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Cronaca

Perquisizioni della GdF nella sede di Banca Progetto: i particolari

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Nell’ambito di un’indagine della Procura di Brescia, la Guardia di Finanza sta effettuando diverse perquisizioni presso la sede milanese di Banca Progetto, che hanno portato all’esecuzione di tre misure cautelari di cui due arresti.

In particolare, la suddetta banca avrebbe ottenuto tramite falsa documentazione un prestito di 6,7 milioni di fondi garantiti dallo Stato. Le accuse sono di truffa aggravata, bancarotta e autoriciclaggio.
 

Cronaca

Giovane rapito e pestato a sangue per un debito: arrestate 5 persone

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Era lo scorso mese di settembre quando un uomo ha segnalato il rapimento del figlio da parte di persone con le quali il giovane aveva contratto un debito importante.

Pertanto, a seguito della denuncia presentata dal genitore, sono partite le indagini che hanno accertato che il giovane fosse stato condotto in un’abitazione nel quartiere Poggioreale, dove è stato picchiato e colpito con spranghe di ferro e mazze di legno.

Inoltre, poco dopo, anche il padre sarebbe stato portato in quella casa e costretto a subire il medesimo trattamento, venendo anche minacciato di gravi ripercussioni se non avessero restituito i soldi dovuti.

Tuttavia i poliziotti, una volta raccolta la testimonianza dell’uomo, sono riusciti a rintracciare il luogo del pestaggio, accertando che il giovane dopo essere stato segregato in quella casa fosse stato portato in un altro luogo nella zona di Castel Volturno, dove è stato rinchiuso per ore prima di essere scaricato di peso all’esterno dell’ospedale Fatebenefratelli di Napoli.

Nel corso della mattinata odierna, la Polizia ha tratto in arresto cinque persone, tra cui due uomini e tre donne, gravemente indiziati a vario titolo di sequestro di persona a scopo d’estorsione e lesioni personali aggravati dal metodo mafioso, poiché alcuni degli indagati sarebbero legati al clan Contini.

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Cronaca

Capotreno accoltellato a Genova, scatta lo sciopero nazionale del personale ferroviario

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Il personale ferroviario ha deciso di scioperare dalle 9 alle 17 di oggi, dopo l’aggressione subita ieri da un capotreno di 44 anni accoltellato da un passeggero su un treno regionale diretto a Busalla, nei pressi della stazione di Genova-Rivarolo.

L’episodio è avvenuto quando il capotreno ha chiesto ad una coppia di giovani di mostrare i biglietti, con il ragazzo che ha estratto il coltello e ferito al fianco l’uomo. A quel punto la vittima è stata trasportata d’urgenza all’ospedale Villa Scassi di Genova, dove è attualmente ricoverato non in pericolo di vita.

Pertanto, la Commissione di Garanzia sugli scioperi ha chiesto una riduzione della durata della protesta, suggerendo una mobilitazione simbolica, ma i sindacati hanno rifiutato definendo irresponsabile minimizzare un episodio di violenza così grave.

Ecco la risposta dei rappresentanti sindacali:

“Non porremmo il giusto accento su un episodio di violenza inaudita, che riguarda sia i lavoratori che milioni di viaggiatori da tutelare”.

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Cronaca

Omicidio Santo Romano, il legale dell’assassino dichiara: “Il mio assistito ha problemi psichiatrici”

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L’avvocato Luca Raviele, legale del 17enne di Barra che ha sparato e ucciso il 19enne Santo Romano nella notte tra venerdì e sabato scorsi, ha pronunciato queste parole a difesa del suo assistito: “Il ragazzo ha problemi psichiatrici ed esiste già una perizia che lo dimostra”.

Tuttavia oggi, alle ore 11, è prevista l’udienza di convalida del fermo del 17enne davanti al Gip del Tribunale per i Minorenni di Napoli. Il giovane è gravemente indiziato dell’omicidio di Romano e del tentato omicidio di un 19enne che era con lui quella notte, in piazza Raffaele Capasso a San Sebastiano al Vesuvio.

Al momento il 17enne si torva presso il centro di prima accoglienza dei Colli Aminei, con il suo legale che ha così spiegato:

“Parliamo di un ragazzino con problemi di natura psichiatrica, come accertato da una precedente perizia eseguita due anni fa in merito ad un procedimento legato ad un’aggressione subita in casa dalla madre. Questa perizia sarà fornita al giudice e fungerà da base alla mia richiesta per accertare se il ragazzo avesse la capacità di intendere al momento dell’aggressione e se abbia le capacità per partecipare al relativo giudizio. Ribadisco che queste cose sono scritte in una perizia relativa ad un precedente giudizio e non sono la possibile invenzione fatta ora dalla difesa del ragazzo”.

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