avevano neppure gli operai le due società che, solo sulla carta, avrebbero eseguito lavori di ristrutturazione nell’ospedale Cotugno di Napoli: è quanto il Nucleo di Polizia Economico Finanziaria della Guardia di Finanza partenopeo e la Procura Regionale per la Campania della Corte dei Conti contestano all’ex direttore dell’ufficio tecnico manutentivodel Cotugno e a un suo stretto collabiratore nell’invito a dedurre da oltre 3,3 milioni di euronotificati dai militari.

I destinatari del provvedimento dei PM contabili sono Vito Parisi, 78 anni, all’epoca dei fatti direttore protempore dell’Unità operativaComplesso tecnico-manutentiva dell’Azienda ospedaliera dei Colli e Espedito Amodio, 47 anni all’epoca dei fatti dipendente dell’Unità operativa complessa tecnico-manutentiva e Direttore dei lavori di appalto.

La società nelle cui tasche sono finiti i bonifici per i lavori fantasma, una delle quali amministrata di fatto dal nipote del dirigente ospedaliero, sono risultate vere eproprie scatole vuote.

All’ex Direttore dell’ufficio tecnico sono stati sequestrati tra l’altro due immobili nella provincia di Mantova.

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Cronaca

Omicidio Vassallo, la frase shock del pentito Ridosso: “Pure il pescatore lo abbiamo messo a posto”

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Romolo Ridosso, già collaboratore di giustizia nonché uno dei quattro arrestati per l’omicidio Vassallo, il sindaco ‘pescatore’ di Pollica, avrebbe pronunciato una frase scioccante: “Pure il pescatore lo abbiamo messo a posto”.

L’uomo l’avrebbe detta davanti alla sua abitazione di Lettere, dopo aver parlato con il carabiniere Lazzaro Cioffi, giunto lì con un’altra persona. Per gli inquirenti a quell’incontro avrebbero partecipato Lazzaro Cioffi e anche Giuseppe Cipriano, entrambi arrestati ieri al pari del colonnello dei carabinieri Fabio Cagnazzo.

Pertanto, il movente dell’assassinio del primo cittadino di Pollica sarebbe la scoperta, da parte di quest’ultimo, di un traffico di stupefacenti riconducibile ad ambienti camorristici e nel quale sarebbero stati coinvolti anche esponenti dell’Arma.

In particolare Vassallo sarebbe stato ucciso dopo aver confidato quanto appreso sulla vicenda all’ex procuratore capo di Vallo della Lucania, Alfredo Greco.

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