Caivano

Anche a CAIVANO abbiamo il nostro Fleximan. Abbattuti 15 segnali stradali

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CAIVANO – È vero che personalmente mi sforzo per far capire all’universo mondo che a Caivano vivono persone perbene e professionisti seri ma è pur vero che il degrado e l’inciviltà non la si può nascondere sotto al tappeto. E quindi qualsiasi atto di incività va denunciato come sempre fatto.

È quanto successo in questi giorni. Dopo la decisione del Comandante della Polizia Locale Tito Giglio di apportare alcune misure al flusso del traffico cittadino – in attesa di un Piano Traffico che da indiscrezioni raccolte in esclusiva da Minformo, dal punto di vista tecnico, verrà gentilmente offerto dall’ACI – con alcune ordinanze in alcuni tratti del centro storico cittadino di unico senso di marcia, divieti di sosta e fermata. Qualcuno ha pensato bene di sostituirsi a Fleximan e segare se non estirpare tutte le paline recanti i segnali stradali che veicolavano il traffico secondo la nuova visione del Comando della Polizia Locale.

Non c’è limite al degrado e all’inciviltà, alcuni cittadini caivanesi credono di vivere nel Far West dove il più scaltro ad usare la pistola era in grado di farsi giustizia da solo, per la serie: “Non sono d’accordo con la tua decisione e ora ripristino il disordine”. Cose da pazzi.

Ma qual era questo disordine? Il Comandante Giglio ha pensato bene di porre fine a problemi atavici soprattutto registrati in via Santa Barbara e via Caputo, infatti stabilito in ognuna di esse il senso unico di marcia si è lasciato spazio agli stalli per la sosta, in maniera tale che automobilisti incivili non usassero più i marciapiedi a mo’ di pensilina espositiva da concessionaria auto.

E “giustamente” c’è stato qualcuno che avrà pensato: e cos’è sta novità? Tanti anni che abbiamo vissuto nel degrado, tutto di un botto è arrivata la legge? Ripristiniamo il vecchio status quo e giu 15 paline tra divieti di sosta, sensi unici e targhe riportanti i nomi delle strade, tipo come quella di via Caboto. Una protesta, se così la vogliamo chiamare, che è costata ai cittadini caivanesi altri soldi per ripristinare di nuovo tutti i segnali stradali. Non c’è mai fine alla vergogna.

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