Resta sintonizzato

Politica

Afragola, Europa Verde denuncia lo stato di abbandono del Parco Lineare

Pubblicato

il

Europa Verde Afragola denuncia il totale stato di abbandono del Parco Lineare, un’area verde mai valorizzata e dimenticata dall’amministrazione comunale, che non intima al gestore di renderla realmente fruibile al territorio.

Tuttavia in molti nemmeno conoscono il Parco Lineare di via Calvanese, realizzato dall’amministrazione Tuccillo in un piano di riqualificazione del territorio, che metteva al centro l’ambiente e l’edilizia sportiva.

Si tratta di un’area verde che al suo interno ha due campi di calcetto ed un bar, ma risulta essere troppo poco curata e non fruibile dai cittadini, il che costituisce l’ennesimo danno alla collettività che non può utilizzare ancora la villa comunale delle Salicelle e gli orti urbani delle Salicelle, affidati alla stessa società e che non sono aperti e fruibili.

Quindi la domanda sorge spontanea: per quale motivo l’amministrazione comunale non intima al gestore l’apertura di queste aree? Al momento dall’opposizione si parla di conflitti d’interesse interni alla maggioranza, ma siamo certi che l’amministrazione chiederà a breve che il Parco Lineare sia fruibile.

Pertanto abbiamo chiesto ufficialmente come Europa Verde copia del contratto e degli atti della gara, poiché la struttura doveva essere un fiore all’occhiello per la comunità locale, come si legge negli atti del progetto di realizzazione dell’opera:

“La localizzazione di nuove aree produttive, nelle zone del Cantariello e della Marchesa, è stata considerata come individuazione di centralità strategiche per la riqualificazione dei rispettivi contesti, di avamposti delle aree urbane verso le infrastrutture territoriali. Nell’ambito di tale contesto, si è sviluppato il progetto del Centro Servizi alle Imprese e del Parco lineare. Il disegno dell’area, affidato fondamentalmente alle infrastrutture e alle attrezzature, è stato concepito come una composizione di grandi pezzi o parti, caratterizzati da uno specifico impianto e da una precisa destinazione d’uso. L’elemento di aggregazione delle diverse parti è costituito da un asse d’attraversamento dell’area, una spina centrale che, proseguendo idealmente i tracciati storici provenienti dall’area centrale di Afragola, si sviluppa in senso Nord-Sud, attraversando l’intera area. Alla strada con i marciapiedi è affiancato un parcheggio alberato, una pista ciclabile e un vero e proprio parco urbano lineare, che si configura come un fondamentale elemento di connessione tra il centro e la periferia. Il parco è articolato su una sequenza di giardini tematici e di zone ricreative e costituisce un’attrezzatura realizzabile in modo autonomo”.

Europa Verde Afragola ha chiesto gli atti sulla gara e presto ci saranno manifestazioni di protesta per chiedere che la struttura sia totalmente accessibile e fruibile per la comunità locale.

Politica

Regionali 2025, De Luca ribadisce la sua candidatura: “Voglio impedire che la Campania torni indietro di decenni”

Pubblicato

il

In occasione della conclusione della festa provinciale dell‘Unità di Avellino, il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca ha ribadito la sua intenzione di ricandidarsi alle prossime elezioni regionali in Campania, in programma nel 2025. Ecco le sue parole:

“La cosa è molto più semplice di quella che sembra e che vogliono far apparire: mi ricandido per dare continuità, fiducia e dignità alla Campania. Non vi è nulla di personale in questa vicenda, che ad alcuni fa comodo spiegare come un fatto personale. L’obiettivo che mi prefiggo è quello di impedire che la Campania torni indietro di decenni”.

Poi, il governatore è tornato a parlare anche della legge sull’Autonomia Differenziata:

“Intendiamoci sui LEP e no agli accordi integrativi. Noi siamo pronti alla sfida, a condizione di non barare”.

Continua a leggere

Caivano

VIDEO CAIVANO. Anche Bianca Berliguer a Rete4 illustra come la Premier Meloni abbia preso in giro i caivanesi.

Pubblicato

il

CAIVANO – Avevamo ragione noi! Caivano per il Governo Meloni ha solo rappresentato un’opportunità elettorale tesa alla fuoriuscita di denaro pubblico per poter foraggiare le aziende degli amici degli amici e aumentare il proprio consenso elettorale attraverso una campagna elettorale ben congeniata e ben organizzata.

L’ultima riqualificazione tangibile sul territorio è stata quella del Delphinia, tra l’altro, varo e taglio del nastro, guarda caso, avvenuto dieci giorni prima delle elezioni europee, dove i caivanesi non avendo l’anello al naso non hanno premiato la leader di Fratelli d’Italia, non hanno ascoltato falsi profeti e false promesse e sono andati avanti imperterriti nella loro idea di assistenzialismo votando il Mago di OZ come l’ha definito Beppe Grillo.

Dei 54 milioni spesi o da spendere a Caivano, sono stati visti solo i 13 assegnati alla Delphinia, anche se, a mio avviso: se per riqualificare, così come è stato riqualificato il Centro Delphinia è stata spesa realmente quella cifra, vuol dire che è stata spesa male o chissà in quale maniera.

Il 26 ottobre, cioè l’altro ieri, ci doveva essere l’inaugurazione del nuovo Campo Sportivo della Boys Caivanese, un’arena da 6000 posti a sedere e il nuovo quartier generale della Protezione Civile, dove ogni tanto il buon Ciciliano poteva venire a respirare aria criminale da bonificare e invece? In quell’area non è ancora entrato un camion! Ai cittadini caivanesi non interessano le lungaggini burocratiche, varianti in PRG o altre scuse. Come si è pubblicizzato che questo Governo mantiene le promesse allo stesso modo qui si denuncia tutto il resto delle prese in giro che questo governo ha attuato nei confronti dei cittadini caivanesi.

A dar ragione al sottoscritto e ai tanti che la pensano come lui ci ha pensato la collega Bianca Berlinguer che nel suo ineccepibile serivizio andato in onda ieri sera alle 23:30 su Rete Quattro nel contenitore “È sempre Cartabianca di Domenica” ha messo in evidenza lo spaccato di vita attuale nel Parco Verde a distanza di quattordici mesi dalla venuta della Premier.

Gli inviati di Bianca Berlinguer hanno ripercorso tutte le tappe già battute dalla testata di cui mi fregio esserne il Direttore (guarda qui), denunciando il fatto che dei 54 milioni previsti dal risanamento del territorio neanche un euro è stato dedicato alla riqualificazione e alla risoluzione dei problemi del Parco Verde, ha evidenziato come il resto dei cantieri iniziati durante la Campagna elettorale sono in stand by dalla data delle elezioni europee e come, in realtà, il Centro Delphinia sia stato sottratto alla comunità, impedendo perfino l’accesso ai minori delle famiglie meno abbienti, e non regalato ai ragazzini del Parco Verde come pubblicizzato dal prete Patriciello con il famoso “c’o vveco e nun c’o crer”. Faceva bene a non crederci perché ciò non è avvenuto.

Nell’esporre tutte le incongruenze tra quanto promesso e i fatti, l’autore del Servizio di Retequattro non ha sentito minimamente il bisogno di intervistare i soliti testimonial della legalità, i “professionisti” dell’antimafia o chi finora si è auto intestato il titolo di Salvatore della Patria. Altra dimostrazione, questa, che per informare in base alla verità, basta ascoltare il popolo, chi soffre i veri problemi e non badare all’opinione o le false promesse di personaggi allineati al potere. Meditate gente, meditate.

Continua a leggere

Afragola

AFRAOGLA. Processo SEAN. I PM della Corte di Appello chiedono la conferma della pena di primo grado. 8 anni di reclusione per Nespoli

Pubblicato

il

AFRAGOLA – In queste ore si è conclusa l’udienza di Appello al Processo “SEAN” che vede coinvolti l’ex Senatore Vincenzo Nespoli e il commercialista Maurizio Matacena accusati in relazione alla vicenda della bancarotta fraudolenta e riciclaggio. In riferimento al complesso residenziale in Afragola al rione San Marco.

I PM hanno chiesto la conferma delle condanne di primo grado, che per Nespoli prevedevano una pena di otto anni di reclusione e l’interdizione perpetua dai pubblici uffici, mentre per Maurizio Matacena la condanna ad anni quattro di reclusione e interdizione di 5 anni dai pubblici uffici.

Questa vicenda giudiziaria non è solo che la punta dell’iceberg che vede il vero dominus dell’Amministrazione afragolese coinvolto in altri procedimenti.

Infatti solo pochi mesi fa la stessa Corte di Appello conferma e condanna l’ex Senatore a 9 anni di reclusione in merito al processo “La Gazzella” accusato, anche in questo caso di bancarotta fraudolenta, riguardante il fallimento della società di vigilanza La Gazzella di Afragola, che presentava un passivo di 25 milioni di euro.

Per gli stessi fatti a Luglio scorso Nespoli è stato condannato dalla Corte di Appello di Napoli, quinta sezione civile, a risarcire il Curatore del fallimento de La Gazzella S.R.L. per i danni arrecati alla società e ai suoi creditori. La somma complessiva, aggiornata alla data della decisione, ammontava a € 16.231.428,71. Inoltre, Nespoli si dovette farsi carico anche delle spese legali dei due gradi di giudizio relative alla controversia, quantificate in € 127.729,00.

A dicembre è stata fissata la data per le arringhe difensive degli avvocati di Nespoli e Matacena. Una volta concluse le arringhe, si attende la sentenza entro la fine dell’anno o, al limite, nel primo bimestre del nuovo anno.

Tempi duri per il deus ex machina dell’Amministrazione afragolese. Per lui l’anno prossimo sarà un anno molto intenso che si spera, lo vedrà un po’ più occupato nelle sue faccende personali e un po’ più lontano dalla vita pubblica afragolese.

Continua a leggere

Popolari

Copyright © 2020 Minformo - Testata giornalistica reg. 20/2016 Tribunale Napoli Nord - Direttore Responsabile Mario Abenante - info@minformo.com - Privacy Policy