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Cronaca

Giallo sulla morte di Salvatore Postiglione, l’operaio ucciso con almeno 13 coltellate: i dettagli

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Aleggia un velo di mistero sull’omicidio di Salvatore Postiglione, operaio napoletano che da oltre 20 anni viveva a Foligno, in provincia di Perugia. Il 56enne sarebbe stato raggiunto da almeno 13 coltellate, ritrovandosi agonizzante in una pozza di sangue presso un parcheggio della zona industriale della Paciana.

Stando alle prime informazioni, l’uomo sarebbe stato aggredito da una sola persona, con una donna che ha affermato di aver trovato Postiglione non lontano da un’auto in sosta con il motore acceso e lo sportello lato passeggero aperto.

Tuttavia la Scientifica ha ritrovato tracce di sangue, che suggeriscono che la vittima sia stata aggredita altrove e trascinata nel parcheggio. Intanto la Polizia ha avviato le indagini e al momento non esclude alcuna pista.

Cronaca

L’assassino di Pio Maimone chiede scusa alla famiglia della vittima, la sorella: “Meglio il silenzio, inutili i suoi finti dispiaceri”

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Fanno rumore le parole di scusa pronunciate da Francesco Pio Valda in videocollegamento durante l’udienza del processo che si sta svolgendo davanti alla Corte di Assise di Napoli, in merito all’omicidio di Francesco Pio Maimone di cui è accusato e per cui è in carcere.

Tuttavia Miriam, sorella del pizzaiolo ucciso il 20 marzo 2023 davanti agli chalet di Mergellina, ha respinto con forza e signorilità le scuse dell’assassino del fratello:

“Forse è meglio il silenzio che avete avuto finora…perché tanto voi sapete chi siete e mio fratello resterà sempre ciò che voi non sarete mai, neppure in un’altra vita. Come mai si è nascosto se non è stato lui a uccidere mio fratello? Perché dopo la cattura non ha risposto alle forze dell’ordine? Come mai la nonna al telefono con il fratello maggiore ha dichiarato che aveva combinato un casino?”.

Poi, ha concluso: “Aspetto con dolore che la legge faccia il suo dovere: a me e alla mia famiglia, dopo 18 mesi, non servono i suoi finti dispiaceri o quelli degli altri. Continuate a combattere, di notte, quando mettete la testa sul cuscino, con i mostri che vi portate dentro”.

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Cronaca

Caos e violenza ad Amsterdam, tifosi israeliani aggrediti da folla filopalestinese: 57 arresti

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Scontri e disordini ad Amsterdam tra i tifosi dell’Ajax e quelli del Maccabi Tel Aviv, dopo il match valido per la prima fase dell’Europa League vinto dai padroni di casa.

In particolare dieci tifosi del Maccabi Tel Aviv sono rimasti feriti dopo gli scontri con una folla apparentemente filopalestinese, come reso noto dal Ministero degli Esteri ebraico. Pertanto, il nuovo capo della diplomazia israeliana, Gideon Saar, si recherà nella capitale olandese per una “visita diplomatica urgente”.

Intanto, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, nel corso di una telefonata con il premier olandese Disk Schoof, ha descritto l’episodio come “un attacco premeditato” ai tifosi di calcio israeliani, invitando il collega olandese e le forze di sicurezza locali “ad agire in modo deciso e rapido contro i rivoltosi”.

Ecco quanto si legge in una nota:

“Il primo ministro ha ordinato l’invio immediato di due aerei di soccorso per aiutare i nostri cittadini, poiché il premier Netanyahu considera l’atroce incidente con la massima serietà”. 

Ecco invece quanto dichiarato dal premier olandese Dick Schoof su X:

“Seguo con orrore le notizie provenienti da Amsterdam. Attacchi antisemiti contro gli israeliani assolutamente inaccettabili. Sono in stretto contatto con tutte le persone coinvolte. Ho anche parlato al telefono con Netanyahu assicurando che i colpevoli saranno rintracciati e perseguiti. Adesso nella capitale regna il silenzio”. 

Le autorità locali affermano di aver eseguito 57 arresti durante la giornata, con il leader dei sovranisti olandesi, Geert Wilders, che ha così aggiunto:

“Un pogrom nelle strade di Amsterdam. Siamo diventati la Gaza d’Europa. Musulmani con bandiere palestinesi che danno la caccia agli ebrei, io non lo accetterò mai. Le autorità saranno ritenute responsabili per la loro incapacità di proteggere i cittadini israeliani. Sembra una caccia all’ebreo nelle strade. Arrestate e deportate la feccia multiculturale che ha attaccato i sostenitori del Maccabi Tel Aviv nelle nostre strade”.

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Cronaca

Dramma in campo, dodicenne stroncato da un malore durante l’allenamento

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Un vero e proprio dramma quello avvenuto ieri sera a Taverna, in provincia di Catanzaro, dove il dodicenne Mattia Sumaci ha perso la vita in campo per un malore improvviso.

In particolare il giovane, allievo della scuola calcio locale, si è accasciato al suolo durante l’allenamento sotto gli occhi del padre che era sugli spalti. Sul posto sono intervenuti i sanitari del Suem 118, che non sono riusciti a salvargli la vita.

Pertanto, i carabinieri giunti sul posto per i rilievi stanno ora indagando sulle cause del decesso, con l’autopsia che potrà far luce sulla vicenda.

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